143 MDXVJII, OTTOBRE. 144 per andar a marito in Portogaio, non è ancora partita, e questo per la indisposition, si dice, era di quel serenissimo Re. Pur ozi Sua Maestà si parte, e il Ca-tliolico re l’ave acompagnar 4 lige lontano de qui, e starà fuora cazando zorni 5; poi ritornerà lì in Sa-ragosa. Item, scrive, come s’è dito la dieta di Alemagna era risolta e contentavano li eletori, a requi-sition de la Cesarea Majestà, far re di Romani suo nepote re Catholico; per il che monsignor di Cle-vers subito si faticò in trovar de qui letere di cambio per fiorini 100 milia e più per dar a li Eletori per questo eifecto. Ha slentato assai, benché li danno certi dacii per cauzione di danari; ma quelli serve-no, dubitano dar li danari e star assai ad esser sa-tisfati. In questo giorno, poi nona, zonse in questa terra il venerabel padre maestro Francesco Licheto ministro zeneral di frati Observanti di San Francesco, novamente creado zeneral per la sua doctrina, el qual ha comentado Scoto, el è di primi di doctrina lectori et in disputation di la sua religion. Alozò a San Francesco da la Vigna. Vene con assa’ frali; al qual fu fato grandissimo onor da dicti frali, et zonse poi nona. E zonto, fu facto, per dicli frali, una solenne procession per Santa Justina, andando cantando el Te Deum etc. Et poi, el dì sequente, licentiò molti frati lo veneno acompagnar, e altri venuti con lui li mandò a diversi soi monasterii, perchè il loco di la Vigna non saria stà capaze ad alozarli. Et a dì. . . dito poi fo in Colegio da la Signoria, sentalo apresso el Principe. L’altro zeneral, maistro di frati conventuali di San Francesco, domino frale Antonio Marzelo veneto, over da Cherso, etiam lui era in questa terra, è andato a Ceneda dove è il cardenal Grimani loro protelor. Vene etiam eri uno nonlio dii reverendissimo cardenal Santa Praxede, vien in questa terra, qual voi alozar ai Servi nel monastero di San Jacomo di la Zueca, et cussi fo mandato a preparar; e li frati ussiteno et veneno parte habitar a Venetia pur ai Servi. Etiam la caxa dii Oriti, lì apresso, fo preparala per la fameglia; par sia protelor di questo ordene. A dì 25, la matina, si ave letere di Padoa, di reofori. Come el cardenal de Montibus, over Santa Praxede, voleva restar ozi lì a Padoa et veria doman; el cussi fo mandato a dir a li zenlilhomeni doveano andar a Liza Fusina e li altri a San Zorzi, che si restasse di andar per ozi, ma doman si. Alcuni andono indarno a Liza Fusina. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta, et steteno fin hore 2 ; fono su varie cosse secrete ; non se intende. Item, expediteno sier Lorenzo Orio el dotor, va orator in Hongaria,.......... Fu preso, che atento molti de la Canzelaria vivi et morti hanno intacado la Signoria di soi salari, de-bano pagar in certo termene, aliter con pena, et sia retenuto di soi salari, e poi (re mexi mandadi i libri ai tre Provedadori sora i conti, ut in parte. Da Corfù, fo letere di sier Alvise di Garzoni baylo, di ... Di quelle occorenlie, et mandano letere dii Baylo nostro, di Conslantinopoli. Da Constantinopoli, di sier Lunardo Bembo baylo, di 12 Septembrio. Come è stà dito, el Signor turco, qual è in Andernopoli, aver fato bassà Synan qual fo suo locotenente in Constantinopoli e si partì per andar al suo sanzachado in la Morea; et li piace per esser stà sempre in le sue ocorenlie favorevole. Lui Baylo si partirà fin 4 zorni per Andernopoli ; li bisogna danari etc., et à Irato danari ; prega siano pagali. Dii dito, di 18. Come il Signor manda uno comandamento a la Signoria perchè sia pagato li stagni e carisee fo tolte a Corfù per ducati 180; è bon satisfarlo e questi richiami non torna a la Porta. È parente di l’agà di janizari restalo in Constantinopoli, e da lui molto favorito ; so’ fradelo vien per questo a posta, aliter si farà pagar de lì a’ nostri. Scrive, lassa vice baylo sier Piero Donado qu. sier Alvise, e doman monta a cavallo per Andernopoli. Exemplum. A tergo: Reverendissimo in Christo Patri domino Antonio titilli Sanctce Praxedis San-ctce Romance Ecclesice prcesbitero cardinali de Montibus. Leonardus Lauredanus Dei gratia dux Vene-tiarum etc. positus est in medio litterarum de subtus ad cortesanam. Reverendissime in Christo pater. Cum primum de proximo advenlu reverendissima; Dominationis Veslrm nuntium accepimus, sane quam prò eo non vulgari voluptate affecli sumus, quippe cum animis nostris illud considerantes adventnrum ad hanc urbem nostrani eum principem virimi cujus exi-mias virtutes admirati semper, benivolentissimum vero erga nos animum pari affeclu prosecuti sumus, deliberamusque ob id nequaquam occasionem hu-