199 MDXVIII, GENNAIO. 200 Fu posto, per li diti, una grafia di sier Fantin Lippomano qu. sier Zuane, debitor di uno carato dii dazio dii vin di l’anno 1515, condutor sier Nicolò Bragadin, qual perde L. 30 per carato, di poder pagar, senza pena, di tanti prò dii Monte vechio, ogni anno la rata. 192, 33, 1, fu presa. Fu posto, per li Savii tutti di Colegio, mandar in Cypro do contestabeli con 100 fanti l’uno, come parerà al Colegio, ut in parte. Fu posto, scriver a Roma per la confirmation dii piovan di san Basilio electo, pre’ Anzolo, loco pre’ Biasio Bergontii dotor. 1G9, 1. Fu posto, per li Savii, che il cavalier di la Volpe, cussi come si pagava a Trevixo; la qual Camara è molto angarizada di spexa, sia posto a pagar a la Camara di Brexa, ut in parie. 167, 13. Fu posto, per Consieri, Cai et Savii, che, atento per li Avogadori extraordinari sia stà trovà la comunità di Martinengo esser debitora di la Camera di ducati 100, e atento li danari aulì dimandano li sia sia rimesso la pena, et cussi voleno pagar il debito di anni 3 ogni anno ducali...., et diti Avogadori hanno contenlà lasarli la pena; per tanto sia preso con-ciederli ut supra. 168, 14, 1. In questo zorno, poi leto le letere, sier Zuan Ba-doer dolor, cavalier, venuto oralor di Franza, andò in renga e fc’ la sua relalione, qual fo mollo brieve. Disse di la condizion dii re Chrislianissimo, qual ha anni 23 compidi, da 12 Seplembrio in qua intrato in anni 24, homo savio et resolulo, il qual la malina, come si lievo, li vieti lecto le letere scrite in materia di Slado et comete le risposte, poi va a la messa et a pranzo, e da poi in camera di sua madre quasi ogni dì. Et quando l’è Consejo in materia di stado, va a Consejo, ma non stà molto, si lieva e va con alcuni signori so’ compagni di una moderna età e altri a soi piaceri, con i qual mai parla di Stato ma di cosse di piaceri. Ila gran piacer di caze e falconi sopramodo; il qual ha desiderio venir in questa terra, ma sarà longo; e al suo partir li disse si ricomandava al Principe. 11 qual Ile et tulli quelli di Franza amano molto questo Stado e lo fa per suo beneficio, perchè sanno ben la conservation di Milan è star ben con questo Stado; etiam con Spagna starà in pace. E quel Re voi siegua le noze con Franza et ha repu-diado quella di Portogallo ; et col re di Anglia non è cussi ben d’acordo, et questo per la cilà di Tornai, che quel Re li tien. Con il Papa si Irata queste noze dii ducha di Urbin suo nepote; ma il Papa voria il Re fussc contento darli Modena e Rezo, ch’è terre dii ducha di Ferara, e il Re non voi asenlir per aver promesso al dito ducha di Ferara cussi. Et che con l’Imperador.....Disse che in materia di la ju- sticia il Re non se impaza, ma lassa far a li oficii de-putadi. Item, Madama so madre è una sapientissima dona, e il Re so fiol li ha gran reverentia, et sempre 116 in strada li parla con la barcta in man. L’è vero, quando P è in camera si mete la barela in capo. Questo Re ha una fiola maridata nel Calholico re, chiamala madama .... et la Raina......... Poi disse clic monsignor di Lanson, cugnato dii Re, qual è il Dolfin di Franza, et non havendo questo Re maschi li vegneria il regno ; ma questo Lanson non ha fioli. Poi si dice fo privato uno di li soi dii reame per aver fato certa rebelion al regno, quantunque la sententia fusse suspesa, imo fo lermi-nà, polendolo aver, taiarli la lesta. Etiam fu fala demoslraziou di taiar la lesta a certa maschera ripre-senlante dito di Lanson sopra nominalo; la qual sen-tentia autenticha il ducha di Barbon gran conlesta-bele si dice l’ha in le man, sichè, intervenendo il caso, Barbon voria sucieder la corona e saria gran confu-sion in questo regno. Il qual etiam non ha fioli. È di età di anni... e Lanson ha anni... 11 terzo dii sangue è monsignor di Vandomo, che fo qui, qual de facili poiria esser Re. Concludendo, francesi amano questo Slado. Non disse nulla di le trieve fate ni di quello si trata etiam in materia turchescha l’opi-nion dii re Chrislianissimo; ma disse che al suo repartir il Re li havia donalo arzenti per cerca ducali 500, dicendoli che le fatiche aule meritava essere monstrà qualche gratitudine come fu fato ad altri, zoè sier Marco Dandolo suo precessor, che li fo donato la cadena li donò il Re, comemorando le fatiche P ha auto per cavalcar con il Re sempre e con gran spesa sua. Poi disse, in le legation era stato prima in Spagna, poi in Hongaria, Boemia e Polonia, poi a Napoli, poi a Roma, poi iterum in Spagna, demum in questa, et la sua facilità ha patito molto etc. Laudò Hironimo di la Vedoa suo secretarlo, di aversi ben portalo et quando l’andò in Borgogna etc. Et come in questa legation era sialo mexi.. Et con questo vene zoso di renga. Et il Principe justa il solito lo laudoe molto. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL, Savii dii Consejo e savii di Terra ferma, una parte di questo tenor: Questo Consejo, per la relalione fata, ha inteso con quanto incomodo et spesa sua habia servito il diletissimo nobil nostro Zuan Badoer dotor et cavalier, al presente ritornalo ambassador nostro di Franza; ha etiam parimente inteso il presente dona- 116'