MDXVIII, DICEMBRE. 262 per via di Roma e di altrove, e li parseno nove di 141 far conto. Il Re ringraliò la Signoria di tal avisi, e Soa Maestà era dispostissimo a far ogni cosa, e non mancherà da lui, purché da li altri principi chri-sliani li sia corisposo; e che presto si vederà qualche hon efeclo e deinonstration el farà a ben di la chri-stianità. Scrive, è le ter e di l’Imperador, come il Signor turco havia preso do castelli dii regno di Hongaria; et etiam el signor Antonio di Sanseveri-no, barba dii principe di Bisignano e governa quel Stato, scrive dite nove dii Turco, perché ha inteso il Re voi mandar 12 milia homeni sguizari e spagnoli in Sicilia el reame per custodia di quello, e bon numero di lanze. Avisa esso Orator, lo abocamento di monsignor di Chievers con monsignor il Gran maestro sequirà, e zà de li di questo per tutti si parla. Si partirà, come l’intenda il partir dii dito Gran maestro per venir ad abocarsi, e con dito Clevers an-derà il Gran canzelior el il degan de Bexenzon. Scrive coloquii auli col cardenal Egidio, è Legalo de lì, qual etiam ha ’uto nova di Roma di le cosse tur-chesche, e solicita la resolution dii Re, e dice il Re é ben disposto. Item, ha inteso il Re voi mandar a re-tifichar la paxe fata tra Pranza e Anglia, el dicono che l’ha mandato zà comission al suo oralor era in Anglia, con questo fusse fate certe cerimonie nove; qual non essendo sta fate era partilo dito Oralor; tamen manderà a relifìcar. Item, scrive e manda la letera dii Re al suo consolo, è qui a Venecia, in materia di le ripresale eie., voy veder e juslitìcar i danni; et manda una altra lelera dii Re a la Signoria in questa materia. Scrive, é zà quatro zorni zonto lì in Saragosa uno vien di Alemagua, e sì dice il Re sarà re di Romani certissimo, e si é fato la provision di remeler 350 milia scudi in Alemagna a questo elTecto in Alemagna. Scrive, di la cossa dii Foseari non si poi far nulla se non si mandi altra juslilì-calion. La letera dii Re è di Zuana e Carlo suo fiol drizata a la Signoria, data a Sa mg osa a dì. . . Novembrio. E prima gran litoli, li quali sa-rano noladi qui solo; et è amorevol e dolce letera, con dir il caso di Artagio, qual era capilanio di soa nave e andava con lanze e cose belliche in.....a portarle al marchese di...... suo capitanio, et in mar fo da uno nostro capitanio con qualro galie voluto far calar, et havia la insegna di Spagna; qual volendo andar al suo camin, li trele artelarie et la fece andar a fondi, e si anegò homeni 60 era su la nave. Per il che esso Arlagio ricorse a quel tempo a la justicia dii Consejo di Ragon, e vedendo la soa raxon, che essendo homo dii Re passado suo avo, li dovea esser restituido il tulio, ch’è ducati 9900, come è sta consta il valer e danno. Di che avendo Soa Alteza falò i salvicoudulì et suspension di merchie e ri presaie per do anni, non ha voluto quelle sia 141 ' rote, benché era sta eognosuto per il Consejo di Ragon dito Artagio non esser compreso in quele. Però la Signoria mandi in termene di tre mexi de lì a usar di le raxon nostre in questa cossa, e trovar qualche sesto, perchè altramente non porà far di manco di lassar corer la justicia ; oferendosi a la Signoria. Item, scrive una altra lelera a Alvise Zanzes suo consolo a Venecia, over al suo locotencnte, che veda li danni ha ’ulo li subdili di Soe Alteze, e justifichi le ripresaie date, et avisi il ludo a Soe Maestà, ut in litteris. Dii dito Orator nostro, di 18. Come manda, per via di Roma, queste le.lere. Scrive, il Re voi andar a Barzelona per Nadal, et manda le lelere va al Viceré di Napoli in materia dii Marconi a 1’ Oralor nostro a Roma, con ordine le mandi al consolo a Napoli ; el cussi l’allra di juslifìcar i danni. Scrive coloquii auli con li oratori anglici, che il Calholico re voi intrar in l’acordo. Item, il duca di Nazara governador di Navara, è venuto a la corte per certa diferentìa col Gran contestabile, qual voleva fusse posto uno altro al ditto governo di la sua faclione, nominata in le letere. Item, coloquii col reverendissimo Legato, qual dice in materia christiana si voi risolver col Re etc. Dii dito, di 19. Come manda una poliza dii reverendissimo legato Egidio. Scrive come il Re, con li altri dii Consejo regio erano risiolti in quello voleno far in maleria christiana per questa expedi-tion conira il Turco, videlicet 1500 lanze, 10 milia fanti spagnoli, et 6000 sguizari o germani, et 1500 cavali lizieri, con prometer far ogni cosa, ut in poliza. Esso nostro Oralor solicila la expedition dii successor. Di Hongaria, di sier Alvixe Don dotor 142 orator nostro, date a Buda a dì 20 Novembrio. Come mandò il suo secretano, per ritrovarsi lui amalato, a visitar il reverendo Vaciense per alegrarsi di la lornata incolumen di la Dieta, e per saper qualche nova. Qual li disse era Ire zorni che ’1 ritornò, et haveano auto do man di letere, con avisi di persona fide digna, il Signor turco era in An-dernopoli el havia fato comandamento al paese tuli stesseno aparechiali, sichè a l’altro suo mandalo po-tesseno cavalcar. In l’altra lelera era il Signor esser