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     di uno hospedal di Santo Antonio, restaseno a Brexa per meter in ordine l’hospedal etc. El parlato itine inde, fo termina la letera stagi ben.
         E da saper, tre cosse nolande qui noterò: primo, par il Zeneral ministro di frali Menori, maestro Antonio Marzelo, et il Zeneral ministro di frati Obser-vanti, fra’ Francesco Licheto, l’anno passato avesse-110 dal Papa uno brieve intervenendo queste cosse lurchesche, dalo a Roma a di ...., per il qual el Papa comandava si vendesse il quinto di arzenti et altri beni e possession etc. di frati di San Francesco; che sariano stati assa’ danari. Hor il Zeneral di Menori, eh’è qui amalato a la camera grande di frati, in questi zorni chiamò Capitolo el propose questo, e li frali par contentasse, e voleva di prima tuor una f bellissima, valeva ducati 500. Ilor fo notificato questa cosa, per alcuni frati, a li procuratori (del convento) sier Hironimo Justinian procuralor, sier Yelor Morexini qu. sier lacomo e sier Francesco Bernardo qu. sier Dandolo, il qual sier Hironimo andò a li Cai di X notificando questa cossa; linde, per il Consejo di X con la Zonla, lo mandato Zuan Battista di Adriani, secretano dii dito Consejo, dal prefato Zeneral per aver il brieve; li dete la copia. Et li fo poi fato comandamento che non dovesseno mover alcuna cosa solo grandissime pene, et cussi diio a li altri tutti guardiani di monastero, et sorilo per tutte le terre nostre sì da mar come da (erra, e preso far inventario di tutti li arzenti sono ne li monasteri e altro, e tenirlo nel Consejo di X.
         Ancora è da saper, fra' Lodovico di Chioza, di l’ordene di San Francesco observantc, è di primi di la religion, homo di gran veneration e fama, qual la rnojer fo di Michiel Zuan Ruis yspano, qual è Be-Xalù, sta a San Panlalon, essendoli morto il marito et lei amalata, si confessava dal prefato fra’ Lodovico e da lui si volse comunicar. E mandalo a dimandar licentia al piovati, quello non ge la volse dar ; e lui, per l’aulorità di la boia di Sisto mare magnum et altre bole dii Papa, la comunicò; linde dito piovali lo fe’ citar dal Patriarca, dicendo è discomunicato. Et volendo si chiamasse in colpa, e lui dicendo averlo potuto far, tandem lo excomunicono, facendoli il primo monitorio etc.
          In questi zorni, in caxa di sier Nicolò Venier qu. sier Hironimo, a San Vido, vene ladri in uno suo mezado sopra il Canal grando di note, e li robò di una cassa leniva li corali per valuta di ducati 500, ,e li calono zoso di la faneslra in una barca. Fo dato (aia, per la Quaranlia, grandissima, ut in ea.
111" Non havendo molte nuove da scriver, mi par
           I	Diarii di M, Sanuto. — Tom. XXVI.
far noia come in questo tempo in Veniexia di varie inonede erano forestiere per il bassar dii precio io fato per lo excellenlissimo Consejo di X con la Zou-ta : prima quelli savogini si spendeva per 30, messi a soldi $6, più non si vede; quelli milanesi di soldi 8, messi a soldi 7 7*, etiam più non se ne trova. L’oro, clic non si vedeva un ducato, è in gran quantità in questa terra per esser cresudo il venitian a lire G, soldi 14, e cussi Pongaro e li altri fiorini a lire C, soldi 12. Etiam marzeli assai è venuti fuora. Marcheli non si vede un al mondo; ma bezi in grandissima quantità, et è bona moneda. Et non voglio restar di scriver quello mi fo ditto, esser slà trovi su uno libro antiquissimo scripto: Quando le barete in testa balera, Poro monterà e i zoveni regnerà, el mondo se n’anderà, over desfarà. Sichè siamo propinqui : prima le barete a la francese balano in testa, come si camina, a chi le porta; l’oro è cressulo e vai il ducato più che mai el valesse, et i zoveni regnerà : Papa è zovene, re di Franza, re di Spagna, re d’Inghiltera, re di Hongaria sono zovenissirni, et il signor Selim, gran imperalor di turchi, che ha anni 4:2 circa; questi do vechi: l’imperator Maximilian e il Doxe nostro di-Venecia, ergo advertite queso.
   A dì 17, la matina fo letere di Milan, dii Caroldo, di. . . Di P mirata lì dii signor Thodaro Triulzi governador nostro, qual con licentia di la Signoria è partilo e andato a Milan, dove è slà onorato grandissimamente, sicome di solo noterò il su -mario di la letera et altro, si da novo li sarà nulla.
   Da Schi ali, Scopuli, di sier Vicenzo.....
retor'fo letere, di 25 Septembrio. Come, volendo proclamar de li la parte li comisse il Senato, quelli de lì li lolseno l’ubidienlia e veneno al suo palazo e li tolseno le chiave, dicendoli parole inzuriose; per tanto bisogna si fazi provision. Lui à formà processo conira di loro, i qual non stima li rectori; e si mandi il Provedador di P armada de lì a castigarli, e nomina capo e principal il vescovo con do so’ fioli, Duca Corsani el Luca Grassi; questi 5 è li principal scandalosi. Itcni, si li mandi uno bombardar etc. Scrive, esser zonto de 11 do galie candiote per far comandamenlo ad alcuni vengino a presentarsi a la Signoria, e cussi lì hanno faclo; ma tien pochi di loro vegnirano, et che non potrano far quello li è stà comesso. 1 qual soracomili à pregato lo episcopo voglii darli ubedientia etc. Ha promesso di far, ma non farà nulla; per tarilo si provedi. E par babbi scriplo, per avanti, quelli cativi successi di quel loro
.......conira di lui e contra dii suo precessor
usati, con altre parole, ut in Htteris,
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