489 UDXVIH, GIUGNO. 490 scampati et hanno abandonato quelli confini, c che lutti quelli pochi restano, sono venuti a trovar el Signor turco in Aleppo. 296 Per uno messo turco che à portalo letere a questo signor Cayrbech, conferma de l’ambasador di la barela rossa, elche essendo zonlo el Signor turco e messo el suo campo zoso al ponte Restan, zonse dito ambasador al modo ho scritto di sopra, et c venuto in zorni 15 per lochi deserti, e che 'I Signor poi subito con ogni presleza se levò col suo campo e andò a dretura in Aleppo. A dì “24 Marzo. È venuto letere di Aleppo, el Signor turco aver fato cavalcar el signor di Alepo e il signor di Damasco con tulle le sue zente, e tutti do se debano conzonzer al ponte de Restan, eli’ è tra Aman e Oman; el che el Gazeli faza più zelile el poi, e zonli saranno insieme dilli do capitani, debono andar con lutto el campo a la volta de Bacdel, e che di ora in ora debano avisar quello sentono di la bareta rossa. A dì 26. Se à inteso da persone che se li puoi dar qualche fede, che afermano la rota à aula le zenle del Signor lureho nel paese del Diarbech in Amit, e tagliati a pezi assai di loro, e pochi scampali, quali sono fuziti in Aleppo a trovar il Signor turco, et hanno abandonato quelli lochi de Diarbech. A dì 30. È venuto nova che el signor di Damasco e quel di Aleppo, che erano andati col campo verso Bacdet, sono sia roti da 30 mila persone di la barela rossa lontan da Restili zornale 6, e grau parie di loro tagliati a pezi, che pochi ne son tornali: i do capitani sono venuti verso Aman, et ande-rano in Aleppo a trovar il Signor turco. A di primo Aprii. E sta dito el Signor turco esser partito di Alepo e va verso Malatia, e aver scritto nel suo paese per 4 et 5 man de messi, che tutte le zenle l’ha mandalo a far nel suo paese, che in la Natalia e Caramania e per tulio il suo paese debano con presteza cavalcar e vcgnirlo a trovar dove el se alroverà con ogni presteza, in pena di la vita. De qui se assolda zente più se puoi e de ogni sorta; ogni zorno se scrive zente, ma danari pochi core. In questo zorno moderno è venuto turchi di Aleppo, e conforma la rola aula in Amit nel paese de Diarbech, la qual è stata grande, e pochi ne sono restati, i quali è venuti in Aleppo dal Signor turco. E dise il Signor turco non era ancora parlilo di Alepo fino a dì 12 dii mese di Marzo; ma che di zorno in zorno se doveva levar. A dì 4 Aprii. L’è venuto uno turco, qual parte dii paexe de Alidulli. Conferma la rota soprascrila,e dise il Signor turco esser partito con tutto el suo campo el ha messo zoxo doi zornale lontan di Aleppo, el che ha fato far barche, et fa far uno ponte sopra il fiume Eufrates mollo longo per far passar la sua zente con comodità, e sta a veder quel voi lar la barela rossa. A dì 5 Aprii. È sta dito per uno venuto da la 296 * Mecha, come portogesi, che se atrovano in India con armata, se hanno acordato con la bareta rossa, et bali mandato maistranzeel homeniche fanno arlela-rie de ogni sorta el schiopeti, el che la bareta rossa li ha presentato in don Ormus a li diti porlogexi, e che sono andate maistranze assai di ogni sorta, quali sono benissimo pagati dalla bareta rossa. In questo dì moderno è sta diio elio el campo clic aveva mandalo questo signor Cayrbech conira quelli janizari e spachi, che erano scampati di qui, per farli ritornar, sono stali a le man, el sono slà maltractali da li fu-zili, i qual sono andati al suo camiu verso l’India a bon salvamento, e con loro uè sono andati do li altri. Questi socbassinii (?) e eapetanei che sono di qui, ogni zorno se parlo qualche uno, e vanno a trovar tulli el Signor turco per comandamento auto. Altro fin ora non se intende; se altro se intenderà vostra magnificenza ne sarà avisata. A dì 5 Aprii 1518. • Smiario di avisi mandati a la Signoria per 297 letere di rectori di Crete. Date a dì 25 Marzo 1518. Copia di letere da Rodi di 10 Marzo. Scrive, come abiamo da Syo de 6 dii presente con uno gripo venuto, come lo Signor turco ha falò morir Peri bassa. Poi mandalo per lo Manuco che fo capitano de l’armata di l’anno pasalo con do ulachi mandati dal Signor turco al cadi de Conslanlinopoli, lo farà morir nel castello de S. Piero. Lo castellano scrive, come do schiavi fuziti hanno dito al castelan, come li janizari, visto el Signor turco ha fato morir ditto bassà, hanno fato tanto elio uno garzon di la Porla Ita tossegato dillo Signor turco, poi 1’ ha saputo da uno brigantino di turchi : Dio lo voglia ! Die 20 Mari 1518. Sier Francesco Bon consliluilo in canzelaria de mandalo di la Signoria, el dimandalo quello ha inteso da Nicolò Turcachi noviler venuto da Conslati-tinopoli con una barca ragusea, et questo perchè el