59 MDXVIH, SETTEMBRE. 60 Item, come el signor Galeazzo Visconte, mo’ terzo zorno, partì per Franza con do soe (iole ma-ridate, una di le qual, se dice, è graveda dii Re ; ha dato molto che parlar di questo. E Monsignor illustrissimo disse che quando li disse voler andar in Franza, et che era sta invidi le done da la illustrissima Madama e Regina, esso Illustrissimo se arossì nel volto da sua parte. 341> Exemplum. Exemplum litterarum Maximiliani imperaloris. Maximilianus romanorum eìectus impera f or. Fideli cari ! Noi vi demo a intender come la San-ctità del Papa, per la grande vicloria et potentia del Turco che ha obtegnudo in questi tempi, ne ha dato a intender a nui et altri Re christiani, principi et potentadi, et sì ne ha admonidi de expedire et attendere, et de vivere et fare una pacificha truuga per tutta la Christianità per anni 5. Nui havemo tal bon proposito de nostra parte che ’1 non sia obviato; havemo per el nostro caro fradello re de Franza statuito una pacifica treuga specialmente durante per anni 5, la qual si scomenza il primo dì de Seplem-brio, che die vegnir, che debia scomenzar tra nui et veneciani. Et sì havemo lassato concludere, el sì avemo acceptato et ratificato. Di questo vi femo intender seriosamente, comandando che voi tal pacifica treuga per questa nostra presente lelera, et per altre vie, come sarà di bisogno, a tutti quanti li nostri paesani subditi in Friul, et specialmente a li nostri slipendiarii in le forleze de li confini Goricia et in Friul, et in lutti li altri lochi subditi solo el vostro rezimenlo significate, publicate et fate a saper che con tra li venitiani de’ legnir la treuga et non contrafare, et dobiate etiam obviare che le forteze nostre su li confini siano moderatamente proviste cum zente et in fìdel custodia ritignude. De questo è la nostra seriosa opinion. Data in la nostra et de l’Imperio cità di Augusta a dì 28 dii mexe de Agosto, anno Domini 1518 del nostro regno 33. Per regem etc. Commissio nomini Imperatori s proprio. Seratayner. A tergo : A li nostri fideli et cari nostri bellici consigliari et comissarii de Goricia et Friul. (1) La carta 33* è bianca. A dì 25. Fu preso, come ho scrito, per parte 35 posta per i Savii, queste scansazion di la spexa si teniva in le terre nostre. A Padoa, di provisionati 40 era a la piaza, reduti in 25, el il contestabile Nicolò da Cataro, ha di provision ducati 20 per paga, sia redulo in ducati 15. Batistin Corso ha di provision ducati 96 a l’anno, reduto in 48. Vieimo Marin ha di provision ducati 48, resti casso. Todaro dal Borgo ha di provision ducati 240, reduto in 180. Farfarelo da Ravena ha di provision ducati 240, reduto in 180. Piero Testa ha di provision ducati 150, reduto in 120. Hironimo Bariselo ha di provision ducali 96, reduto in 48. Baldisera Signoreli ha di provision ducati 320, redulo in 250. Troylo Pignatello ha di provision ducati 320, reduto in 250. Zuan di Naldo ha di provision ducati 320, redulo in 250. Marin da Leze ha di provision ducati 300, reduto in 200. IJannibal de Lenzo ha di provision ducali 200, reduto in 150. Julio Scipion ha di provision ducati 160, reduto in 100. Et fo deliberà alozi in Padoa Ira homeni d’arme et balestrieri a cavalo, a balestrieri do per homo d’arme, numero 50, i qual siano mudadi di tre mexi in tre mesi, sicome parerà al Colegio. A Vicenza : Nicolin da Dresano havia provision ducati 200, resti casso. Silvestro Aleardo havia provision ducali 120, resti casso. Jacomelo de Pinadelo havia provision ducali 160, reduto in tOO. A Brexa, di fanti 50 solo Antonio di Castelo, reduti in 25. In la rocha di Bre’ di Valchamonica era fanti 6, ma per esser minata restino cassi. In la rocha di Anfo sono fanti 30, reduti in 20. In Pontevigo sono fanti 12, reduti in 6. In la rocha di Lonà, di fanti 5, reduti nel conte-stabele solo con uno fanle. A Crema Christofal Albanese conlestabele havia (1) La carta 34* è bianca.