317 MDVXIIÍ, MARZO. 318 slradori; ma quello fu posto sopra tulli. Seguiva monsignor el Gran maestro, el governador de Bres el alenili altri signori llamengi, poi tulli li sopra nominali signori, et monsignor de Chiévres, li quali tulli portavano una lanza per uno, et erano vestili sicome li precedenti, el ctiam li sonatori ad una livrea del Calliolico re, la qual era bianca, d’oro el cremesín; ma li sonatori erano vestili di raso, et li signori subseguenli de raso, lela d’oro el lela de arzenti), tulli con berele de veludo cremesín, el li cavalli loro a la inslessa livrea; lo quale tulle ge furon date dal Ile. Seguitavano poi 40 zenlilliomeni a piedi tra spagnoli el llamengi in zupon, vestili al modo soprascrito con bastoni in mano, et erano per stafieri de Sua Majestà ; la quale era armala, el, dal traverso in zoso, vestila de raso cremesín coperto de tela d’oro et de arzenlo slfatagliato, con uno gran penacliio sopra lo elmo, el cavallo veramente era saginato con una coperta a la livrea soprascrila, con molli rnazeli de fiori d’oro ligali insieme, el alcune tavole pur d’oro, sopra le qual era scriplo nondum, et luto era de lame d’oro ballilo, coperte poi de una rede de oro. El in questo modo torneò la tela, presentándose similiter Sua Alteza a li prefati ju-183* deci, el poi se ne andò in uno gran paviglion, che era posto in capo la lela, poco distante da quella, dove steteno mollo. Vene iterum a la tela ponendose ad uno capo, el el Gran scudier da l’altro, conira el qual corse Sua Majestà 4 lanze portandole et iureslan-dole bene a sua posta. La prima non ruppe, ma ben le altre tre in vero molto galantemente, stando poste ne la tela le prefale due bandiere con le arme de Sua Majestà l’u a da un capo et l’altra da I’ altro; n¿ conira Sua Alteza non feriva el Gran scudiero, ma alzava la lanza. Et da poi die lei ebbe finito el corer, andò intorno la tela con gran jubilo del populo, et vene al catafalco dove erano li prefati Illustrissimo fratello et sorella soi, et li siete per un poco manegiando el cavalo suo, poi se parlile acom-pagnala iterum da lutti li soprascripli signori el altri, et andò a desarmarse nel prelato loco de la Trinità, nè più ritornò a la zostra, ma de li se ne andò al suo alozamento. Continuò el zoslrare orde-nalamente conira li dui manteuitori lino ad bore 23, el da poi se corse indifferentemente l’uno conira l’altro. Et essendose per finir la zostra, die erano ben 24 bore, zonse in assira uno spagnolo armato el vestito lui el el cavalo de canevaza, el ili quel Irato non fu cognosciulo, et corse una lanza rompendola molto bene; poi subito fu cognosulo esser uno nominalo Gullier Gissada zenlilhomo ricco et el più famoso zostrador de lulla Spagna. Li judici de la jo-slra non volevano el continuasse el corer non essendosi andato andar in nota et presentato la insegna sua come li altri; pur da poi molle pregiere conlen-lorono, bavendo lui renuncialo a qualunque predo li poteva tocar. El cussi corse et ruppe 3 altre lanze mollo excellenlemenle, con gran letilia et festa de tulio el populo; ma a la terza se incontrò nel Gran scudier, el qual li dele uno tal colpo in la lesta die lo storni, et per uno pezo non poteva slar drillo, nè volse più corer; per la qual cosa tulli li spagnoli rc-slorono attoniti, el li llamengi aiegri. Et con questo fu fato line a la zoslra, in la quale in verità se vi-deno assai colpi, ma Ira li altri 4 die furon cazati de joslra con colpi ne la lesta mollo leribeli. De questa, se dice el Catholico re darà quelli preci che a lui apparerà a li dui che saran slà judicati li migliori; il che farà da poi fata una altra joslra, che è preparata per Donienega proxirna. Senza dubio, s’è veduto una incredibile pompa 184 de catene d’oro el zoie, et grandissimo slrapazo de sede et brocali. P. S. Le significhation de quelle tabule d’oro che fu poste sopra la coperta del cavalla del Ile, sopra la qual è scriplo nondum, vole dir che essendo Soa Majestà molto zovene, la è come una tabula rasa qual non ha potuto scriver ancor alcuna cosa, non li essendo venuta ancor oecasion de far alcuna degna cosa. Li mazeti do fiori con la tela d’oro coperti, voi dir Sua Majestà ha ver la prima età, perché la non ha che 18 anni. Li Neptuni che sono sopra le coperte de li diti manlenidori, esser zenle venuti qui per adìuto di Nepluno Dio del mare. Questa zoslra fu fata a dì tG, che fu ultimo zorno de carnevale. Copia di una letera di Spagna, di l’orator no- 185 stro, gerita per Andrea Bosso suo secretano. Narra il continuar di le nostre fate de lì, data in Vaiadolid a dì 25 Fevrcr 1518. Essendo finalmente inanellata alquanto la pioza, a dì 25 dii presente, la quale già più dì avea continualo che pareva dovesse venir il diluvio, furno fati lì solili preparamenti sopra lì catafalchi, elio erano in la pinza dì questa cilà, el da poi el dìsnar circa ad bore 20, el re Catholico vi andò al loco suo, vestilo de uno saio de brocalo d’oro et sopra raso lionato tagliato, el sopra dito saio una capa de brocato d’oro (1) La carta 184 * è bianca.