155 MDXVW, OTTOBRE. 156 sier Beneto Zorzi, l’avogador di Comun, vestilo di scartato. Et esso reverendissimo Cardinal vene con li soi et lo episcopo di Baffo a messa ai Servi di Veniexia, dove li è sta preparato el monastero et camere credendo alozaseno lì per esser loro protetor, zoè dì l’hordine di Servì ; tra le qual camere ne vidi una ne la qual era un tapedo picolo fato in Azimia, finissimo e ben lavorato, di sier Andrea Foscolo, fo baylo a Constantinopoli, vai ducati 150; nè mai vidi il più bello. Or zonto soa signoria in chiesia, li frati li an-dono incontro con la f sonando le campane, et a l’altar grando li fo fato, per uno di loro frati, una oratione. Poi udite una messa picola, et andò a veder il monastero preparalo, e tornò a disnar a la Zueca. Da poi disnar fo Gran Consejo ; et reduto il Principe vestito di veludo cremesín, falo do cariege con-82' zale di raso cremesín, et andati li zentilhomeni per soa reverendissima signoria, da numero . . . , vene con .... , et ne l’ mirar di la sala, li Avogadori di Comun e Cai dii Consejo di X li andono conira a la porta et lo conduseno al tribunal, dove il Doxe si fe’ ajutar a levar suso ; et abrazatosi con locarsi le galte insieme,si asentoe et poi fo principiato il modo che si observa etc. Era domino (Marino) Grimani patriareha di Aquileja,suo nepote dii Cardinal l’arziepiscopoSy-pontino, domino Jacomo da cha’ da Pexaro episcopo di Baffo, lo episcopo di Recanati, è con soa signoria, poi don Piero Marín abate di San Zorzi, et l’abate di Santa Justina di Padoa, el prior di Servi, et altri frati. Poi di soi servitori sentali su banchi, dove erano adornali con tapezarie, dove senta li Avogadori fin al tribunal. Et fu falo Provedador a Salò e ca-pitanio di la Riviera di brexana. Rimase sier Costali -tin Zorzi fo provedador sora la Camera d’impre-stedi, qu. sier Andrea ; et il primo andò in elelion fu sier Hironimo Zorzi, so’ fradelo. Lì locò la prima voxe, et passoe, che do altre volle è slà fato e niun passò. Fu fato Podestà e Capitanio a Mestre in luogo di sier Gasparo da Canal, a chi Dio perdoni, e niun passoe. Etiam non passò Capitanio di le Saline di Cypri, et Provedador sora i oficìi, Avocato grando, et a la Tavola di l’insìda ; il resto passoe. Esso reverendissimo Cardinal ave gran piacer di veder il modo se desfribuiva li officii et magistrati ; e visto il modo et balotato i voxe, si levò et andò con li soi et li palricii lo acompagnava a veder le sale di Gran Consejo, dii Consejo’.di X, di le arme. Era Cas-sier dii Consejo di X sier Lorenzo Capello qu. sier Zuan proeurator, vestito di scarlato. Poi soa signoria si parti et andò a caxa. El Principe restò a Consejo fin che fu compito tutto. Di Milan, dii secretarlo Caroldo, di 27, date a Vegevene. Come monsignor di Lutrech è ancora de lì et aspeta ordine di Franza prima si parli. Item, ha ricevuto nostre letere di 20, con li sumarii di Levante, ha comunica a quel Illustrissimo monsignor. Item, manda letere ante di Anglia, di l’Orator nostro, per via di Lion. De Ingaltera, di sier Sebastian Justinian el cavalier orator nostro, date a Lambi apresso Londra, a dì primo Octubrio. Come andò da li oratori francesi e li parlò zerca il capitolo dove in l’acordo si nominava la Signoria nostra, cerca contraversias judicandas di le diferentie tra la Cesarea Maeslà e la Signoria nostra, per ¡1 Papa, re dì Franza e re di Anglia, sicome li monslrò il reverendissimo Eboracense ; e dito le raxon di la Signoria nostra, essi oratori risposeno non saper nulla di questo capitolo, et che vedendolo non lo lasseriano admeter. Poi andò per trovar il reverendissimo Cardinal Eboracense, qual è andato a Gianuzi et non li potè parlar. Scrive aver inteso che li oratori yspa-ni erano stati admesi in una consullatione di questi oratori francesi et il Cardinal Eboracense, e li altri e non il legato Campezo ; siché vederi de intender e aviserà. Et come è concluso l’apontamento et noze, el a dì 3 sì dovea far le cerimonie del juramento. Dii dito Orator, date ivi a dì 5. Scrive il modo dii juramento, qual più avanti, per una teiera particular, sarà scriplo. Dii dito Orator, date ivi a dì 10. Scrive il stimario de lì capitoli conclusi, e pace perpetua tra loro do Reali con ajularsi l’un l’altro a chi voles-seno ofendersi, ut in eis. Lassano loco al Papa e l’Imperador e Catholico re a intrar et esser primi in questa confederation, e li danno termine mexi 3 a retificar. Et à visto li capitoli, et è nominato per questo Re, il Papa, l’Imperador, re di Spagna, re di Hongaria, Doxe et Signoria di Veniexia, fiorentini, duca di Ferara, marchese di Mantoa, duca di Urbino e la caxa di Medici, e sguizari. Et per il re di Franza etiam li prediti, e il re di Poiana e di Portogaio, el marchexe di Saluzia, e quel di Monferà e alcuni altri. Scrive come l’oralor yspano è slà molto contrario a questa cosa; e Tornai si restituisse al presente al Cristianissimo re ; et come li oratori francesi si partcno molto honorati, et li presenti li hanno dati il Re et manda a donar al re Christianissimo, sicome scriverò di solo. Et avisa, è stalo a visitar essi oratori francesi, quali disseno di monstrarli li