183 HD.XVflI, NOVEMBRE. 184 de l’insida niun passoe; et questa è la seconda volta non ha passa a dila Taola di l’insida. Fu posto, per i Consieri, dar licenlia a sier Francesco Tiepolo conte a Cherso et Ossero, et sier Balista Zane podestà di Parenzo, che per curar le loro egritudine possino venir in questa tcra, lasando un zentilhonio nostro in loro loco con la condition di la parte dii salario. Ave 200 e più di no, 900 di si ; fu presa. Di Franca, fo 1etere di Lansenis, di V Ora-tor nostro, di 5, 7, 8 et 11 Octubrio, che mancavano a venir. A visi vechii eie. El letere di 25, da Pauge, il sumario dirò etiam di solo. A dì 8. Fo lete in Colegio le dite letere con la Signoria et da Milan. Item, una letera di Tripoli, di sier Fiero Contarmi qu. sier Imperiai, data a dì 19 Se-ternàrio, drisata in Cypro, con alcune nove ; la copia et sumario scriverò qui avanti. È da saper: l’altro zorno fu coriza la cossa di quel Zorzi Sganio di la Valona, di li stagni tolti a Corfù etc., zoè per via di sier Alvise Mocenigo el cavalier, che l’liabi le soe 7 peze di stagni al peso l’era le soe et ducati 50; et cussi contentò, et è venuto in Colegio a ringraliar la justicia di la Signoria, et farà bon ofìcio a li bassà e al Signor turco di aver auto il suo. Da poi disnar, fo Colegio dii Principe, Signoria et Savii per aldir domino Hironirno dal Mulo dolor, oralor di la comunità di Padoa, venuto in questa (erra per causa di l'eslimo per differenlia hanno con li nostri zenlilhomeni depuladi ; unde per questo da si è venuto di Montagnana sier Ma-thio Malipiero uno di deputali, qual con sier Ja-como Corer, è li, et vene a tempo che etiam lui fo aldito; et fu falò letere in favor di diti depu-tali mandasseno in nota tutto. 98 A dì 9, fo San Theodoro. Non senta li olficii. La malina, non fo nulla di novo, ni letera alcuna da conto. Da poi disnar, fo Pregadi et leto le infrascrite letere: Di Verona, di sier Daniel Renier capita-nìo, eli 6 Novembrio. Come, a dì 27 Seplembrio, tornalo di la zercha di le caslele, trovò era seguito uno caso. A di 24 dii mexe predilo, in la chiesia di San Bernardin, per Francesco Bernardin Bataia liol dii magnifico Colaleral e homo d’arme dii signor governador, Pyro Dal Calese bolognese, homo d’arme dii dito, et altri 17 contra il conte Lodovico da Nogaruola liol di domino Galeoto citadin de lì, et do altri, videlicet Zorzi Spatazi di la Mirandola e Lodovico Tolentin senese, quali passavano in dila chiesia. Et vene dito Francesco Bernardin e prese la porla dii coro, et li altri soi complici introno dentro con arme inastade et altre, et comenzono a voler amazar questi tre. El volendo esso conte Carlo fuzir di chiexia, dicendo: