303 MDXVIII, DICEMBRE. 304 Chiexia et re Christianissimo, per aver le parie lulte si convien a questo elTecto, pratica in l’arte militar, generosità di animo, robusto dii corpo, età juvenil, prosperità et poder grandissimo. Però, volesse aju-tar la Santa Chiexia et la Italia minazata dal Gran turco, che per le vitorie aute era sublimato asai. Et havendo Soa Maestà fato paxe et matrimonii con li serenissimi re di Spagna et Anglia, poteva atender al presente a questa tanto necessaria impresa Christiana ; el il Papa havia fato la liga quinquennale per questo, e Soa Maestà le trieve eie., con altre assa’ parole ben et al proposito dite. Soa Maestà propria poi li volse risponder in vulgar. Prima laudò il Ponlifice, che come bon pastor e catholico capo di la Chrislianità havesse questo voler di esser con li principi chrisliani et inanimarli a la defension di chrisliani contra il Turco; et cussi Soa Maestà ofe-riva, per la defension di la Santa Chiexia e di la cristianità, fanti a piedi 40 milia, la mità, zoè 20 milia, sguizari, lanzinech et englesi, et altri 20 milia dii so’ paexe, et homeni d’arme 3000, zoè 2000 francesi et 1000 italiani con una bona banda di artelarie, e più di venir, achadendo, in persona. E si facesse union overo non di principi chrisliani, lui voleva questa soa oferla avesse loco; e facendosi, oferiva etiam tutte le forze dii suo regno, ita che monsignor Legato restò molto salisfato et ha scrito al Papa. Et ditto Legato ha parlato a esso Orator, dicendo aria voluto che fosti stato voluntieri, ma non lo volse 1G5 far chiamar per non dar sospelo eie. Et dice il Re averli ditto bisognava ajutar il re di Hongaria cutn darli qualche socorso di danari, e li voi mandar uno orator a confortarlo non è Soa Maestà per mancarli. La qual cossa esso Legato laudò, et par che domino Lascari, è li a la corte, sarà operato, et la Christianissima Maestà di lui si servirà. Dii dito, di 11. Come ha ricevuto nostre di 24 et 27 Novembrio : una in materia di brexani, e a questo, per altre soe. ha scrito la resolution e aver oblenuto il tutto, ma voleno segurtà in Lion ; l’altra zercha i presoni e quello è stà scrito al secretarlo a Milan, qual achadendo potrà parlar etc. Etiam sopra questo scrisse il voler dii Re, che ’1 conte Cliri-stoforo fosse mandato a Milan. Item, avisa le decime poste per la cruciata, che il Re mandò a richieder al Papa di aver li danari, è zonta la risposta, il Papa è contento Soa Maestà li babbi, ma li spendi contra infideli ; ben voria il banco di Salviati li sco-desse per esser suo cugnato. Et il Papa ha scrito al Legato elezi uno a questo eflecto. Sichè il Re, oltra li ducali 30 milia tocò l’anno passato di tal raxon, averi etiam il resto e darà cauzion al banco. Item, scrive esser zonti de lì eri quatro oratori englesi inlrati senza cerimonie ; è venuti con assa’ manco cavalli di quello fo ditto: non sono al numero di 200 al più. Doman, o poi doman, il Christianissimo re vegnirà lì a Paris e li darà l’audientia publica, et aviserà il successo. Item, li parenti dii qu. signor Zuan Jacomo Triulzi è tulli lì a la corte venuti, e la compagnia restarà in la caxa, e una parte harà el conte Alexan-dro Triulzi, benché quel Camilo, fo fìol naturai dii ditto signor Zuan Jacomo, voleva lui la compagnia; ma li parenti lutti li sono contrarii, dicendo poterli ben lassar il legato li ha lassà il padre di ducati 2000 a l’anno d’intrada, e tamen havia tramato cosse non degne a la caxa Triulza. Solicita il successor etc. Da Milan, dii secretano Caroldo, di 20, manda le Ietere di Franza. Ha ricevuto letere nostre con li sumarii dii Turco da esser comunicati a lo illustrissimo Lulrech e al Governador nostro, è lì, il qual aloza in la caxa fo dii signor Zuan Jacomo, et è stà sempre occupato in visitatone. È stato da lui a dolersi li XII di la merchadantia, li Colegii di medici e dotori e asai di primi di Milano. Scrive, è slà fato de lì una proclama si pagi il taion imposto a quella città per il Christianissimo re, e pagandolo voluntarie se li lassa il terzo di la impositione, ali-ter si farà la exalione dii tutto ; e questo per poter dar li danari dieno dar a li sguizari ; tamen quelli non voleno pagar voluntarie. linde, monsignor di Lutrech voi servirsi di danari da quelli è danarosi de lì, ubicandoli li dacii con speranza scuoder ditto laion, e a questo modo si tien trovar danari. Item, scrive, il Governador nostro si duol che a Brexa li soi pagamenti non core, e da Zugno in qua non ha 165* auto danari, e lui ha dato dii suo do page a le zenle soe avanti partisse di Verona ; per tanto si voy far provisione. Di Palermo, di sier Pelegrin Venier qu. sier Domenego, di 5 Decembrio. Come a dì primo ave letere di sier Piero Michiel capitanio di le nostre galie di Barbaria, di 25 dii pasato, da Saragosa. Lo avisa esser li in porlo; et questo perchè la nave dii Cenlurion con la sua caravela e la barza di Jamizo con la caravela e l’altra barza di don Pietro di Bovadiglia corsari, voleano li amba-sadori che ’1 re di Tunis manda, uno al Signor turco e l’altro a la Signoria nostra, e li presenti portano al Signor turco, stimandoli ducali 200 milia, che non si venderiano di chrisliani 20 milia. Et come esso capitanio havia spazà un bregantin a Corfù al provedador di l’armada venisse a darli socorso, et