367 MDXIX, GENNAIO. 368 persuadendo mandi al tempo li deputati a Napoli et de li a justificar; et perchè passado el tempo, non sarà data più dilation di novo. Mo’ terzo zorno, zonse de li monsignor di Curtavilla, stalo orator di questo Re a l’Imperador. Item, ha inteso il Re manda do capitani di fanti: uno a Zevedo nel regno di Napoli, e l’altro altrove, et questo per le cosse turchesche etc. Dii dito, di 24. Come manda le lelere a la Signoria dii Re, et quella va al Viceré di Napoli manderà per via di Roma. Scrive coloquii aulì con l’o-rator francese, è lì. Come è zorni 20 non à ’ulo nulla di Pranza dal Re zercha l’abochamento dovea far monsignor di Clevers con monsignor il Gran mai-si ro ; ma è zorni 4 à ’uto letere dal Re dii zonzer di oratori anglici e juramento fato, e onori, e preparatimi di feste e Iriunfi, e li commele digi al Re e a monsignor di Clevers come era superfluo abo-charsi se prima non era facto quello voleva i soi acordi et capitoli, videlicet lusse reslituito il regno dì Navara, relassà il marascalcho di Navara, et sia fata la reintegrazion di alcuni foraussili dii regno di Napoli, aziò fato questo, si possi lidar di ogni altro acordo l'arano insieme; sichè si vederà la risposta l’arà fin 4 zorni. Et come erano letere di Madama e dii Gran maistro, scriveali dicesse a monsignor di Clevers haveano inlerlenulo il Re fin bora; ma adesso voi veder se le promesse fateli sarano observate, persuadendoli voglino observar eie., e non steseno più. Iiem, dito orator mandò da monsignor di Clevers per aver la risposta. Li disse pregandoli diferisca. El qual oralor ozi voi andar per aver tal risposta per poter avisar il re Christiauis-sinio. De la venuta di monsignor di Curtavilla non ha inteso altro, solum che ’1 re Catholico non se contentava dii suo servir. El qual dice questo Re sarà Re di romani, et è slà remessi fiorini 400 mi-lia in Alemagna a questo effecto, e promission dar el governo dii reame di Napoli a uno di electori. * E scrive, il Re si à fato servir di tal danari ubli-gando li subsidiì e cruciate tutte di Chastiglia, et par che da uno nonlio di domino Paulo da Tolosa volea fiorini 200 milia, ubicandoli e dandoli il Sla-do di la Raina morta in reame di Napoli. Item, il ducila di Begiar l’ha servilo di 40 milia; dui theso-rier Sanses dii regno di Chastiglia di 20 milia volea fusse servito, per potersi levar con la sua corte de qui e andar a Barzelona, ubligandoli il subsidio solito ; il qual l’imprestò per avanti 5000 per mandar a don Hugo di Monchada capitanio di la sua armata contra mori, per iuterlenir 2500 fanti erano a Jevi- za, e mandatoli vìtuarie e moni/.ion erano in Valenza. Item, scrive, questi dii Consejo di la guerra mandano 15 contestabcli in Chastiglia con 300 fanti per uno a l’armnda de ditto don Hugo di Monchada. Item, scrive il duca di Alva è venuto lì a la corte chiamato dal Re; non sa la causa. È zonto quel zen-lilhomo il Re mandò in Portogaio. Dice la Raina va per il regno fuzendo el morbo, che de lì è grandissimo, e si va col Re riguardando. Dii dito Orator, sotoscrito Francesco Corner el cavalier, data a dì 29. Come, non hessendo spazà la posta per Franza, avisa in quella matìna a la messa regia in chiesia di San Francesco, qual disse il reverendissimo legato Egidio, dove esso Oralor fu inv italo dal re Calholico vi andasse insieme con li altri oratori, e dila la messa, il Re lo fe’ chiamar et li fece dir per lo episcopo di Bajadoza, quanto amor el portava a la Illustrissima Signoria nostra seguendo le vestigio dii Calholico re suo avo e di soi antecessori di Borgogna, e cussi Soa Maestà voleva continuar in questa aniicitia, avendo auto bona informazion di la eaxa Cornerà, laudandolo etc. etiam lui Orator, e li donò la militia, melendoli al colo una cadena d’oro. Qual, zonlo sia di qui, la presenterà a la Signoria nostra. E cussi l’acceptoe, licet li par non aver fato cossa in questa legalione che ’1 merita, come ha fato il suo clarissimo padre et avo; pur non li parse refudarla, et ringratiò Soa Maestà. Item, scrive la risposta a l’orator dii re Christianis-simo è slà dala : come il re Calholico non voi mancar di capitoli conclusi Ira loro Maestà, mahavendo (detto) quelli dii suo Consejo il re di Navara dejurc non dia aver quel regno, però li pareria honesto si vedesse de jure et si elezesse 6, zoè 3 per parte, i quali havesseno a decider sla cossa, licct 3 il re Cristianissimo, el 3 Soa Maestà, e dii loco dove si habi-no a redur, et quando sarà terminà questo verrà la risposta di l’abocarsi. El con questa risposta esso orator ha spazà letere a la Chrislianissima Maestà. Di Eoma, di V Orator nostro, venuta inque- 199 sti zorni passati, data a dì ultimo. Come il signor Prospero Colona fo lì, basò li piedi al Papiij siete in coloquio, poi andò a Marino; è col marchese di Pescara suo genero. Ha inteso, il Papa trala con lui uno fiol natura! fo dii magnifico Zuliano suo fratello voi darlo al suo governo et maritarlo in la fiola fo dii fiol dii ditto signor Prospero, e aver parte dii stado di la Raina morta. Par li liabì risposto è servitor dii Papa, ma hessendo subdilo dii Calholico re, non poi far cossa alcuna senza licentia. Scrive il Papa voria l’avesse il stado di Sermona, et li ora-