MDXIX, GENNAIO. 884 ' quelle cosse, ch’è zi più mexì esso Orator ha scrito. Item, dir come il re Cristianissimo desiderava continuar in la bona lianza etc. E benché li sia sta dito, mai ha dubita de la sincera fede de la Signoria no- 207 stra verso Soa Maestà ; et che a questi tali li ha risposto non dubitar ponto di la Signoria. Item, per dechiarir la pace, liga e matrimonio fato con il serenissimo re di Anglia, e di la restilulion di Tornai, et come quelle Maestà se dieno abocar insieme; uno vera a Molines, e il re Chrislianissimo a Bologna. Non intervenendo altro impedimento, sarà a di . . . Item, de le proposition fate per il reverendissimo Legato in materia lurchesca, et la risposta et pro-mission fate per Soa Maestà, el qual se partirà do-man e verà non per stafeta. Scrive, questo Tele-gni è homo di anni 50, persona savia e di farne conto; è capitanio di guera molto existimato de lì, però bisogneria bonorarlo. Item, questo reverendissimo legato Santa Maria in Portico aspeta la soa licenlia dal Papa per (ornar a Roma ; tien fin 20, over 25 zorni al più l’averà et poi si partirà, el è sta preparati vasi d’oro e d'arzento per doiiargeli ; et partirà ben satisfato dii Re et in gralia di quella corte. Partirà etiam fra 15 zorni el ducila di Ferara per tornar a caxa in Italia. Scrive, Ruberto di la Marca ha rimandato l’ordene di San Michiel che il Re li dete, dicendo volendo refudnr e non voi esser tenuto a quelle ubligatione. Questi di l’ordine hanno falò consulto se lo deno aceplar, perchè non si suol Mudarlo. Item, scrive dii suecessor, havendo re-fudà sier Alvise Gradenigo, sia eleclo l’altro etc. Dii conte Christoforo Frangipani, data ai Urei Nuovi a dì . . . Scrive rìngratiando, quando el si parli, fu mandalo domino Zuan Batista di Adriani a oferirli et farli pagar le spexe. Lui è bon servidor; et lauda molto la compagnia li à fato quel domino Jacomo Spinola locotenente dii signor Ja-nus, et a Padoa sier Marco Antonio Loredan capi-lanio che 1’ honorò assai ; et cussi a Vicenza et a Verona fo visitalo da missier Stefano Magno fiol dii podestà, et a Brexa dui vicario; sichè in questo viazo à 'iito una oplima compagnia. Per il che prega Dio conservi questo Slado long«mente, amen. Di Zara, di sier Fiero Mamelo conte et sier Zuan Nadal Salamon capitanio, di li. Come, havendo mandato uno loro messo al bassà di Bossina per recuperation de le anime fu prese di quel territorio, et avisano erano zonte 6 anime, zoè done vechie liberate di la dita incursion, et do è morte in c'amili, et, una restò a Spalato. Et scrive come.era ritornato etiam il nontio mandono, qual à nome Hi- ronimo de Grisonis, citadin de lì. Dice è stato in Bossina dal bassà per la recuperation con le lelere de la Signoria, nè mai ha potuto aver audienlia dal dito; dove era stalo uno mexe, et a la fine instando lui la expedilione, li ha falò dir da parte dii bassà, dovesse partir de lì che mai dal bassà saria aldito. Et cussi è ritornato; il qual lo mandano a la Signorìa nostra, aziò viva voce dica quello a visto etc. Et poi vene in Pregadi il Principe et Signoria, 207* Consejo di X el la Zonla et li Savii di Colegio lutti, et fo prima admoniti, per il Canzelier granilo, la le-tera si lezerà da Constantinopoli esser di grandissima importante, perché va la vila etc. Poi lelo per Alvise di Piero, leze le altre letere al Pregadi, una le ter a di sier Lunardo Bembo bayh a Constantinopoli, di 17 Novembrio. Come spazò per via di Raglisi, et cussi spaza al presente; nè altro è innovato, solum el Signor se parli non con molta zente per andar a la caza; andava verso el Comicina, poi verso Seres, et etiam vien dito fino a Salonichii; vien judicato voy luor impresa. Tamen non sa che impresa possi tuor, non havendo con lui si non acanzi, zoè cavali lizieri. Item. il sanzaco slava molto grieve e in pericolo, el morendo, si dice el Signor farà bassà el magnifico Zi-mol, qual l’ha fato sanzacho in la Morea, et il Signor non li ha dato licentia vadì al suo sanzacalo per far questo effecto; al qual bisognerà farli presenti; sichè in poco tempo a tre bassà harà apresentato. Scrive, a di 16, essendo andati a la Porta molti mercadanti nostri con pani di seda e di lana, vene fuora Gasila bassà, dicendo: « Mercadanti, andate via con li vo-slri panni e robe; el mio Signor vegnirà a Veniexia e lì se fornirà di panni » ; et questo li ha dito il dragoman, che era lì presente, qual li ha ditto, se il Signor non ha Veniexia, non li par aver fato nulla dii mondo; per tanto avisa el lutto etc. Fu posto, per sier Alvise di . Prioli el consier, sier Zuan Miani el consier, sier Bernardin Miani Cao di XL, sier Marco Foscari savio a terra ferma, et sier Zuan Francesco Mocenigo savio ai ordeni, atento le letere dii Baylo di Constantinopoli lete etc., sia preso che ’I sia eleto, per questo Consejo, uno secretano di primarii nostri vadi al Signor turco con quella commission li sarà dà per questo Consejo insieme con l’orator dii Turco; meni persone 7, habi ducati 70 per spexe, et sia revocà la deliberation fata di mandar secretano a Raglisi con ditto orator, ut in parte. Andò in renga sier Piero da cha’ da Pesaro savio a terra ferma, e contradise-. Li rispose sier Marco