411 MDXIX, FEBBRAIO. 412 223 DU mexe di Fevrer 1518. A dì primo. La malina introno li XL Criminal nuovi et li Civil vecliii et Cai di XL a la banca : sier Vinciyera Querini qu. sier Pelegrin, sier Lorenzo Gradenigo qu. sier Marin, et sier Alvixe Calbo qu. sier Hironimo. Et Cai dii Consejo di X : sier Micbiel da Leze, sier Domenego Contarini et sier Hironimo da cha’ da Pexaro, stati altre fiale. Introno etiam a la banca do Consieri: sier Alvixe Contarini et sier Andrea Trivixan el cavalier ; et ussiteno sier Antonio Morexini e sier Antonio da Mula, i quali andono a la Quarantia da basso. Inlroe e ti am Savio ai or-deni sier Nicolò Arimondo, era eri Cao di XL in loco di sier Zuan Batista da Pexaro, inlrò XL zivil. Veneno in Colegio alcuni frati di l’hordine di San -Domenego, e uno inquisitor dii suo hordine dii monasterio di Bergamo, per nome nominato frate ... da Casal, dicendo come in bergamasca in quelle valle era scoperte queste strige, qual vanno a monte Tonai, et hanno fallo gran cosse conira la fede, come apar per li processi vendichi formati per lui inquisitor contra di.....retenute; et però è bon estirpar questa heresia et diabolica sugestion, dimandando licentia a la Signoria di poter seguir, et li seculari poi le puniscano justa li canoni sopra ciò disponenti. Et il Principe disse si manderà per il Legato, acciò vedesse i processi. Ma sier Luca Trun savio dii Consejo fo molto contrario, dicendo che tutte son materie et non si va a monte Tonai. Et a questo preposito, voglio far nota come in questa terra, hessendo sta, per il Patriarca, fatto re-tenir uno maestro Francesco da Verona dotor medico, qual havia fato strigane et bararie, come apar in li processi fatti per domino ... da Pexaro suo vicario, hor dito Patriarca fece la sua sentenlia, et questa matina fo exequita, vidélicet fo sopra la Piera dii bando a San Marco, da poi terza, conduto e leto la sententia, e fato che ’1 dimandasse perdon; poi fu conduto per Merzaria passando per spiziarie dove el se riduseva a ordinar le ricete, per più disprecio, et il comandador cridava : « Questo è quel maestro Francesco di Verona medico, qual con strigane in-ganava le persone etc. » Et conduto a Rialto etiam fo proclama la sua colpa ; e iterimi tornato a San Marco, pur cridando li comandadori per più disprecio, et bandito in perpetuo di questa cita nostra, et sententiato a render certi danari etc., ut in sententia, e iterimi fo reposto in prexon, nè ussirà fino non pagi certi danari. Hor queste cose intese in Co- legio, l’aveno a mal che ’1 Patriarca fusse quello procedesse conira seculari a questo modo; e l’altro di mandar per Canal do femine; far star la berlina a San Marco et Rialto in piedi per incoronar strige et 223* berbere, al che diio vicario è molto inclinato non se curando di l’inquisitor, qual è domino fra’ Francesco Pixani di l’ordine di San Franceseeo. linde mandoe il Doxe con la Signoria a dir al Palriarcha, non procedesse olirà contra layci senza saputa dii Dominio; el fo ben fatlo. De Sitici, di sier Agustin Griti rector fo leto una letera, di 23 Decembrio, copiosa. Dii successo di quelle nave, come ho scrilo di sopra ; et forsi hessendo qualcossa di più in ditta letera, ne farò qui avanti nota. Da poi disnar, per esser la vrzilia di la Nostra Dona, è solilo andar il Doxe a vesporo a Santa Maria Formoxa, justa il rito antico, dove li dà alcune monete di rame ditte Bianchi, numero.., su fallar, e il piovali li manda al Doxe do capelli di carta dipenti con l’arma dii Papa, dii Doxe, dii Patriarca e dii piovan. Hor per non poter andarvi il Doxe, vi andò la Signoria, vicedoxe sier Michiel Salamoi! el consier vestilo di veludo cremexin, con li oratori, Legato dii Papa epìscopo di Puola, oralor di Franza e Ferara, poi il resto di la Signoria e depuladi ad andar, tra li qual fo lo Marin Sanudo per toccarmi andar questi tre mexi. Erano do soli Procuratori : sier Zacaria Gabriel et sier Domenego Trivixan el cavalier, in scarlalo ; solo vestito di veludo creme-xin sier Nicolò Lippomano. Et avanti si andasse, vene uno todesco con le-tere dii Consejo de Yspruch, drizate al Principe nostro, date a dì 25 Zener. Avisano che, hessendo morto il serenissimo Maximiliano eleclo imperador di Romani, sempre augusto, haveano ordinato per tulio fosse fate le proclame che i loro subitili vicinasene ben con li subditi di la Signoria nostra; per tanto pregano la Illustrìssima Signoria nostra voy ordinar questo medemo, perchè sperano di brieve seguirà una bona paxe; con altre parole ; et dimandar risposta per partirsi subito. Et il Colegio di Savii si reduse et consultono re-sponderli, per Pregadi, una bona letera, come era-mo contentissimi. Item, scriver al re Catholico dolendosi di la morte di la Cesarea Maestà suo missier, zoè padre dìi padre. Item, scriver in Franza per le ville dii Friul etc. Di Candia, fo etiam le tere, di.. Decembrio, di rectori. Scriveno la cossa di le nave e le proviseli feuo di armar do galie per darli socorso etc.,