379 MDXIX, GENNAIO. 380 meglio era mandar uno secrelario di longo al Gran turco, come era l’opinion mia. Da poi disnar, lo Colegio di Savii ad consu-lendum. Di Roma, di l’Orator nostro fo letere, di 11. Come, havendo inteso, za più zorni, il Papa voleva, fato Pasqua, andar a Fiorenza, andò da Soa Santità et li domandò interloquendum si era vero. Disse che ’1 feva pensier di andar poi Pasqua per far uno palazo principiò suo padre, chiamato Pozo Reai ; de la cossa qual ha gran desiderio di finirlo. Tamen, ha inteso voi andar per asecurarsi in ogni caxo, per aver nove da Syo il Turco preparava la sua armata. Etiam va perchè, volendo l’Imperador si mandi la corona in Alemagna, et Soa Salitila volendo la vegni 205 a tuor, aziò non vegni armato in Italia, si voi apro-xiniarse più a lui, perchè omnino ha deliberato non mandargela, perchè saria conira la dignità di la Sede Apostolica. E che la mandi, il re Catholico solicita molto per essi'r fato Re di romani, et si ha certo ha rimesso a questo efecto a Richfort assa’ danari : chi dice 250 milia, altri dicono 400 milia ducali. Et intendendo esso Catholico re il Papa voler il fiol fo dii magnifico Juliano suo fradelo volerlo maridar, li à mandato a oferir una dona dii suo sangue regio con intrada in reame di ducati 12 milia; dii che l’oralor di Pranza'è molto zeloso, e fa ogni cossa il Papa non mandi la corona li in Alemagna. Eri fo concistorio ; et acciò fusse Ieta la letera per la canonizatione dii bia’ Lorenzo Justiniano, andò dal Papa ; qual visto, disse: « Scie venuto per la tal eossa; havemo mandato a dir al cardenal Medici porli la letera di la Signoria, aziò sia leta in concistorio ». Ringratiò Soa Beatitudine, et scontrò dito Cardenal, qual havia la dita teiera, ut supra; et cussi fo leta e dato tempo a li reverendissimi cardenali di pensar. Etiam fu dato al cardenal San Zorzi el voto, e fato andar a sentnr al suo loco come era prima; e il maestro de le cerimonie ste’ assai davanti il Papa, perchè ’1 voleva fusse restituito con qualche scrilura e non cussi a boca, perchè quando fu privalo fu lato uno inslrumento con testimonii, e lui vi fu il testimonio; tamen si farà una bolla eie. È bon la Signoria li scrivi una letera a ditto Cardenal ralegrandosi, licet lui Oralor habi fato l’ofìcio. Item, uno monsignor de . . . ., francese, l’ha pregato la Signoria el lazi satisfar di scudi 900, quali fo dati al maestro di monsignor di Soy, come sa domino Andrea Orili. Item, solicita el suo successor, acciò possi repalriar. Item, ha ricevuto letere di 29 zercha dar favor col Papa a la causa di sier AnzoloTrivixan. Cussi faràetc. Dii dito, di 15. Come, essendo venuto letere di Spagna, per le qual si ha l’orator francese aver domandalo al re Catholico la restitulion dii regno di Navara jusla li capitoli fati, et che quel Re non li ha dato bona risposta; unde lui Oralor fo dal Papa per saper qualeossa. E dimandato quello era di novo, disse, nulla, solum di lo abocainenlo dee far monsignor di Clevers et il Gran maistro, et che hanno ditto è bon prima veder quello si ara a tratar, aziò non si vadi a re infecta, ma si vadi a cossa fata. Item, sopra la reslitution di Navara justa li capitoli 205* conclusi a Nojon, è stà rimessa a tralar quando questi si abocherà ; et come quel re Catholico solicitava si mandasse la corona a l’lmperador in Alemagna, et il suo oralor dice non la mandando verà a luorla con le arme; etiam esso re Catholico, e che Soa Santità à ditto, venendo, etiam il Chrislianissimo re verà armato, però non è bon venir con arme. Poi parlò, zerca la canonizatione, saria bon si parlasse a li cardenali, perchè Soa Santità è disposta; et cussi esso Orator parlò al cardenal Medici; disse bisognava la Signoria scrivesse e instasse di questo, per esser cussi il solilo farsi. E lui Orator disse era stà falò col processo formato alias, qual fu brusato li a Roma in l’archivio. Disse, questa cossa è quella che bisogna più instar che cossa si fazi col Papa e cardenali, però è bon la Signoria replichi le letere e mandi qualche scrilura, se si ha, dii processo fu falò, che di lì non costa nulla, e il Patriarca scrivi lui. È stato di questo a parlar a’ Cardinali eie., tutti dicono cussi, cprcecipue el cardenal Corner, ch’è stalo contrario, come primo diacono, e l’ha fato aziò, venendo altre letere, possi parlar più caldamente: è bon mandar qualche scrilura de la sua vita eie. Scrive, el cardenal Flisco, San Vidal, Cavalasense et Como sono inclinatissimi a farlo, dicendo aver lelo di la vita di dito Patriarcha. Scrive, è letere di Germania, di 2i et 29 dii passato. Come la Cesarea Maestà era amalata; poi,per quelle di 29, par era liberata dii mal P havia, per esser remedio li era stà insegnato. Il cardenal Ragona à pur la febre; sta meglio. È letere di Napoli, di 12. Di le galie di Barbaria nostre, nulla hanno. Item, domino Antonio Tibaldeo è venuto da lui, si recomanda a la Signoria scrivi una letera al conte di Sebenico per certa abatia l’ha lì. Item, scrive zerca il successor suo, sia expedito eie. perchè bora mai è mexi 24 è a ditta legalione. Di Napoli, dii Consolo, di 8. Come à ricevuto nostre di 28, con quelle vano a Palermo a sier Pe-legrin Venier, et l’altra al Capitanio di le galie di Barbaria, qual ha expedito in man di domino Jaco-