137 MDXVM, DICEMBRE. 138 Itcm, bandisono per il Consejo di X simplice sier Nicolò Michiel qu. sier Nicolò dal Banchetto, il qual fo mandato a relenir questa sera in Rialto; et senza altro processo, ma per il processo fato per li Censori, fo confinato per anni 10 in la città di Veja. E questo per mali modi operati per lui, et parole stranie usate e in domandar danari conira le lexe dii Consejo di X. Nè se li possi far gratia soto le più strete pene di questo Consejo di X, et stagi in pre-xon fino el sarà mandato per pazaso sufìciente a l’isola di Veja, dove si habi a presentar una volta a la septirnana a quel rezimenlo, e rompendo il confin habi taja d. 300 di so’ beni s’il ne bara, si non di quelli di la cassa dii Consejo di X, dove hessendo preso star debbi per uno anno in la preson forte e poi remandà al bando, qualalora debi comenzar. 73’ Adì 18. La matina, la galia di Alexandria capi-tanio sier Ilironimo da Canal, qual eri vene sora porto, et fo libata parte, ozi a nona introe dentro et fo sona campano justa il solito. In questa matina, li Cai di X steteno mollo in Colegio per questo rumor di monede era in la terra, el terminono conzar ozi nel Consejo di X la dilla parte. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla. El revoeono la parte presa l’altro zorno, zoè messeno le monede, fo n. 18 forestiere a spender in questa terra e in le terre nostre per quello valeno e non più, sicome apar per la parte, qual si publicherà, et per esser longa fo terminato di stamparla. Gionse ozi uno gripo da Ragusi, partì è zorni 12 con letere, et uno turco vien di Constantinopoli con Ietere dii Mocenigo orator nostro, di 5 Novembrio le ultime, et dii Baylo nostro. Itcm, portò lelere dii Cayro, di 15 Avosto el 2 Septembre, di diti Oratori nostri, con una letera del Signor (ureo e li capitoli conclusi di la rinovazion di la paxe fata col Signor turcho; le qual letere, quello si potè trar di zifra fo leto nel Consejo di X. Fo divulgato per la terra esser letere di Ragusi, di 19 Novembrio, in Andrea Bomben: come par quelli dii Sofì havia dà una rota a 18 milia turchi che erano a li confini. Tamen non fu vera. A dì 19, Sàbato. Vene in Colegio sier Mafio Michiel di sier Nicolò dolor, cavalier, procuralor, venuto conte di Spalato, vestilo di paonazo e ma-nege a comedo, et referir Fo breve perché a via a dir poche cosse. Vene etiam sier Ilironimo da Canal di sier Bernardin, vernilo capitano di la galia di Alexandria, vestilo di veludo negro a manege ducal; nel qual viazo è stalo mexi 16, zorni. . . El vene con assà compagnia di gentilhomeni ; el poi volendo referìr, io manda per li Capi di X, il qual referì, mandali tulli fuora, di le cose dii Turcho e di la sua armala, dii suo voler per quello l’intendeva, et altre parlicu-larità; le qual fo ordinale credenza. Disse esser stato in porto di Alexandria. 1517, a dì 15 Desembrio, in Consejo di X 76 con la Zonta. Che confìrmaudo le parte prese'nel prelato Ex-cellenlissimo Consejo di X con la Zonta, per le qual vien expresse deliberado che tutte le infrascripte sorte de monede sono stà et sono ex foto bandite de questa cilà et de tutte le lerre et luogi de questo Illustrissimo Dominio, videlicet: I caratiti ni batudi da nuovo, per virtù de la parte presa in dito Excellentissimo Consejo di X dii 1514, a dì 20 dii mexe di Septembrio. Una moneda che se soleva spender pizoli 15 l’una, stampada a Saluzo, che ha da una banda una arma con uno zimier de meza aquila, et da l’altra la figura de San Costanzo a cavalo. Una moneda che se soleva spender pizoli 30 stampada a Saluzo, et ha da una banda una arma con un zimier de meza aquila, da l’altra la figura di San Costanzo a piedi. I cavalloli da soldi 8 l’uno batudi da nuovo. Una moneda stampada a Saluzo, qual ha da una banda una aquila eie. Et sia lete tutte le sorte de monede stampate fino in fine. Item, d prefato Illustrissimo Consejo ha deliberato che i banchieri, sì de scripla «011(10 de cambiar danari, non ardiscano lenir su li sui banchi ovver dispensar alcuna sorte de dite monede e carantani nuovi, soto pena de perpetua privation de poter tenir bancho, el insuper perder tuie le dite sorte monede; la mità de le qual monede sia di l’acusador da esser tenuto secreto, et l’altra metà de la cassa de dito Illustrissimo Consejo, nè li possa esser fata gratia, don 0 remission, salvo per tutte le balole de ditto Illustrissimo Consejo. Demum, el prefato Illustrissimo Consejo ha statuito che le monede forestiere che sarano balude da nuovo non si possano spender in questa cità e nelle lerre et luogi de diio Excellenlissiino Dominio senza expressa licentia de esso Illustrissimo Consejo, sotto pena a quelli le spenderano de perder le monede, la mila de le qual è di l’acusador, da esser tenuto se-