149 MDXVII, DICEMBRE. 150 83 ‘ rum falò reverenda parlino. Et cl dì da poi, essendo al defterdar, qual, per l’oficio l’ha, comenzoli a trar tutta la materia di Cypro, dicendo che prima era stato l’orator di Cipro da lui, con dirli haver porta 4 page a conto ile le cinque restava aver cl Signor dii tributo. Et per loro Oralor ditoli la qualità e quantità de le robe, esso defterdar disse che cl Signor non voleva acelar queste robe; c ditoli definitive che i toriano i zanibeloti peze 1200 a quello valeno in bazaro, e cussi le altre sorte de panni di lana e di seda, e non per quello clic le se mescilo, dicendo aver trovalo ne la casendà dii Soldati (lassalo alcune pcze di zambeloto di Cypro, quale erano stà vendute a l’incanto una parie saraflì cinque cl una parte saraflì 5 '/2 la peza, e cussi lui toria queste peze, ancor che le non se feva per la corte per esser troppo grosse. Scrivono saria vernilo fin a saralli 0 la peza, et tolse 3 peze per monslra per portarle al Signor, dicendo, quando non li paresse di far cussi, si provedesse di danaro, perchè lo voleva ogni modo in lermene de 4 over 5 zorni, credendo non si lusse venuti senza il modo dii danaro, havendo el Signor mandà soi schiavi in Cypro a domandar amorevolmente el suo tributo in danari di zeclia. Si che «lieto oralor de Cypro, che era li presente, si partite, el essi Oratori andono poi dal dito defterdar, el qual disse : « Oratori, viti vede come el Signor vi vede e trala da amici. Fate ancor vili dal canto vostro l’oGcio da amico, el qual è intento a far, per le expedilion ne le qual si ha trovato esso Signor dove intervengono varie e incredibile spese, e saria di ajutar l’amico de li propri sui danari. Questo non vi si domanda; ma el mio Signor, havendo con la spada subiugalo il suo nemico, però gralia Dio dia haver le sue spoglie e scuodcr da i soi debitori. Vui seti debitori di 5 page. La ra-xon et leze de la amicitia vi astringe a darle. L’é uno anno che siamo in questo regno; havete havuto tempo di prepararvi a questo debito. Havemo usato etiam diligcntia dal canto nostro, aziò non haveste excusation, perchè habiamo scrito et mandalo do messi in Cypro, et rechieslo el tributo in danari con- 84 lauti, sapendo che de le robe et qualità di quelle non fossemo d’acordo. Questo non è tempo dii Soldati di zerchassi, nel qual si cometevano molle tri-stilie, perchè ne erano tre over quattro armiragi che se reputavano come il Soldati, et per quel mezo et quelli coroli inganavi el Soldan, e alcune volte per quella medesima forma eri inganati ancor viti, sichè in questo tributo per i libri trovo la se ri tura varia et piena di fraudo. Prceterea, vui davi quodammodo lege in questa materia al Soldati, minazando di a-bandonar el paese. Hora è uno solo signor, e tulli i ministri grandi et picoli sono sui schiavi, bisogna che si proceda con lealtà et verità et drilamcnte » esemplificando a suo modo de la freza che esce de l’arco, che bisogna la vada dretamenle, « cussi per lui e per altri soi ministri bisognava operar, altramente li andava la vita, et se mai fu Signor che volesse le cosse sue drete el regniate al mondo, questo è quello, et clic lui non era soggetto a faconde de inercadanli nè a scalusic ». Scrivono quello defterdar se dilecta mollo in parlar, conira la natura de questa nation. Essi Oratori, li risposeno con ragion cflicaze, honcsle c suasive. Si risolse tandem, elio ’Moria la roba al precio justo, et per quello la valeva, o li fosse dà li danari de le page corse, e clic non si fìdasseno per speranze e parole li desse li bassa, e diceva quello per volerne bene, aziò non si falichasseno invano, e disse che lui non voleva referir cosse desse dispiacer al Signor e che referdisso al suo amor verso de nui, e dava termene per tulio el seguente zorno a concluder quello si volesse el referisse al Signor. Unde essi Oratori, consultato cl di et la note, vedando darli i zambeloti al precio el voleva era mandar la raxon in fumo, unde lor-nono la malina da lui, insieme con l’orator di Cypri sier Anzolo Michiel, con dirli di panni di seta e lana, et zuchari per ducali 12 mila, c però lolesse i panni e zuchari al precio justo, e che dii resto se prove-dcrà ; e cussi concluse di far, per esser dillo defterdar gran praticoli, in haver le robe per ducali 8000 et cxborsando 2 mila di contadi sarano 10 mila. Unde, da poi disnar, mandò do sartori dii Signor a veder le robe e portar la mostra a la Porla. Da poi, la malina, el Signor parlò con dito defterdar el qual mandò per loro Oratori verso sera, dicendoli che, rispetto la levata de la Porta, non era bisogno di tuor robe, però li exorlava a dar principio a pagar essi tributi, facendo quella conclusion, qual era parola dii Signor, che se li desse de proesenti ducali 10 mila, el resto poi se li desse a Damasco, o dove fusse el Signor in termene de tre mesi, promelendo lui che sariano ben 5 over G mexi, perchè la exation slava a lui, e che per contento dii Signor dovesseno asscnlar a questo, e che ’1 Signor voleva do cerio li tributi sia ducati 8000 da esser pagati a Conslanli-nopoli al suo casnà, usando esso defterdar parole acerbe che se li poteva dar voce di strania natura. Unde essi Oratori dubitando di pezo, deliberono darli li ducati 10 mila fra do zorni, e domandar di-lalion dii resto, c per cl fucluro esser contenti pa-