457 UbXlX, FEBBRAIO. 458 importa. Poi disse dii Zante, fo speso assa’ danari in fortificarlo, butà via la spesa; è venuto il teramoto, ha ruinà ogni cossa; meglio era scarpar il monte. È ben populato, e li stratioti dieno aver i loro cavalli e non li hanno. Poi chi ha più teren di quello dia aver, e chi non quello dia aver ; saria ben tutti havesse quello li vien e non più di quanto li fu concesso ; e si mandasse qualche uno destro li a far questo, e tenisseno li cavalli. Ha intrada ducati 3500, spesa ducali 2700, poi restar zercha ducati 1000 di più, di qual si traze li ducati 500 perii censo dii Signor turco. Poi disse di la Zefalonia. Laudò sier Piero Foscolo è proveditor lì; di intrada • non si poi veder, perchè non si mete in libro si non a la fin di rezimenli, che è mala cossa ; saria bon proveder a questo. Et a questo loco di stratioti non lien i cavali, come ho nota di sopra. Poi disse di Napoli di Romania, qual è fortissimo : è una terra molto a proposito di la Signoria nostra e di tutta la Christianità a tenirla. A la porta bisogneria far certa fabrica e ruinar una caxa. Vi sta un contestabile, et quelli fanti èli si doleno asai non hano da viver; non li vien mandato le page si non per ogni rezi-mento e in carisee, sichè sono disperati ; voriano li-centia e non la pono aver. Vi è bone artellarie, ma non erano governate; ha posto ordine, sarano governale. Aricorda saria bon fusse un retor solo e non doi, e do consieri come a Corfù. Disse di Ce-rigo, di la qual si ha carati..., e li Venieri dal mar-cheto carati... Laudò sier Francesco Zane prove-dador e castelan, è ben voluto. Poi aver intrada, oltra la spexa, ducati 500; fanno biscoti et li mandano in Candia. 252 Poi disse di Candia, eli’ è un regno, è di avere quella ixola molto cara: prima si armeria 20 galie prestissimo per 4 mexi, perchè de inverno non va-leno, ma sono assa’ zurme e homeni da capo e fidatissimi, e voleno prima morir che rendersi, come fo al tempo di Negroponte e Modon. Et quella ixola e terra fa homeni da fati da 40 in 50 milia, molto disposti et valentissimi homeni ; ma li villani è molto angariati per quelle usure li vien date percandioti. Disse di la terra di Candia, di le muraie da terra, perchè da mar non è pericolo. È sta fatto fin a la porla Aurea, è'passa 712, et bisogneria compir. L’è vero che ha di bisogno di aqua, e si compra l’aqua. Concludendo, in ogni caso che alcun volesse offender quella ixola, havendo la Signoria nostra una ar-rriada liziera, non poiria farli danno. Ha de intrada ducali 26 milia, di spexa 31 milia, e dii 1472 al tempo di Negroponte ne morite da’ turchi 1032 candioti combatendo con la Signoria nostra eie. Poi disse di l’Arzipielago, et primo di Nixia. Quel Ducha zovene ha zerca 20 anni, ha mal governo apresso de li; la terra debile, ma il castello forte ma mal in ordine di vituarie et artellarie • ha Intrada ducati 3000, spexa ducati 1300. Poi è Pario; quel signor morite ha poca intrada, non ha ducali . . . , e tamen si paga. Sier Filippo Lion consier di Candia lì è sta mandato per Provedador e le spexe di la Signoria, fin la Illustrissima Signoria nostra termini di chi dia esser quel loco. Poi è Tine e Micone, Millo, Schiati, Scopuli è lochi di la Signoria noslra, non si vede intrade mai di quelli lochi ; li rectori fa quello voleno; fanno condanason assa’: è di rectori. Poi Schyros, et che li rectori nostri non hanno quella obedientia doveria aver, perchè li vescovi grechi è amati e fanno quello voleno. Poi li rectori li for-menti, benché sia un ordine non si possi vender si non a lai lempo a’ forestieri, et li rectori li comprano loro poi li vendeno a li tempi ; sichè avadagnano assai. Disse prima di la sua andata a Saragosa, che è sta honor grandissimo di questo Stado, che sì presto si habbi messo tanla arinada in ordine, et corsari tremerano di offender le cose nostre. Laudò Nicolò Ottobon stalo uno anno suo secretano, poi li vene una egritudine, vene via, e à ’uto in suo loco uno.......Laudò il suo cornilo Zanelo da Zara, e in conclusion tutti li altri stati su la so’ galia e su le altre domente è stalo Provedador in armada. Et 252* dimandando perdon si non ha satisfalo, ma ha auto optimo voler, et metcria 3 milia vite per questo Stado si tante ne havesse. Et il Principe lo laudoe grandemente, jusla il solito. ìDa Corphù, porto letere di sier Bernardo Soranzo bailo e Consieri, di 3 Decembrio. Di quelle ocoreutie; è replichade. Di sier Marco Gradenigo capitanio di le galie di Alexandria, date in galia a.....Dii viazo fato a Saragoza etc. Di Roma, di sier Marco Minio orator nostro, di i. Come ha comunicato li avisi lurcheschi al Papa. Soa Santità non dubita per questo anno habi a esser alcuna cossa di turchi contra Italia, il duca Lorenzo è tornalo lì a Roma, e il cardenal Medici vera prestissimo in concistorio. Èslà deliberato far le exequie dii serenissimo Maximiliano, ma vanno perlongando per aver la certeza, perchè questo orator polono non voi creder sia morto, licet il Papa habbi auto teiere da! suo Legato Cardinal di la Minerva, di tal morte a Linz, a dì 12. E scrive anche