509 devol cosa, perchè in do elude non si potrà far una liga di Garabrai. Conclude, vede le cosse de Italia in qualche garbuio, e non poi esser senza pericolo dii Stado nostro, et maxime per la spexa, che bisogneria trovar danari al tutto, et la terra è sula. Dice, lauda molto la pace et quiete, come hanno fato sempre li nostri progenitori. Di Alemagna non xe altro : si tien le cosse non si farano sì presto, et li Electori sarano pazi a non si far uno di loro. Questa matina il Papa ha ’uto letere di Fiorenza. Come il Ducha era libero dii tutto et era cavalcalo a certo suo podere per mutar aiere, et la magniOca madama Alfonsina sua madre andava migliorando, dii che el Papa è molto di bona voglia, grasso, aiegro et con bona ciera el non voi fastidi. Il reverendissimo Medici dovea partir questa matina da Fiorenza per Roma, ha differito tre zorni per veder se la muta-zion di l’aere ha fato il Ducha li zovava, e non li tornasse il male. 11 Papa sla in castelo su piazeri e feste a veder mascare, et quando fa concistorio aut capel-la, va in palazo quella matina, et poi expedito torna in castelo; sichè questo carlevar non si partirà di castello. Venere, a dì 25, si farà le exequie a la Minerva dii cardenal Ragona. Morite el governador di Bologna Flisco. 11 Papa ha dato el suo episcopato di Mondovia a uno nepote dii morto, al qual renonlioe in questa malatia Nevere su quel di Zenoa ; et do abazie, una ha ’uto il reverendissimo Medici licet sia absente di la corte; l’altra il cardenal Cibo. 11 Papa voi adesso lui dar li beneficìi, et ha revocato tutte le riserve quomodocumque et qualitercum-que. Scrive non vede sul nostro Stato vachantìe si non poche possi vacar; sichè di questa revochation fa poco conto. Scrive, va per governador a Bologna lo episcopo di Trevixo, era prescidente in Romagna, qual ha aquistato bon nome in questa Romagna. Uno pre’ Sebastian de Federicis di Treviso, che zà alcuni zorni falsificò certa suplica, fuzite di Roma e adesso 510 con queste maschare è venuto stravestito, vien dito voleva amazar el conte di Colallo, qui è stalo co-gnossulo, prexo et messo in castello, et ozi à inteso è sta fata la sententia ad mortem; ma se li soi verano de qui per scapolarlo con danari, perchè omnia Romce cum prcetio si fa aut saltern farlo meter in galia non havendo danari, el hessendo in galia fin qualche anno saria remedio, ma non venendo altra provisione, sarà brusato, et questa è cosa certa. Et per letere di Roma, particidar, di V Ora- 282 tor, di 24, è questi avisi di più di quello è in le pu-blice. Come quel zentilhomo francese di la camera dii Re, venuto de lì, nominato el Poyton, era venuto per far el Papa lì presti favor a questa eledion, a la qual Sua Maestà è intenta, nè resterà per ogni gran summa di danari. Dubita di la volunlà dii Papa. Il Catholico pertende che la obligation fata per li Electori habbi effedo, et ne sono letere di Spagna, da la corte, di 10, et al presente cessa l’opositione dii reame di Napoli. E dicono, la investition fata fu per papa Julio, fata in persona di re Ferdinando e de’ suo’ descendenti mascoli e femene, e questo re Catholico non è descendente da esso Re ma di Ma-ximiliano. Li spagnoli et alemani, sono lì a Roma, tieneno per certo il Catholico habbi ad esser. È letere parlicular di Germania, el ducha di Verlirnberg era andato a campo a una terra francha, et che quelli di le terre franche, la liga di Svevia et li nobeli de Norimberg haveano mandalo noncii a Yspurch a dolersi di la morte de la Cesarea Maestà, e rechieder artelarie per esser a l’incontro dii ditto Ducha. Scrive era morto lì a Roma el dispoti di l’Aria, fo fiol dii signor Lunardo di Santa Maura. Ba lassalo uno fiol di mexi 8; havia provision dal Papa. Lo episcopo di Trevixo di Rossi è intralo governador in Bologna; si dice restarà etiam prescidente di Romagna. MDXIX, FEBBRAIO. FINE DEL TOMO VlGESIMOSESTO.