MBX1X, FEBBRAIO. 424 J[arco Bandolo clotor e cavalier capitatilo, et Consieri, date a dì 10 Decembrio. Scrive l’ayiso auto di le 4 nave turchesche eie. per lelere dii re-lor di Setia. Poi, a dì primo, veneno do turchi con altre letere dimandando socorso, e si armasse do galie ; linde consultato la materia, terminorio armar subito do galie, et cussi elexeno li soracomiti : sier Piero e sier Francesco Zen, stati altre lìate soracomiti; et posto banco non poteno armar. Unde essi rectori andono al banco et armono esse galie con dar a le zurme perperi 4 per uno, eh’ è marzelli 6 ; et pagati bona parte in uno dì et mezo, e armate di oficiali ; sichè erano in ordene per partirse. A dì 7 zonse lì in porlo domino Bortolamio Contarmi, veniva di Cypro con la sua galia soracomito sier Na-dal Marzelo, e l’altra galia candiota soracomito sier . . . et non volseno smontaseno alcun in tera, ma |>ersuaseno esso domino Bortolamio Contarmi volesse luor questo cargo di andar etiam lui a far questa bona opera; qual fu contentissimo. Et era per levarsi; ma soprazonse uno navilio, veniva di Sithia, naroe il seguito di le nave, che una era sta buia a fondi, e dii resto, ut in litteris ; e li mori, turchi e altri smontati in terra ; per il che soprasteteno il mandar di le galie. Poi ave lelere dii retor di Setia con questo instesso aviso, e deliberono disarmar esse do galie ; et hanno mandato patente per tutto fazino bona compagnia a li turchi e mori vien per terra lì in Candia, et incontra li mandauo domino Marco Muazo con darli gran libertà etc., et spazano uno brigantin a Constantinopoli con questo aviso e lo ritien, aziò dilli turchi, volendo scriver, possino etiam qualche uno di loro andar. Hanno etiam scrilo al Provedador di l’armada, vengi a levar diti turchi e li conducili a Negroponte ; non stanno ben de lì in Candia per ogni rispeto. Scriveno, la spesa è slà ducali 250 solamente, qual però non è persi; ma posti a conto di le loro refusure. Dii dito redimento, date a dì 2 Decembrio. Scrivono zercha quella sententia fu fata de lì intervenendo Nicolò Coliva, e fa suspesa per il Consejo di X ; et come la camera tocò di beni venduti ducati 4201, et per terzo do ve a no andar. Et uno sier Marco Corner, come denonciador, voleva la so’ parte. Terminono non li dar nulla, perchè era pu-blica voce e fama ; sichè li danari si poneva in armar et pagar li formenti tolti dal Coresi etc. Di sier Bortolamio Contarmi orator, date in Candia a dì 20 Decembrio. Nara il suo partir di Cypro, e come capitò a Rodi ; et avendo quelli rodiaui fato quel danno di 5 mori veneno a nave con sigurtà data, poi li reteneno ; per il che lo dal Gran maestro e li parloe di questo, e li fece relaxar a tutte sue spexe e condurli a le Burle. Item, di certi corsari che ha vea no fato danno a’ nostri con le insegne rodiane. Parlò a ditto Gran maestro, qual li havia fatto salvoconduto per do rnexi, et erano doi : uno Bortolamio ... capilanio di 3 nave, et uno Calafati di Candia. Età caxo il corsaro vene .sora porto, et volendo salvoconduto, fo dal Gran maestro, et non li fe’ dar si ’I non restituirà i danni falli a’ subditi nostri. Per il che non volse e si levò, e cussi esso sier Bortolamio si levò con le so’ do galie. E capitato in porlo di ... , trovò dito corsaro, qual menazoe etc., e lui disse era servitor di la Signoria nostra, e scrive il successo, ut in litteris. Avisa il suo zonzer in Candia a dì 7 Dezembrio, et come quel redimento volse l’andasse con do altre galie armate lì a socorer 4 nave turchesche etc. Scrive, fu contentissimo andarvi, poi non bisognò, era seguito ite. Avisa si parte di Candia, dove non volea andar ma venir di longo ; el cussi verà verso Corfù per repatriar. Di sier Agustín Oriti retor in Setia, date a dì... Decembrio, la copia di la qual letera sarà qui avanti posta. Il qual Rector è mollo laudalo dal rezimento di Candia di aver fato bone provisión a le ocorenlie etc. Di Cypro, di sier Alvise d’Artner luogotenente et Consieri, date a Nichosia a dì 2 Decembrio. Mandano una letera auta da Tripoli, di 23 Novembrio, di sier Angolo Morexini. Scrive, Peri bassa ritorna con l’exercito et aver fato Irieva con el Sofì per anni 7, benché non la crede ; et par era andato a Libarie per recuperar li castelli li tol-seno li arabi. A dì 7 uno subassi scrive de lì mandi zucari e mieli. È signal starano in campo; pur par il Sofì sia tornà indriedo etc. Scrive, ditto rezimento aver da’ mercanti di Damasco, el-Gazeli esser partido di Damasco e il bassà levato d’ Albir, e va a la volta di Constanlinopoli. El dito Gazeli par vadi verso Gazara, et manda so’ mojer a la Meca. Item, el signor di Tripoli fortifica il castello ha leva li mori erano lì et posto turchi; e che il Sofì era in Bagade con persone 35 inilia. Scriveno, si mandi l’artelarie per Famagosta. Dii dito, di 2 Decembrio. Mandano la deposi- 230 tion di l’aviso auto da la Giaza, qual si ave prima per letere di sier Vicenzo Capelo capitanio di Fa-magosta. Item, mandano una deposilion di uno armeno, ut in ea, qual fa molto grande le cosse dii Soli, e che ’I Sofì ha tre capitani: do vanno verso