53 MDXV1II, SETTEMBRE. 54 30 A dì 22. In questa matina, el Governador ze-neral parti per Padoa, poi torna a Verona a le sue stanzie. Dii Zante, di sier Polo Valaresso proveda-dor, di 17 Avosto. Zercha quelle occorentie; e come hessendo sta nel porto sasinà uno, quelli fo presi, e fece uno di essi squartar, l’altro taiarli la testa. Avisa aver che 25 fuste di turchi dia vegnir de lì via e far uno arsalto si ’I potesse tuor quel loco; ma lui sta riguardoso; non li stima si fosseno 100. Di Tluigo, di sier Piero Valier podestà et capitanio manda una le ter a li scrive Zuan di Saxadcllo condutier nostro, alozato a Costa. Come par che, hessendo il ducha Lorenzo di Urbin a Piasenza in coloquio con il conte Guido Rangon, disse voleva tenir modo la Signoria cazeria esso Sa-xadello dii soldo ; e il conte Guido disse perchè è valentissimo la Signoria no ’1 farà ; ha bellissima compagnia, e poi far 10 milia fanti in Romagna. E il duca Lorenzo disse : « 11 farò per via dii Christianis-simo, et zà ho posto bon ordine. » Esso conte Guido rispose : « La Signoria no ’1 farà ben per compiacer il Re, ma sotto man li darà soldo; » e che lui disse: « Dubito di lui, morto che sia il Papa, che il Saxa-delo da una banda e Francesco Maria da l’altra non inquietano i miei Stadi, » e altre parole, ut in litteris, qual 1’ ha auto da uno era a sentir ragionar questi doi. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta in materia de . .. , et nulla feno. In questo zorno, etiam in l’auditorio a S. Marco, fo leto per uno altro voi esser balotato a la letura greca, nominato . . ., fìol di Pergotole sculplor, sta a Padoa, lexe la lliada di Omero, vi fu assa’ auditori. Andarà poi lezendo li altri. El Cardinal Cibo, venuto in questa terra eri, ozi fo a Murati a veder a far veri, incognito, con una capa etc. A dì 23. In Colegio non fo alcuna letera, ni nova da conto. El Cardinal Cibo fo in campaniel di San Marco, a veder le zoie e le sale dii Consejo di X, che è in Palazo, et andò a disnar a soi piacer ; si tien andasse con li soi a l’ostaria. E la sera a dia’ Corner dove lì è alozato, fu fato una festa a trombe e piferi, e done invidate per numero ... erano, et maschere vestiti con saioni di seda balono. Eravi tre cardinali sentati uno apresso l’altro : Cibo, Pisani et Corner, che per esser in caxa sua sta di soto. Et questi episcopi vi vidi : il Marzello di Corfù, il Landò di Can-dia, il Pexaro di Baffo, et il vescovo di Famagosta ; el per sala era domino Andrea Corner fradello dii Cardinal, arziepiscopo di Spalalo, e fo baiato assai. Poi le done e mariti cenono li et balono il ballo dii capello, e tolseno tulli tre li Cardinali suso. Di Udene, fo letere dii Locotenente, di 20. Come eri fe’ publicar la Iriegua con trombe eie., ma non vete alegreza in quelli per non aver le loro inlrade, e li hanno dimandà uno parlamento. Item, manda la forma di la letera di l’Imperador, scrive di tal trieva. Morite ozi, a hore 16, sier Lorenzo di Prioli sa- 30* vio dii Consejo, stato alcuni zorni amalato ; et Alberto Tealdini secretano primario di Colegio sta malissimo con febre continua. In questa malina, in Colegio, sier Gabriel Venier l’avogador fece che sier Alvise Gradenigo Cao di X intrasse Governador di l’intrade, perché zà più zorni poteva intrar, et non havia voluto intrar per restar Cao di X; et cussi ozi introe in loco suo dii Consejo di X sier Marin Zorzi el dotor, et per avanti introe sier Francesco Falier in luogo di sier Piero Querini, introe Consier da basso. Et poi disnar, nel Consejo di X fu fato Cao di X, in so’ loco, per zorni 7, sier Marin Zorzi sopranominalo. Da poi disnar aduncha, fo Consejo di X con Zonta, et feno il Cao di X ho no.tà di sopra, et fono su certa disputalion secreta, et nulla fece, nè fu concluso. Fu posto certa gratia di uno Almorò Dolfin, qual par habi una casa belissima a Trento, di valuta ducati 3000, et per quesla guerra è sta confiscala da la Cesarea Maestà, et dimandava alcune canzela-rie ; non fu presa. A dì 24. La matina, in Colegio fu li Avogadori per il processo formato coutra sier Jacomo Bondi-inier qu. sier Bernardo, Cao di XL, a la Quarantia criminal, qual in Quarantia si alterò con sier Nicolò Michiel el dotor avogador, usando alcune parole contra la dignità di l’Avogaria ; per il che li compagni sier Gabriel Venier e sier Benelo Zorzi formono processo. Et cussi in Colegio ledo, fo mitigà la cosa e tractato da lizier, e fo chiamà dentro, hessendo i Cai di X, e per il Principe fatoli un grandissimo rebuffo, che tutto tremoe, et non fu altro, imo fu premialo di cossa contra le leze, come dirò poi. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consulen-dum zerca le zente d’arme per farli li soi pagamenti. Da Milan, fo letere di Zuan Jacomo Ca-roldo secretano nostro, di 20. Par sia letere di monsignor Governador di Zenoa, di 15, in monsignor di Terbe, lo avisa esser zonta lì una barca biscaina, referisse come l’armada dii re Catholico, ca-