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MDXVIII, AGOSTO.
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et si aspelava li oratori. Avisa la peste de lì, et su -plica si mandi il successor.
   In questa matina, essendo venuto in Colegio domino Zuan Paulo Manfron condutier nostro, dolendosi che suo fiol Julio, qual era condutier nostro in questa guera, falò prexon per todeschi, cl dato da l’Imperador al padre dii conte Cristoforo, et è prexon in uno castello suo, e mallratato eie., e per li capitoli di le trieve dia esser relassato. Per il che
10	mandato in Toresele sier Juslinian Morexini savio a Terra ferma a parlar al conte Cristoforo di questo ; el qual justificò che, pagando le spexe, saria relassato eie.
   A dì 24, Marti. Fo san Borlolo. 11 Doxe fo a messa ma non in Colegio.
   Di Roma, di i Orator nostro, di 20. Come
11	Cardinal Cotona ha auto lelere di Ragusi, di 29, dii zonzer dii Signor turco in Andernopoli, e quasi tutte le particularita si ha per lelere di Venecia. Tamen li in Roma non si fa quella extimation di questa nova che si doveria, e dubita sia judicio di Dio che audientes non intelligant. Alcune fuste di turchi sono state a Mola castello apresso Gaietta, e posto in terra molti schiopelieri, hanno dipredato il loco e menalo molte anime in captività. Fo dillo eri che alcune galie le seguitavano, ma tien sarano zanze. Sono letere da sguizari da Zurich, di 29 Luio. come aveano inslituila una dieta lì a Zurich per aldìr
li	oratori francesi; ma li oratori cesarei pretendevano di esser prima auditi. 11 Pontefice si ha un poco risentito, e li è disceso uno cataro con qualche alteratone. Scrive, li turchi li hanno fatto danno a Mola, sono state galeota una, fuste una di banchi 18, una di 15, l’altra di 13 banchi ussite dal colfodi Satalia, andate a Tripoli dove hanno armato, et venute a depredar, guidate da uno Domenego di Gaeta ; e questo hanno dito tre turchi restali in terra presoni. Scrive ozi el re di Pranza, di 11 : avisava il sigilar et publicar di le nostre tregue, et il reverendissimo Medici li ha dito li capitoli. Il legato Cardinal Grassis è passato in Ingaltera, è stà molto honorato. Questa movesta faela in confederatione con Pranza, mostra quel Re esser inclinato a la expedilione, ma vole prima fare la confederatione universale de lutti i principi. La dieta in Augusta è principiata; non mati-cha a vegnir salvo il Coloniense, il qual doveva subilo esser de li. Hanno fato la prima provisione, ma perchè fra li principi è contrasto chi dia procedere, non hanno facto ancora cantar la messa jusla il solilo, et la prima volta tutti sono stati in piedi. Sono inclinati a compiacer a la Cesarea Maiestà in elezer
il	Calolico per Re di romani, per la causa per altre dinotata, sine quibus factum est nihil. Scrive si credeva che ozi, eh’è il di sospeto, il Papa non avesse
il	parossismo, ma li è venuto, e certamente è di farne qualche pensiero, perchè li soi mali non suol durar più di do giorni et questo continua. Di Spagna è lettere come hanno facto certe monstre di gente d’arme nel stato di Navara. 11 Catolico ha rimesso a risolversi di dicto reame di Navara in Castiglia, qual sarà fino mesi tre, dando speranza a li sui oratori, che si credeva per via di matrimonio componer 367 quelle diferenze. Ozi è gionto uno nonlio dii Cristianissimo re, nominato il capitano Federico, per narar al Pontifice la confederatione facta con il re di In-galtera et la inclination di questa Maiestà a la expedilione cristiana.
    Avisa la morie di domino Zorzi de Uberlìs, dal -matin, arzivescovo di Eraclia, et la sua abalia di Spoleto 1’ ha anta il Cardinal Caviglion perchè era suo famigliar, e la badia di Ossero, perchè domino Petro Lipomano episcopo di Bergamo avia il regresso, la ge è ritornata, et la badia di Sebenico al Tibaldeo ferarese.
   Dì Napoli, di Lunardo Anseimi consolo. Scrive di quelle occorentie. Et come il conte di Cariati, venuto lì, voi meter tante imposte a quelli po-puli che tulli sono malcontenti, el li portano grande odio. Scrive nove di cosse lurchesche, vechie.
    Di Spagna, di sier Francesco Corner orator nostro, date in Saragonia, a dì 4 Luio. Manda il salvoconduto per do anni per le galie. Item, come de li si parlava saria guerra tra il re di Fran-za e il re Calolico per raxon di le cosse di Navara.
    Dii capitano delle galie di Barbaria sier Piero Michiel, fo letere date a Valenza, adì... Avisa ¡1 successo di quelle galie, come, per la sua navigation, etiam qui soto il sumario sarà scriplo.
    Da Milan, dii Caroldo secretarlo. Avisa, il duca di Urbin, vien di Franza con la moglie, era zonlo a Turin, et non veniva a Milan, ma faria la volta di Luca- Et scrive, il Re à scrito si scuodi li 100 milia ducati di la laia imposta a’ milanesi, di qual il Re ha auto 30 milia; sichè milanesi sono mollo mal-contenli. Avisa un coloquio fatoli per el signor Zuan Jacomo, come el va in Francia per renonciare la insegna di san Michiel al Re, scusandosi che per esser vecchio non la poi far (?). Item, di sguizari, che il re Cristianissimo n« voi aver parte etc.
    Nolo. In questo mexe fo mandato do contesta-beli a Cataro con 40 fanti per uno per custodia di quella città, vìdelicet Vicenzo da Novara et Seba-