389 MDXlX, GENNAIO. 300 quelli ha mancato ; et dove la paga valeva ducati 1200, I’ ha redula in 995, et cussi bisognerà far a li provisionali venuti per esserne di gran tara. Ha recevulo artellarie e monition ha portato il succ.es-sor, et poste con bon ordine. La terra è ben fortificata maxime da do bande, dove è più bisogno; ha posto vituarie di biave dentro, ma non tante quante bisogneria per esser sta da questo anno assa’ Irate eie. Dii dito, di 22 Novembrio: Come, a di 8 scrisse quanto 1’ havea di novo per la nave di Ber-tuzi Contarmi, e mandò la letera di Alepo di sier Andrea Morexini, et da Tripoli di sier Angolo Morexini, e Dio volesse fusse quelle nove al presente. Havendo scrito a uno Vicenzo di Batelli, è a la Giaza, li avisa di quelle occorenlie quello li ha scrito, e manda la lelera. Come Peri bassa era partito col campo dii Signor turco d’Albir, et veniva a la volta di Adna per passar su la Caramania, che è siguro dii Sophì, imo aver fatto con quello qualche acordo ; e benché pari avisi contrarii per il dito di uno armeno el di uno Francesco Zacaria vien da Barato, quali do lui ha esaminati e vede dicono cosa senza fondamento; ma questo Vicenzo di Balelli è homo d’ingegno, sa la lengua lurcha, et ha grande amicilia ; sichè tien fermo il ritirar dii Solfi sia per pace tra loro eie. La letera di questo Vicenzo di Batelli, fo di Domenego, data a la Giaza a dì 15 Novembrio 1518, drizata al capitanio di Fama-gosta, è di questo lenor : Magnitico eie. La causa di la presente si é per dinotarvi come, zà cinque zorni. è zonto il signor di Adna in Adna, el cussi anche i signori dii Golfo, li quali era in campo con Peri bassa a la volta di! Sophì ; sichè el dillo bassa lì à 10 dato licentia che i veglia a li soi alozamenti, et anche ha dado licentia al forzo di le zenle ; sichè ogni zorno le passa a la volla de la Caramania. Et anche diio bassa, con il resto dii campo, è zorni ti che l’è pallido di Alepo, e vien a la volla de Adna per passar in la Caramania ; sichè el se aspeta in Adna fino zorni 4, over 5, et se fa aparechiamento in Adna, zoè di vituarie per il suo zonzer. Da novo si dice, che ’1 Sophì domanda pace con el Signor turco; e dizeno che ’I se ha lirado dentro del suo paese più di zor-nale 40; sichè el se judica de qui che ’1 sia fato pace, per sla partila dii bassa, per aver dalo licentia al campo; et anche questi paesi di qui sono pacifici. Quesla copia di avisi fo ordinalo, per Colegio, mandarli a Roma, Milan, Pranza, Spagna, Anglia et Hongaria. Di sier Marco Gradenigo capitanio di le galie di Alexandria, date in galia a Corfù a dì 22 Tkzcmbrio. Come, a dì 12 zonseno, et essendo espediti per levarse, zonse letere dii capitanio di le galie di Barbarla, era in porlo di Saragosa, el li venisse il Provedador di l’armada a socorerlo; unde parse a esso sier Alvise da Canal vice provedador, e al rezimenlo con il Consejo fato, farli co-mandamento discargasse lì a Corfù l’aver di cassa, l’aver solil e pani, e dite galie andasse con lui a soc-corer queste di Barbaria. Et cussi esso Capitanio fu contento, el farà subito discargar. El perchè in la conserva sier Velor di Garzoni patron era amalato grieve, fece montar sier Zuan Contarmi suo patron su la dila, et su la soa fece vicepalron sier Agustin Conta rini fradello dii predilo sier Zuanc ;, et cussi da malina farà discargar. Quel dì prima la galia si partirono, solicitando il suo camiti verso Saragosa. Di sier Zuan Contarmi patron di una galia di Alexandria, data a Corfù a dì 23. Scrive in consonantia, ut supra. E dii Consejo l'alo per il rezi mento, di 18, in el qual non fu alcun di le galie ; e volendo far discargar le robe, lui protestò e il rezi mento rispose al protesto, et li mandano in scrilura, et promesse lui in spizialità danari a le zur-me, quale fu coniente di andar. Et volendo ducali 100 per suo bisogno, non avendo potuto averli, li fo forzo trovarli da.......Aurami, ai qual dete peze 12 di soe carisee. Suplicha siano pagali dilli danari, acciò al suo ritorno possi levar dite carisee. El scrive, come è sta posto Patron su la conserva in loco dii Garzoni è amatalo, e va con bon cuor per far l’honor di la Signoria nostra. Da poi disnar, fo Pregadi per espedir l’orator 210* dii Turco et la comission di Alvise Sabadin va secretano con lui, et lezer le parie dii Monte nuovo, el far uno savio a Terra ferma. Aduncha fo Pregadi. El prima fu poslo, per i Consieri e Cai di XL, concieder a uno Francesco Bo-rianico veronese, bandito per homicidio, et ha la pase poler cambiar con uno altro bando, ut in parte; fu presa. Ave 117, 35, 3. Di Milan fo leto la letera venuta questi zorni, di 19, dii Secretarlo, data a Trecà. Come avia ricevuto letere di la Signoria nostra con li avisi lurcheschi. Non li ha potuti comunicar a monsignor Gran maestro, perchè venendo di Gambalò, la mula li caschò solo e li fe’ mal al zenochio, adeo non poi meter il piede in terra ; sì fe’ portar de lì. Et Monsignor lo scontrò in slrada, si dolse dii caso, mandò il suo medico e ogni dì ha mandalo a visitarlo per