285 MDXVlir, MARZO. 28G 108 Da poi disnar, fo Prego di. Non vene sier Antonio Grimani procuralor, savio dii Gonsejo. Fi d’accordo, tulli i Savii messene la parte presa eri, clic sier Bortolo Coniarmi resti provedador in Cypro, facendo l’oficio di Locolenente fino per questo Con-sejo li sarà dà licentia, con il salario di oralor, ducali 140 al mexe, licst in la parte non sia fato noia di questo; et che Domenega si fazi Luogotenente in Cypro, per scuriimo, in Gran Conscjo et G man di ele-zion, qual parti con le nave nolizate per la Signoria. Conlradisc sier Francesco Bolani fo avogador; fo longo e tedioso ; li rispose sier Francesco Donado el cavalier, savio a terra ferma, qual cri non fo in opinion ; et li Cai ili XL messeuo voler lu parte, con questo diinan si fazi Gran Consejo e si fazi il Luogotenente. llaveno 31, il resto di Savii, fu presa. Et cxpedilo le letere, subito pergripo a posta. Fu posto, per li Savii, una lettera a l’Orator nostro in Pranza, zereba le trieve, con dar libertà si concludi per anni 5 con l’lmperador, per via di quella Maiestà, con ducali 50 milia, a ducali 10 inilia a l’anno, el polendo far paxe, la desidcresemo mollo più presto. Fu presa. Fu posto, per i Consieri, aprovar certa vendeda dii monastero di Ogni Santi, di una caxa ne la conira’ di Santa Maria Nova. 141, !, 1. Fu posto, per li Consieri e Savii e Cai di XL, sia relassà il dalio dii vin, acelo e farina a le monache di San Francesco di la Croce, perchè il signor Francesco Maria de la Rovere ha mandato a una sua sorella, qual con tre altre sue compagne monache è nel ditto monastero ; il qual dalio molila da ducati G, 17, et dillo Francesco Maria scrive per sue letere. 151, 4. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, una parte: dar libertà al Provedador di le Gambarare di mcler in bando di Venecia e terre e luogi alcuni quali ra-piteno una pula Nicolosa, lia fo di Luca Cabaso, ne la via publica, per uno Nicolò di Marco Filippo con alcuni allri eie, con taia L. 500 chi li darano vivi, e morti 300, e li loro beni siano ubbligali a pagar le taie predite: 125, 14, 2. Fu posto, per Ire Savii ai Ordeni, che più non ne sono: si ben fusse deliberà a di 8 Lujo 1514, che si potesse condur per mar e per terra stagni, carisee e panni coloradi con pagar 4 per 100, ut in parte, sia preso che la dila parte duri ancora per mexi G. 139, 7, 3. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL, e tuli i Savi di Colegio: che sia scrilo a sier Bortolo Coniarmi legni apresso de sì lutti li oliciali dii qu. sier Fanlin Michiel morto Locolenente de lì, con la utilità ole. fin zonzi l’altro Locolenente, e cussi observi sier Seba-slian Badoer consier per il tempo excrcilerà vicelo-cotencnle. 130, 7. Fu posto, per sier Bendo Contarmi c sier Alvise Loredan provedadori sora il colimo di Alexandria, certi ordeni di redrczar quel viazo e colimo, ut in eis, molto longi. Itein, si seri il colimo de lì e si mandi il conto in questa terra, da esser tenuto di qui, c il Consolo possi spender (in ducali 150 a P anno in spexe exlraordinarie, a maidini 25 per ducalo, e sia leva li ducali 5 al zorno per sachelo. Item, si pagi di qui alcuni danari, ut iti parte. Presa. A dì 5. La malina, nulla fu di novo. 1G8 * Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria e Savii, per le cose di la becaria. A dì 6. Fo letere di Ragusi e da Constanti-nopoli, di sier Lunardo Bembo baylo nostro, di 4 Zencr. Scrive di quelle occoreiilic. li come l’ar-rnada si solicilava, et sì laiava assà legnami per meler suso e sachi di cotoni e lane per dita armada. Et ch'el Signor era ancora in la Soria, et si diceva aveva da far, perchè ’1 Soffi si moveva a venirli con-tra, et però si mandava zenlc a la volta di la Soria. Et che era il Bilarbei di la Grecia venuto lì a scnlar in loco dii bassà Peri è ondalo visier dal Signor, e lo lauda assai, (piai è homo da ben; e li ha convenuto far presenti, tamen 11011 ha libertà, et si aspela in suo loco Synar bassà, al qual etiam bisognerà farli presente, e starà lì a Constanlinopolì, e il Bìlar-bei aiulerà a trovar il Signor. Scrive, si dice per luto il Soffi venir conira il Signor, tamen poria esser fusse fenzion. E si dico l’armala si prepara per Rodi, e però voleno lane c goloni per far cestoni etc. Scrive, il Bilarbei voria aver do cagnoii pieoli senza pelo, per tanto suplica li siano mandali, che se li faria cosa gratissima de. In questa malina, fu preso in Quaranlia criminal fosse ben relenuto Valerio liizeguer avoehalo, per aversi impazà con una monodia da dia’ Permarin a Sanlo Angustili. Il qual fo mandà a la leze. A dì 7. Domenega. La malina, nulla da conto. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Et fato do con-sieri di Venecia, di Osso duro sier Piero Marzelo fo consier, e di San Polo sier Antonio Morexini fo baylo a Corfù, qu. sier Michiel; luogotenente in Cypri sier Lunardo Emo fo consier, qu. sier Zuan el cavalier ; el di la Zonla sier Luca Vendramin fo cao di X, dal Banco, qu. sier Alvise qu. Serenissimo, qual per esser dii numero di quelli ha dà danaro, ha cazulo que-