19 slro de lo galie di Barbaria, al qual dele aviso dii lutto, e cussi a Zerbi, per via di uno briganlin zonse da Saragosa, a dì 8 Avosto. Dii suo partir non si 7 ha fin bora altra notizia. A Xiacha zonse a dì 22 di questo, una nave di Provenza di bote mille, partì da Rodi a di 15 dii preterito, il patron di la quale fo qui in Palermo', è persona degna di fede. Dete notizia, il Signor turcho, per li exploratori dii Gran maislro di Rodi, fin 7 Lujo era al Cayro, nè parlava di partirsi, et come havea fato far comandamenlo, che solo gravissime pene chi trovava mamaluchi li aprescn-tasse a uno loco facto sopra il Nilo, che stimano vo-lesseno sacrificar, dove da 3000 li fece tulli crudelmente morir, et gitati nel fiume; sichè ha extinclo tutta quella secla; e mandava le caxe prineipal dii Cayro ad habitar in Satalia ; et che in Alexandria havia principialo uno castello fortissimo sopra il porto vechio et......... et come el meteva a qrdene tutta la sua armala, ni havea voluto dar li-cenlia a nulo navilio fusse andato de lì, e meno a la galia nostra di Alexandria, la qual era carga di specie. El che li do nostri ambasadori erano zonli in Cypro; et havia el Signor turco manda uno suo am-basador con le galie in Cypro a domandar el tributo di 5 anni passati, et voler quel porlo di Famagosta. Item, dice come de Streto era ussito da vele 80 : el menor numero esser fuste, il resto galie et bastarde. Nostro Signor Dio provedi a la republica cripstiana et confondi soi nemici. Da Messina era parlila l’armada di Zenoa, di do gaiioni, una barza, do galie, tre fuste, le qual preseno in Calabria tre brigantini de mori havea 45 cripsliani suso ; et tre altre fuste de mori passò lontan poco de qui, perse do bazide con 20 homeni suso. Li formenti reseno de qui tari 14 7* A Zerzenta e per luto se intende de abondantia. A Dio laude, le provision di restituir le robe a Vicenzo Striga fu ben expedite ; partì per Messina, dal qual altro di lui non si ha inteso. In questa matina, di comandamento di Capi di X, fo proclamato in Rialto che niun si strasvesti come si era principiato di far, soto pena de la leze. Item, che più non se legni scuole di bali in questa terra, sotto pena quelli che tegnirano di star do anni in preson, pagar lire 300, e banditi da questa terra per anni 5, et quelle done vi anderano a baiar, sia di che condizion si sia, cazino a la leze sopra di zio disponente ut in proclama; et fu ben fato. Noto. In questa terra si fa molli homicidii e la-dronezi, et sono assa’ cavcstri, et questo perchè non è vadagno, et la briga si mete a far mal, e non è puniti. 20 Nolo. Come el dì di San Francesco, a dì 4 di 7 * questo, fo il perdon di colpa e di pena in la ehiexia di la cha’ grande, dove sla il suo maistro zeneral frale Antonio Marzelo di nationdi Cherso. Et trovo-no di dito perdon, tra la vigilia et il zorno ducati . . È da saper: vidi, cossa nolanda, in Marzaria, di una scola che insegna lezer e scriver in moresco. A dì 7. Fo letere di Corfù, di 15, zercha bi-scoli non vi esser il modo di.poter mandarne al Provedador di l’armada etc. Dii Zante, di sier Foto Valaresso, di 2 Sep-tembrio. De occurentiis. Noto, si manda al Zante uno arsii per afondarlo e far ... . Di Constantinopoli, dii Baylo nostro, fo le-tere veelne di 27 Lujo. Di quelle occoreutie. Nulla da conto. Da poi disnar, fo "Consejo di X con la Zonta. E tra le altre cose, preseno la grafia di sier Hironimo di Prioli fo dal Bancho, di sier Lorenzo, qual è in presoti per intaco fato a li Camerlengi di zercha ducati 2400 et più. Et voi dar de presenti ducali 600 con una partida di pagar el resto in anni 4 a ducali 600 a l’anno, el altre clausole ; et fu presa. Fu et ¿ani preso : alento per l’oficio di X Oficii siano sta fati molti creditori, poi l’incendio di Rialto, quali non doveano aver, però sia commesso la re-vision a li Provedadori sopra gli Oficii, quali in ter-mene di mexi 6 habino revisto tal conti, e passadi, siano mandati i libri a li Avogadori extraordinari ut in parte. Di Boma, di l’Orator nostro, fo letere di 3, Vultime date a Viterbo, et di 5 da Monte Fia-scon, e di Napoli dii Consolo, di ... Il sumano de le qual letere scriverò ili soto. Fo etiam, in questo Consejo di X con la Zonta, posta una parte e presa : che de ccetero non si potesse far più merehado de biave per il Colegio de le biave, zoè quello non vaja si ’l non sarà aprovà col Consejo di X con la Zonta. Item, preseno che li casi de le biasteme siano comessi a li Avogadori di comun, come voleva prima le leze nostre, ut in parte. Item, li casi di quelli vanno a monache, sia etiam leva dii Consejo di X e rimesso a li Avoga lori. Da Viterbo, di sier Marco Minio orator 8 nostro, di 3 et 4. Come il Pontefice havia auto la consignation de la terra di Urbin e altri lochi, quali si lenivano per Francesco Maria, et haria licentià li fanti del suo campo; il qual Francesco Maria andava verso Manloa. Etiam il signor Renzo da Zere era malcontento di Sua Santità, et pareva non li volesse MDXVII, OTTOBRE.