53 MDXVII, OTTOBRE. 54 vira, messeno domino Todaro Paleoiogo andato con loro per interprete apresso di lui, e si alegrono tutti. Poi disse, eraino ben sventurati per andar insieme al suo ’Signor, qual trovessamo al Cayro in ocio per aver battalo e destruto li sui nemici ; monstrando instar di venir insieme, dubitando esser assaltato da qualche legno di Rodi, e domandò con istanti» di Starnati da Monolassi et di Nicolò Logna abitanti a Corfù soi carissimi parenti ; cl qual Nicolò fu liberato di exilio per il Consejo di X a requi-sition di quel orator vene con la nova di Aliduli. E questo orator è nato a l’incontro di Corfù sopra la Macedonia. Questo orator è di corpo e forma rara e prestante, e de inzegno più che mediocre, e per esser protojero di selitarj vien exislimato de li migliori soliti mandarli oratori a la Signoria. Poi, visitato, disse per disposition naturai aver sempre posto bene tra la Signoria e il suo Signor e cussi faria al presente, opponendosi a molti cape-tani da mar di la sua armata, i qual domandavano al Signor de poter far preda in qualche loco per non haver fino bora guadagnalo cosa alcuna ; i qual insieme col Curtogoli fevano mal ofìcio conira de nui, e leniva cerio che per l’andata nostra si con-ferrneria l’animo dii Signor nel bon proposito de la pace verso de nui. Essi Oratori li risposeno con parole afeetuose, et perchè era prima risolto col rezimenlo per quattro page darli zambeloti et altri pochi panni per ducali 32 mila, secondo aver etìam per tutto Octubrio la quinta paga, sichè si par-lira-no iijsieme, perchè cussi l’ha voluto, e cargati li zam-beloli sopra uno navilio, quella note si leveranno andando a Baffo per condursi in Damiata, e con el navilio va sier Anzolo Michiel orator de quello re-zimento. Le do nave di peregrini sono zonto de qui, et eri partiteno. 27 * Item, scriveno a li Cai di X, aver tollo di quella camera ducati 800, el che quel oralor lurcho il presente li mandò il rezimenlo lo mandò indrio, e per aquietarlo, li danno do veste di scadalo el una de veludo cremesin, di quelle portavano loro Oratori, aziò sia ben contento. De li diti, di Baffo, di 25 Lujo. Come li è sia necessario, per venir de li a Balio con il galion di zambeloti e panni per le quadro page, remur-chiarlo con le galie per li venti contrari. Quelli legni di Rodi hanno Islto la via di PArzipelago, e per una navela.di Coresi ritornata da Rodi, dove di Candia l’era andata a Rodi con vini, il patron dice Marti passato haver veduto-il galion di fra Piero volizar per il canal di Rodi et tre galie impalmale esser ussite del porlo, et erano andate al Mandra-chio, con voce che le galie e il galion si doveano partir per l’Arcipelago. Scrivono, ozi verso sera se leverano, eie. De li diti, di 3 Avosto, in porto di Damiata. Et scrive a rcquisilion di diio oralor lurcho, qual prega la Signoria voy far salvoconduto a Marco Slini suo nepoto bandito per anni 15, por certa custion fece in Venecia. De li diti, di 3 Avosto. Come, a dì 26, si levo-no di Baffo, et rinfrescò lanlo el vento et è il mar, che le fuste rimaseno per pope. El galion e le galie è bone di vele, unde deliberono dar cavo a dite fusle, e il dì seguente, a hore 17, sorseno sopra la boca di Damiata, con gran contento di quel orator dii Signor turco. E il vento vene contrario a l’inlrarin la boca dii Nilo, unde si fo forzo slar forti su quella spiaza fino beri, perchè in ogni aclion humana, a le cose secunde ne è qualche poche di contrarie. E cussi beri, aiutali da molto provision fate per esso orator e quelle signorie, introno in quel porto di Damiata non senza fatica e grandissimo pericolo, per haver mutato da pochi zorni in qua quela boca il vado suo solilo. L’orator dice de brieve si bavera la volutili dii Signor zercha el suo andar al Cayro ; el qual subilo expedì uno suo nontio per tal causa, e sperano esser ben visti da questo vitorioso Signor e di ritornar con votiva conclusion. De li diti, di 7. Et perchè questo loco è poco, 28 il stimano sarà scrito qui avanti, passà questa caria. A dì 29, la matina. Vene in Colegio sier Francesco Donado el cavalier, ventilo podestà e capitano di Ruigo, in locho dii qual è andato sier Piero Valier, et referite de more di quelle cosse de lì. Da Milan, letere dii Caroldo secretano. De occurrentiis, nulla da conto. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, si dice sopra monede per lanlo numero di monede fo-resliere è in questa terra, nè si spende altro : et si baie in Zcclia soldi e monede di 4. Zonse ozi, come fo divulgato, uno bregantin spazà per li rcctori di Candia, con letere di Cypro di sier Fantin Michiel luogotenente, di 11 Sep-tembrio. Avisa haver, per via de la Giaza, el signor Sophì esser zonto in campagna verso Aleppo, e aver preso do castelli sotto Aleppo over passi, et si dico è con 70 mila persone et voi venir conira el Tur-cho; el che ’1 Signor lurcho era al Cayro, et inteso questo, lassava 5000 turchi al Cayro, e lui con 20 mila che li è restali veniva verso Aleppo; et altre particularilà ut in litteris. Et par, lele queste le-