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liaveva inteso da molti, el dicto Signor era per andar in Scopia e poi drezarse verso Sofia et Filipo-puli per tuor la impresa de Hongaria.
    A dì 17. Non fo alcuna letera. Vene in Colegio, vestito di negro con barba e la cadena negra di la insegna di l’bordine di San Michiel al collo, lo illustrissimo signor Theodoro Triulzi governador ze-neral nostro, qual eri zonse in questa terra, alozalo nel campo di San Polo in la caxa el tien di Afaitadi. Era acompagnato con 9 zentilhomeni di Pregadi vestili di scarlato: sier Andrea Badoer el cavalier, sier Gabriel Moro el cavalier, sier Antonio Surian dotor e cavalier, sier Lorenzo Orio dotor, sier Marco Antonio Venier dotor, sier Orsato Juslinian, sier Toma Michiel, sier Nicolò Lipomano et sier Ferigo da Mo-lin ; nè altri vi fu, che fono comandati a venirvi, tra li qual Io fui comandato. Et intrato in Colegio, sentalo apresso il Principe, et non introno alcun di zentilhomeni che lo acompagnono, ma rimaseno di fuora, et ave audientia con li Cai dii Conseio di X. Quello disse no ’1 so; ma sapendo, scriverò di sotto.
   Da poi disnar, fo ordinato Pregadi per expedir la risposta a l’orator di Franza el aprir le cose dii Conseio di X con la Zonta in camera dii Colegio; et cussi feno el steteno assai dentro. Preseno aprir certe letere drizate al Conseio di X al Pregadi, et in questo mezo li Cai di XL andono a la banca, et fo leto le letere.
   Di Roma, di V Orator nostro, di 4. Come, ha-vendo auto letere dì sier Pelegrin Venier da Palermo, di 11 et 21, zercha le galie di Barbaria, quale parlino di Saragosa a dì 5 con la scoria di le nostre galie solil e do grosse di Alexandria, e li corsari si levono e andono a la volta di Zerbi e lia-veano presa una nave di fermenti di zenoesi. Scrive dito Orator, ricevete 3 nostre letere con sumarii lur-cheschi, di 21 et 25, et debi ringratiar il Papa zerea il suo bon voler a la canonizalione dii bia’ Lorenzo. Fo dal Papa, qual era reduto in castello ai so’ soliti spassi, e comunicatoli tal nove, Soa Santità disse : « È bon star riguardosi ». Tamen lì a Roma tutti tien per questo anno non si habbi a temer dii Turco. Poi ringratiò il Papa dii favor zerca la cauonizatio-ne, et che per il primo la Signoria scriverla le letere justa 1’ aricordo suo; il Papa disse queste cosse era più presto divine che humane, e bisognava far cussi. Poi partono zercha la morte di l’Imperador, dicendo il Papa: «L’è vera, si ben non si ha altro
       (1) Le carte 258 e 258* sono bianche.
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 dal nostro Legalo è in Germania, perchè si ’1 non fusse l’aria revocato». Et che l’orator di Poiana li havia monstrà una scrilura, che 4 Electori si havia 259* soloscrito in vita di l’Imperador di far He di romani il re Calholico, con parole molto eficace ; non è promessa absoluta, ma havea molla forza. E dito Orator scrive, a dì 5 Septembrio scrisse di questi 4 Electori a la Signoria, tamen l’orator di Poiana tien ancora non sia morto ; et à parlà a lui Orator, dicendo le letere è dii Legato, è zorni 22 vene, poi non è altro. Item, e letere di Zenoa, di 29. Come il Calholico re armava lì molti legni, et il Christia-nissimo re havia richiesto a’ zenoesi armasse 8 galie per Soa Maestà, et non havea ancora auto risposta ; ma sì tien Io armerano. Et Marco Antonio Colona, è lì a Roma, à dito el conte Pietro Navaro armava in Provenza e feva fanti per cargar li su le nave, poi farli montar su le galie e meterli in terra dove vorà; e dà fama voler andar in Barbaria. Scrive aver auto letere di Napoli, di uno. Come il Catholico re manda ducali 120 miKa in Germania, et zà mandati ne sono 50 milia nel banco di Focher. Item, è aviso li a Napoli aver di Syo, come il Turco loleva l’impresa contra Hongaria; e dite letere sono di 6 Zener.
    Dii dito, di 8. Come erano venule letere di 24, di Germania, confirmava la morte dii Re di romani, et che a li 17 il corpo fu posto in una cassa coperta di veludo negro e posto sopra una careta e mandato a Naustat, dove Soa Maestà à ordinato esser sepelito. Et per letere di Franza, di 24, par il re Christianissimo, intesa tal morte, sia disposto a favorir il duca di Saxonia sia electo Re di romani.
 Et l’orator dii re Christianissimo à ’uto tal avixo, e l’à comuniclialo al Papa, overo farsi lui Re si ben el dovesse spender assa’ danari, purché non sia il re Catholico. Scrive, il Papa è partito da la Magnana e va a Palo ai solili piaceri. Il reverendissimo Voliera voria da la Signoria una scrilura, il Papa li desse il confin nel regno di Napoli. El governador di Bologna, fo fiol di domino Obielo dal Flisco, è morto, cazete apopletioho; havia bona fama. Il Papa farà governador de lì lo episcopo di Treviso di Rossi, qual è governador in Romagna.
    Di Franza, di V Orator nostro, date a Paris a dì 28. Come a dì 25 scrisse l’aviso venuto di la morte dii Serenissimo Re di romani, qual poi è confirmato per letere dii thesorier Philinger e di madama Margarita, fo so’ fiola. Scrive a questo Re 260 e a la illustrissima Madama racomandandoli li ne-poti li irati come Soli, eh’è il re Calholico et don
MDX1X, FEBBRAIO.