G7 lettere scriverò qui di solo. Prima fo lelo le lettere di Sibinico dii Conte, zercha turchi veleno andar a tuorScardona e hanno preso do castelli di PHongaro, adeo con dificultà mal si poi andar a Tellina, eh’è pur di l’Hongaro. Di Cypro, fo leto assa’ lettere vcchie, di sier Donado Martello luogotenente, zerelm la expe-dition fata di l’orator dii Signor turco, con li 4 presenti, overo tributi di 4 anni, al Signor lurcho eh’è sueesso al signor Soldan. Item, dii partir suo et di oratori per Damista. Etiam fo lettere di sier Fantin Michiel luogotenente e consier di Cypro. Di quelle ocorenlie, cosse vechie; ma non fo leto quelle d’importanza zercha l’aviso dii prosperar dii Sophì contra il Signor turco. Item, fo leto lettere di Cypro, ma non di Oratori nostri vanno al Turcho, qual sono di 7 di Damista, et è sta tenute nel Consejo di X. Di Boma, il sumario di tutte 4 le lettere è questo. Prima, come li fanti spagnuoli, stali in campo dii Papa, erano al Tronlo et mal volenliera passavano di là, per aver fato assa’ danni el fati richi in Ilomagna. Item, il ducha Lorenzo è li a Roma. Item il Papa à dato il capello a li do cardinali Cotona et Vich. Et che li oratori dii re di Polona venuti li a Roma, auto audienlia in concistorio, hanno exposto come il Turcho li ha mandato a dimandar Irieva, et che non 1’ à voluta far senza parer di Soa Santità eie. Item, voria la canonization di uno suo santo, ut in litteris. Scrive che monsignor di Scut, insieme con 1’ orator residente episcopo di Samallò è stati dal Papa, e parlato di queste cosse dii Turcho, e dimanda il Re una decima in la Franza è solo il suo regno, da esser convertiti li danari conira infideli. Item, scrive coloquii a ’uli col Papa esso Orator nostro in materia dii Turcho, et che la cristianità si doveria unir, el voi tratar questa materia maxime vedendo il Cristianissimo re inclinato, et che ’1 voria la Signoria mandasse comission, a lui Orator nostro, tratar di questa materia con li altri oratori di principi cristiani lì a Roma, e altre parole; a le qual l’orator (tacque?) per non haver ordine nostro come dia inceder. Scrive poi zercha 36 le cosse di frati di San Spirilo, et aver parlato al prolhonotario Benlivoto; et l’acordo di frati foraus-siti, voriano per poter viver ducati 25 per uno a l’anno; item, esso prolhonotario ducati 500 per lui per il passato, ma tien si contenterà di ducati 300. Et sopra questa materia scrive longamente. Di Napoli, di Lunardo Anseìmi consolo. G8 Avisa come quelli moli di Sicilia si va quietando. Il Governador, qual scampò a Gaela, ritorna in Sicilia; ma non voi andar a Palermo et dismonterà a Messina. Item, Piero Navaro, con l’armala dii Chri-stianissimo re, par sia in Sardegna eie. Di Palermo, di sier Pelegrin Venier qu. sier Domenego, fo lettere di 3 Ociubrio. Il sumario e copia di le qual scriverò di soto. Di Franza, di sier Antonio Justinian do-tor, da Moìines, di ultimo. Dii zonzer suo lì. Et come inteso il Christianissimo re veniva lì, ha deliberato aspetarlo et etiam per aspetar sier Zuan Ba-doer suo precessor per poler conferir insieme et andar uniti a la Maestà Christianissima, zonto che ’1 sia. Scrive coloquj aulì con monsignor di Lanson cu-gnato dii Re, qual era lì, zercha le cosse dii Turco etc. Et che li oratori dii Christianissimo re andono per aboebarsi con li oratori anglesi, par siano passati in Anglia. Item, per il batizar dii fìol di esso Ducha nato, si prepara far feste de lì etc. ut in litteris. Di Milan, dii segretario Caroldo, più lettere. Zercha danari. El si prepari li ducali 25 mi-lia per la paga si dia dar a l’Imperatlor questo Decembrio ; el che monsignor di........voria esser servilo di la Signoria nostra di alcuni ducali veniliani. Item, scrive di sguizari si fa certa Dieta, et vi è andato monsignor di.... . per ritrovarsi lì, per far bona operatimi el mantenerli in la fede dii Cristianissimo re etc. Di sier Francesco Corner, va orator al Cattolico re, fo lettere date a Burdeos a di..... Octubrio, che è a li confini di Franza. Scrive il suo viazo. Et come de lì non è nova alcuna dii Calholico re che sia zonto in Spagna. Fino si judi-cha sia capitato in Anglia, come fe’ il fratello quando P andò in Spagna a tuor il reame come fa al presente questo Re, et podio manchò non si anegasse. Di Alexandria, di sier Nicolò Bragadin consolo, di......Avo sto. Fo lettere copiose di quelle cosse. Et come fo dito al Signor lurco, overo a li bassà, che la galia di Alexandria havia porlà ducati 10 milia al Signor, però non li voleva dar licentia se prima non havea li danari ; unde lui consolo andò al Cayro, otene la licentia. Item, il Signor à fato cargar su P armada mandada a Con-stantinopoli, assà spogie e richeze tolte al Caiaro. Item, cotone di porfido longe piè 20 et large a pro-porzion, eh’è bellissime. Item, desfalo moschee et,3(3 * palazi per portar via porfidi et marmi eie. sì chè ’1 Cayro è molto mal condizionato. Scrive, il Signor è MDXVII, NOVE.NinRE.