duo	MDXVIII,
    volesse etiam esso Consolo parlar al Viceré di questo, dolendosi era sta dato vituarie et armizi a’ ditti corsari ; et che hessendo le zurme in terra, era sta preso uno homo di la sua conserva, qual era retenulo, et provedesse a la sua liberatione. Et par a dì 12, esse galie volendo ussir fuora, ditti ambassa-tori mori li protestò non si levasse, perchè quando intervenisse altro di loro faria intender al Signor turco averli venduti a tal corsari; unde esso Consolo andò dal Viceré narandoli la cosa; qual inonstrò averla molto a mal, et volse la copia di capitoli, e scrisse letere al presciente di Saragosa tratasse ben le galie e liberasse 1’ homo e non desse vituarie, ni alcuna cossa a’ ditti corsari, imo polendoli aver, li prendesse. E cussi à spazà tal letere al capilanio. Poi a dì 3 vene nova Januzo aver amazato dito Centu-rioti in la sua camera scanalo, che non potè dir sua colpa ; et ditto Januzo aversi insignorito di la nave predila e trovalo ducati 17 milia in contadi e robe asai, e aver mandato a dir a mesenesi mandaseno a tuor le loro robe di ditta nave; li qual mesenesi havea mandà al dito Januzo salvoconduto fino ad Agiesta, dove l’era, acciò andase a Mesina. Item scrive, quelli corfuoti ave danno, par habino auto da ducati 1400 recuperati fin qui. Item, quel navilio fo preso scrisse di Corfù, par non sia vero. Fomenti tari 13, 5 a la Licata; a Catania 17. La saxon per li semenadi non si poria desiderar meglio, Don Hugo di Moncada capitanio dii re Catholico è a Jeviza, patisse assa’ desasii. È sta caricato lì a Palermo do barze di biscoli per mandarli, et per questa invernala non è per venir de lì in Sicilia.
        Fo, per Colegio, scrilo una bona letera al Viceré, ringratiandolo etc.
       Nolo. In questo Pregadi vene sier Andrea Grili procuralor, qual è più di tre mexi non è stato in Pregadi per esser sta risentito di mal.
        Et vene sier Alvise Mocenigo el cavalier, vestilo di scarlato, chea tutti fece meravegliar : quorsum hoc ?
166	Fu fato scurtinio di tre Savii dii Consejo in luogo di sier Andrea Trivixan el cavalier, e sier Nicolò Bernardo, che compie, et uno che mancha. Et nota. Doveano far per le leze 4, videlicet in loco di sier Marln Zorzi dotor, che fu fato per tre mexi, et ta-men la Signoria voi stagi 6, eh’ è contra le leze. E
    il	scurtinio sarà qui soto posto. Et rimasto sier Luca Trun primo stridalo, fo chiama a la Signoria et in-troe immediate in loco di uno che mancava.
       Fu posto, per i Savii tutti d’acordo, una bona letera a sier Sebastian Moro provedador di l’arma-
          I	Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXVI.
DICEMBRE.	306
da, laudandolo di ogni sua operation, et come lia-vemo ricevuto soe da Parenzo et li mandemo ducati 1500, di quali spenderà come li farà de bisogno, et si lievi subito, perchè se li manda biscoti et moni-tion. Vadi in Dalmalia, lievi quelle do galie, e non essendo interzade, le interzi per ruodolo ; e se li dà letere a quel rezimento di questo. Item, trovando in camin la galia di l’orator Contarmi, la meni con lui, et scrivi al governador Canal quanto li par fazi; al qual se li scrive lo obedissa, et vadi verso Saragosa asegurar e trar le galie nostre di quel porto impedite da’ corsari, et poi vengi a disarmar, asegúrate dite galie prima, et a quelli di la soa galia, aziò siano certi di vegnir, fato questo effecto, a disarmar. Si scrive al podestà di Parenzo lassi le robe loro conduceano in questa terra in qualche magazen lino al loro ritorno, dando libertà a esso capitanio far ogni cossa li parerà, ut in litteris. Ave 10 di no, 191 dì si, et fo presa. Eramo numero 208.
    Fu stridato far scùrlinio di oralor in Franza in loco di sier Alvise Gradenigo refudò, e sia eleto con la pena ; e fo comenzà a bular i bolelini nel capelo.
    Fu posto, per sier Zuan Francesco Mocenigo savio ai ordeni, una letera al capitanio di le galie di Fiandra, sier Vicenzo Zantani vicecapitanio: atento le ripresaje e salviconduti compie a dì.. . Mazo, però debano advertir a la segurlà di quelle. Vengi a Cades e poi in Sicilia e di longo in Golfo. Et volendo sier Piero Morexini savio ai ordeni contradir, fo licentià il Consejo e chiama il Consejo di X con la Zonta, nè etiam fu balotà, nè compido di tuor il scurtinio di orator di Franza.
    Et restò Consejo di X con la Zonta, e trovóno ducati 1000 per mandar al Provedador di Farmacia di danari portò di Trevixo sier Polo Nani, quali lo dati in man dii Cassier dii Consejo di X.
    Et Savii a Terra ferma, che manca a far tre or-dinarii, si farà il primo Pregadi, et si fa più pratiche cha mai non obstante li Censori; e chiamati a la Signoria e sagramentadi, si pratica apertamente senza paura di Dio, né di le pene.
208 Scurtinio di tre Savii dii Consejo.
    Sier Marin Sañudo, fo savio a Terra
       ferma, qu. sier Francesco. . . 40.166 Sier Andrea Foscarini, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Andrea . . 41.161 Sier Francesco Bragadin, fo savio dii Consejo, qu. sier Alvise procu-
rator.........94.108
                                      20