141 MDXVIII, OTTOBRE. 142 Primo, andar a Liza Fusina con li altri scripti di sopra : Sier Nicolò da Ponte el dotor, fo di Pregadi, di sier Antonio. Sier Bernardo Moro, fo provedador al Sai, qu. sier Lunardo. Non. Sier Santo Tran, fo di Pregadi, qu. sier Francesco. Non. Sier Toma Mocenigo, fo capitanio a Vicenza, di sier Leonardo, qu. sier Zuane. Non. Sier Andrea Balastro, è a le Raxon nuove, qu. sier Piero. Et quelli hanno il non davanti non veneno. Item, a San Zorzi, olirà li notati di sopra, fo chiama questi altri : Sier Gabriel Moro el cavalier, è di Pregadi, qu. sier Antonio. Sier Bernardin da Riva, fo relor e provedador a Cataro, qu. sier Venzilao. Non. Sier Piero Zen, fo retor e provedador a Cataro, qu. sier Catarin el cavalier. Sier Lodovico Barbarigo, fo governador de l’intrade, qu. sier Andrea. Non. Sier Lorenzo Falier, fo di la Zonta, qu. sier Thomà. Et venuto zoso Gran Consejo, vene uno corier di l’Orator nostro apresso el Summo Pontifice, qual è ai piaceri soliti di caza fuora di Roma, eh’ è da dì 29 Septembrio in qua non sì ha ’uto letere, et fo date a Corneto a dì 19. Et letere di Spagna, di sier Francesco Corner orator nostro, il sumario scriverò di soto. 74' Di sier Marco Minio orator nostro adunca fo letere di Corneto, di 19 di questo. Dii zonzer lì di reverendissimi cardenali tre partino di qui insieme, zoè Cornaro, Cibo et Pisano, et zonseno a la corte, essendo quella in Toscanella, dove è sia fato concistorio publico, et aceptato el cardenal Pisani, il qual basò prima li piedi a Nostro Signor,juxta solitimi, poi fu aceptato ad osculimi, de modo che li circumstanti feceno qualche sinistro juditio ob ni-miam cavitatemi dimostrata per il Papa verso la sua persona. Lo lauda etc. Eri ricevete letere de la Signoria nostra con li sumari di la dieta di Germania. Per le altre scrisse la conclusione, et per la presente la confirma. Et il re Catholico ha ’buto etiam il quinto voto, eh’è lo arziepiscopo ... ; resta aver il voto dii dueha di Saxonia, il qual ha dato grande speranza di dargelo. La publicalione si farà a quesla altra dieta, che si farà questo Aprii proximo, over Mazo, in Francfordia ; ben è vero, in questo mezo poiria parturir diverso efleclo. Le fuste preseno la galea dii Papa, hanno preso uno galeone di catelani ne le aque di Zenoa; et l’altro zorno do fuste, sono state in quesla riviera et a Civitavecchia, hanno preso uno navilio de vino et fermento cargo. Di Spagna, il re Catholico ha contenta di tore per moglie la se-cundagenila di Franza, poiché la prima, madama Loysa, è morta. Il ducha de Urbino è zonto a la corte et venirà con el Papa a Roma; voi molle cosse dal Papa, et alcuna fin hora non à obtenulo. Scrive, de lì si stà sopra caze, comedie et altri piazeri, che a lui Orator poco dilecta. E altre cosse scrive dito Orator a la Signoria in le publice ; el sumario scriverò di sotto, lete le saranno in Pregadi. Di Spagna, di sier Francesco Corner ora- 75 tor nostro, date in Saragosa a dì 4 OcMmo. Come, per la materia de la suspénsion di le ripresale, parloe esso Orator a monsignor di Clevers, qual havea mal di gote, e comenzava a negotiar ; el qual mandò per il degan di Bezanzon et arziepiscopo di Badegosa capi dii Consejo di Aragon, con li qual parlono, e infine concluseno dar termene 3 mexi, et che la Signoria mandi li danni fati per quelli sub-diti de la Regia Alleza a’ nostri a Napoli, dove sarano deputati di Soa Alleza, et si vederà la cosa, et pas-sado li termeni, leverano la ripresaja ; siché, scrive, è bon atender a quesla cossa eie. Poi esso Orator li parlò se questa pace si Iralava tra el re Cristianissimo e il re di Anglia era universa! o particular; soa signoria disse era universa! conira el Turco. Scrive esser zonto de lì uno nonlio dii Papa per impetrar dal Re parie dii Slado de !a Rayna zovene di Napoli, noviter defunta, per il duca di Urbino, nepote dii Papa. Et etiam el principe di Bisignano, eh’è qui a la corte, desiderava averne parte; ma a tutti vien dato parole, e il Re tegnirà per lui, per darlo poi secondo le occorentie di tempi. A dì 29 di Septembrio zonse letere di Franza de la morte di madama Loysa flola dii re Christianissimo, promessa a questa Regia Alteza ; per il che monsignor di Clevers subito ussì di caxa, che prima non era ussilo, andò a parlar a l’orator di Franza, è qui in caxa amalato, et subito expedileno letere in Franza come il re Catholico era conlento seguir la capilulatione e tuor la secondogenita di quel Re, madama Cariota, poiché madama Loysa era moria. Item, la raina di Portogallo, sorela di questo Re, che si dovea partir