459 MDXXI, FEBBRAIO. 460 ditta morte, per molti li in Roma non vien creduta per non esser sta reiterata tal nova di tanta importanti:!, et si meleno molti repentagli. Ditte exequie sono sta differite a instantia di l’oralor dii re Catho-lico. Scrive coloquii auti col Papa zercha la election di P Imperador novo, ma, per dir meglio, Re di romani, e sopra questo si fa molti rasonamenti ; et la promissione già facta per li 4 eledori al Catholico re; e, come acerta questo orator polopo, hanno so-tosGrito di sua mano. Per il che questo dà a molti da pensar ; e si tal electione sarà fata in altri che in alemani, sarà mala uova. Et il partido fato per gli agenti dii Catolico re con il Tolosa è vero, e dicono solum di ducati 100 miiia; et già hanno remessi 50 milia per il banco di Focher. Di qui sono le ter e di Genoa, di 20, che significano il re Calholico far armar molti navllii di ogni sorte, et averà a le marine fanti 10 milla per meterli sopra dita armata, li qual starano aparechiatl a ogni molo di quella Maestà. Dice etiam, il re Christianissimo haver richiesto a quella comunità di Genoa galee 8, et che ancora non li haveano risposto; crede la risposta sarà ad vota. Altre 6 galee Sua Maestà fa armar in Provenza per conto dii conte Pietro Navaro. Dicono voler principalmente diete galee per meter le fantarieiii terra, che havevano sopra alcune nave, quale dicto conte Pietro condurà con sì. Danno fama voler andar in Barbaria, che non è da creder; ma si lien la gelosia questi do Re hanno tra loro lazi far questa preparatone; la qual cossa facilmente prceter intentio-nem potrà parlurir qualche scandolo. Sono letere di Spagna, che fano grandissima instanzia di la missione di la corona, ma non sapevano la morte di la Cesarea Maestà. 11 Papa è andato a la Magnana, anderà lino a Palo, haverà con lui cinque cardinali, videlicet suo' nepoti, et Orsini e Cornare, et starà qualche giorno a’ so’ soliti piaceri. Scrive zercha le galie di Barbaria partite di Sa ragosa etc. Et per le-tare di domino Hironimo Lipomano, pur di 4, vidi come de lì si sla su mascare et piazeri ; e il Papa a dì 3 partì, starà fuora 10 zorni. 11 cardinal Medici dia partir a dì 7 per tornar a Roma; è a Fiorenza il Ducha varito. Madama Alfonsina sua madre ha pur dii mal. De qui si parla variamente chi sarà Imperato!’, secondo le loro volontà. Scrive come in li zorni passali l’arzivescovo di Ravena, che è il cardinal Fllsco, è stato in disputatoli per certi castelli dice esser di la jurisdllion di Ravena, che il Papa li tien, et voi aver per dillo arziepiscopato da ducati 15 milia, havendo li castelli el vuol. Si sta su pensier si se dia far le exequie di Maximiliano in capella per non aver auto la corona di P Imperlo, et ancora non è preparata la oratone. Le exequie al cardlnal Ragona a la Minerva si fa, e li cardinali Triulzl farano le exequie dii signor Zuan Jacomo Triulzi a Santa Maria dii Populo. Da Napoli, dii Consolo, difo letere. Nulla da conto. Da poi disnar, fo Consojo di X con la Zonla. Et prima nel Consejo di X simpllce preseno una parte, posta per i Cai, atento il disordine sequito di le pregerie fate nel far di 3 Provedadori sora il Fli-seo, che de ccetero alcun non pregi quelli dii Consejo di X e Zonla sotto pene grandissime, e sotostazlno a la inslessa pena di le pregerie quando si fa la • Zonla dii Consejo di X, e sla publlcada questa parte in Pregadi eie. Fu poi con la Zonla, alento questo anno bisognerà far armata per le ocorentie presente, però bisogna far lai provlsion che quelli anderano su l’arma-da siano seguri di esser pagati ; però sia ubligà a questo ducati 15 milia di la imbotadura di Trevixo, et ducali 10 milia di le 30 et 40 per 100, quali se habino a trar di Poficio di Governadori de l’intrade, ut in parte. Suroma ducati 25 milia. A dì 10, la matina, fo letere di Franza, di 253 * V Orator nostro, da Paris di 29, et da Miì-an di 4. Dii zonzer lì di monsignor di Talagni, qual vien orator a la Signoria nostra; il sumario dirò poi. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria et Savii per dar audientia. A dì 11, fo letere di Verona, di rectori, di 10. Dii zonzer de lì monsignor di Talagni, qual vien orator per nome dii Christianissimo re a la Signoria nostra, et come la matina sequente partirà per Vicenza. Fo terminato honorarlo molto per esser di primi capitani babbi il re di Franza, e vien per tralar gran cosse, el preparatoli caxa per l oliclo di le Raxon vechie a San Zorzi Mazor, et comandati 20 nobeli degni di Pregadi andarli contra a Liza Fusina, et stagino preparati al suo venir quando sarà. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta per risponder in Franza a le letere venute l’altro eri et eri, et scriseno la sera. È da saper, l’altro eri, per caxon di lite, essendo in una casa medema, sier Zuan Bragadin qu. sier Santo ferite di uno fuseto sier Piero Bragadin fradelo fo di suo padre. Etiam lui dal dito sier Piero fo ferito, et con una coltella lui instesso si tagliò le mano. In questa terra si usa strami scherzi la note, perchè vien despoiato brigale et non si la provisione.