227 MDXVlIf, novembri:. 228 Fu posto, per i Savii lutti, aleuto il caso sequilo a Sebiali, come si ha inteso per le letere di sier Vi-cenzo Bafo rector nostro de li, sia scrito a sier Al-vixe da Canal governador di l’armada, che quando li parerà lempo, con do o più galie debbi andar lì a Schiati et prender questi nominati in le letere, et mandarli in questa terra ; e la persona dii Vescovo destramente eli am con custodia tuorlo in galia, facendo inquisilion eie. Et non li potendo haver, se li 120, c]à libertà di ponerli in exilio di tulio il Slado nostro sì da mar come da terra, e di quesla città, con taia lire 500 di so’ beni, si non di danari di la Signoria. Andò in renga sier Alvixe Mocenigo el cavalier, è di la Zonta, stalo orator al Turco, dicendo Perì bassa, homo sapientissimo, Ira le cinque proposition li fece a Constantinopoli, fo quesla di Schiati, e li fe’ venir 11 janizari davanti slrupiadi e toltoli il suo per questi da Schiali, che son corsari e vicini a Negro Ponte, hanno 15 legni chiamati da loro..., vogano 10 e più homeni, pareno gripi, con i qual vanno a terra ferma a prender turchi eie., solo specie di vender sali ; però hessendo de lì cerli popoli nuovi, saria boti levarli, che questi fanno tulli i mali, e questi è causa di turbar la pace, qual lui l’à porlà candida, e durerà si da nui non manca. E Aiafer agà, capilanio di la soa armata, qual è capilanio di Galipoli, li disse navegando con lui, saria sta cossa esser andà lì a Schiali con l’armada dii Gran signor e ruinar questi tristi turbatori di la bona pace. Cargo quel Vescovo de lì; è bon levarlo, è homo di anni 80, ha 5 lìdi, à gran seguito. Disse lui conzò con ducati 500 la cosa di janizari, e fo lauda per questo Consejo. Poi intrò su la cossa di slagni, che lui la conza con poco eie., eon poche parole. Et venuto zoso, fu conzà la parie, che dillo Governador di l’armada punissa etiam altri malfa lori de lì che ’1 trovasse, ut in parte. Ave 2 di no ; fu presa. Fu posto, per i Savii lutti, per la relation de lo illustrissimo signor Janus di Campo Fregoso slato a Corfù, si ha inleso a Corfù non si continuava le fabriche ordinale: però sia preso che seguir si debbi l’ordine dato di dite fabriche, nè si possi far altre senza ordine di questo Consejo, con balote 150 in suso, ut in parte. Item, sia tolto, oltra li ducali 600 terminà mandarli per compir le fabriche, per il Consejo di X con la Zonta, ducati 200 al mexe per Ire mexi di le fabriche di Padoa, ch'é depulà ducali 650 al mexe. Item, di Verona ducali 200 etiam per tre mexi al mese, di ducali .... è deputa a la fab- brica; e ducati 150 ut supra per Ire mexi di le fabriche di Brexa, eh’è depulà ducali... al mexe. 1 qual danari siano mandati di qui di mexe in mexe et mandali a Corfù per compir dite fabriche, solto pena, ut in parte. Item, li danari foscriplo a Corfù fosseno dati a sier Almorò Gritì soracomilo in in loco di quelli dovea aver in saco, etiam non bevendoli dati, spender si debbi in la ditta fabrica; con altre clausole, sicome in la parte si conlien. Et sier Piero Capelo e sier Luca Trun consieri, 121 messeno voler la parie, ma non voleno si muovi i danari di le fabriche, e il Colegio sia ubligato questa altra selimana vegnir a queslo Consejo con le sue opinion di danari per la fabrica di Corfù. Andò in renga sier Zuan Franceseo Mocenigo savio ai or-deni, contradicendo a questa opinion, dicendo i non vuol si fabrichi Corfù, che è il cuor di questo Stado. e Padoa e Verona d’inverno non si fabrica, et l’altro anno fo tolti lutti i danari di dille fabriche per l’Ar-senal, et non è altro muodo di aver danari che questi. Andò poi suso sier Luca Trun el consier, dicendo voi fabricar Corfù; ma questi danari non è bastanti, bisogna ducati 5000 a compir, come ha dito il signor Janus, et in 80 passa di muro grossissimo, è sta fato a Corfù in varii tempi, è stà speso ducati 80 milia, butà via la mila di danari, et che non voleno lassar di compir le iabriche di Padoa e Verona, e li è stà provisto di ducali 600, et hanno il modo di proveder, zoè la camera di Treviso eie. Et li Consieri, Cai di XL e Savii, introno in questa opinion dii Capello e Trun, excepto sier Zuan Trivixan e sier Marco Foscari savii a terra ferma, c li Savii ai ordeni, i qual voleno la loro parte, con la adilion che oltra questi, il Colegio vegni con le soe opinion di trovar i danari per il resto eie. Et li rispose al Trun sier Marco Foscari savio a Terra ferma, dicendo le fabriche di Padoa, Verona e Brexa non imporla: adesso non è da dubitar di l’Im-perador, si è in trieve; poi non si ha altri danari da potersi ajutar cha questi. La camera di Trevixo è ubligà ancora a missier Alvixe Pixani procurator la imbotadura, e questo Zener a sier Polo Nani, fo podestà a Treviso, per li danari prestò a la Signoria, ergo etc. Andò le parte : una non sincere, una di no, di quella di Consieri 55, dii Trivixan e altri no-minadi 112, et questa fu presa. Fu posto, per i Savii ai ordeni, atento le lelere di Spagna in la materia di le ripresaie, ch’é di sum-ma importantia, il Colegio sia ubligato vegnir con le sue opinion a questo Consejo in termine di zorni