ow MDXVIII, fradello mazor sier Marco Antonio Moro, fo auditor vechio, qu. sier Mariti, tolse sier Hironimo Moro, fo Cataver, qu. sier Marin in la quarta eletion, et in la terza lui sier Marco Antonio fo tolto da uno altro et cazete ; qual però non volea esser tolto, et si fe’ il mal lui solo. Fu posto, per li Consieri, dar licentia a sier Ja-como Zen conte di Puola, di poter venir in questa terra per invalitudine per zorni 15, lassando etc, et fu presa : 85, 113, 4. Fu posto, per 4 Consieri, erano absenti li altri, e li Cai di XL, una parte, è opinion di sier Alvixe di Prioli, e parie nota di sua man, di far un’ altra Quarantia novissima, ut in parte: fu presa. Ave 1317 di si, 100 di no, Il non sincere. Leta per Zuan Batista di Adriani secretario dii Consejo di X, la copia è questa : 167 * 1518, die 28 Decembris, in Majori Consilio. Sier Anlonius Mauroceno, sier Aloisius de Priolis, sier Petrus Landò, sier Antonius da Mula consiliarii, absentibus sier Petrus Quirino et sier Joannes Miani alii duo consiliarii, et sier Aloisius Cornario, sier Bernardinus Miani et sier Nicolaus Arimondo Capita de Quadraginta. Essendo mulliplicato el numero de le cause civil che aspetano la expedition de la Quarantia civil, si-chè al presente se atrovano più de cause 200 le quale non se expedirano in anni tre, olirà quelle che ogni zorno multiplicano, et a questo modo i ciladini et subditi nostri stentano ad expedir le sue cause cum offension de la justitia el con grande murmu-ration et dispendio di prefati citadini e subditi nostri, è necessario a proveder a questo cussi grande inconveniente, si per satisfalion de la justitia, come per honor del Stado nostro et contentamento di po-puli nostri, L’anderà parte: che questo Fevrer e Marzo se habia a elezer li XL de la Quarantia novissima in questo Consejo, secondo el consueto, li qual habia a intrar a primo Aprii proximo et continuar per mesi sei el poi andar a la Quarantia Civil, et successive a la Quarantia criminal ; et poi a li tempi ordenarii, che sarà Avoslo et Septembrio proximi, se habia a elezer dicti XL novissimi, et cussi de tempo in tempo secondo el consueto ; a la qual Quarantia novissima siano depulade le cause secondo l’ordene et come dispone le leze nostre. Et perchè al presente el dansfo de la Signoria nostra è slretissimo; per man- dicembre. 310 camento del qual è stà levata dilla Quarantia novissima, però sia preso che i ditti XL novissimi de cce-tero habia de salario la mitade de quello hanno i XL zivil, solamente per el tempo i starano ne la Quarantia novissima, restando fermi i salarii de li XL civil el criminal, sicome sono al presente. De parte 1317, de non 100, non sinceri 11, et fuit capta. Nota. In questa note, se empì fuogo a San Raphael in alcune caxete picole numero 13 si brusoe, pagava di (ito ducati 72, et si brusono. Erano di sier Nicolò e Hironimo Longo, fo di sier Zuane. A dì 29, la matina, fo letere di Roma di 168 l’ Orator nostro, di 24 ; di Napoli, di 18, et di Spagna di l’Orator nostro, dì 2 et 8, el sumario di le qual letere scriverò qui avanti. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla, et sleteno fino hore tre di note. Fono sopra la materia, et Ieto il processo di domino Francesco da Tolmezo doclor, qual fo electo, per Colegio, andar in Spagna, ma prima a Napoli a disputar dejure, et è di Friul, et per il Consejo di X fo falò venir in questa terra perchè era de la faction di Antonio Sovergnan rebello, el lermenato per ditto Consejo di X non se parti di questa terra. Al presente, fo visto in lui non esser cosse importante al Stado, et li fo concesso licentia e asolto potesse tornar in Friul a caxa sua a suo beneplacito, et per conscquenle potrà andar in Spagna. Et perchè li lodeschi di Fontego si hanno sempre dolesto in Colegio che la via solila de le loro mercanlie vien di tera todesca et vano feva la sta-pula a Gemona; ma per il Consejo di X con la Zon-ta, atento li meriti in questa guera di domino Hironimo Savorgnan li fu concesso ditta slapula si facesse a Osop e non più a Gemona, eh’è fatica andar sul monte e danno di mercanti todeschi, rechiedendo loro et quelli di Gemona la revocalion de dita concession; a l’incontro era dito domino Hironimo, dicendo esserli stà concesso per soi meriti etc., el qual etiam al presente è in questa terra et è stà ai-dito in Colegio con li Capi dii Consejo di X, hor ozi fo preso che dilla concession sia revocada e si torni a far la stapula a Gemona, et ordenato gran credenza fino l’ora di nona, aziò il Principe in Colegio lo digi Soa Serenità a esso domino Hironimo. E cussi la disse; qual si aquielò, dicendo è contentissimo di ogni deliberation fata per questo excel-lenlissimo Stado. Nolo. In questa matina, vene in Colegio sier Do-menrgo Capelo electo provedador di l’armada, qual