133 MDXVH, DICEMBRE, 134 questa città et paesi. 11 elarissimo missicr Bortolo Contarini partirà ancora lui dimane. 11 Signor turco parti ozi terzo giorno con lo exercito suo per Damasco. Dicesi che anderà de longo a Conslantinopoli, et io el vidi con bona parte de la gente sua uscir de la cita. Ila lassato qui suo lochotenenle di questo paese uno cerchasso che era al tempo di mamaluchi signor di Aleppo, et rebello al Soldano. Non li dico cl vestir de li oratori, quale fu sempre de seda de varie sorti, et il giorno che furono vestiti, el elarissimo Mocenigo haveva reslagno d’oro. La qualità de questa città et molle altre particolarità che son più presto di ragionar che di scriver riserverò al mio ritorno ; il che spero dover esser per Natale. Non so se il novo camino il prolongerà. Dicono alcuni che no. Io non so el camino, nè di fortuna so haver fermeza. Sto dubbioso, il tutto sia per il meglio. Nel Cayro, a dì 12 Seplembrio 1517. 73 Sumario di nuove, per letere di missier Nicolò Bragadin, dal Chayro. Prima, che entrò in Alesandria con la galia al primo de ¿Marzo, el trovò il paexe di-soltan Selim, il quale entrò nel Chairo a dì 20 Zener, el da poi in-tralo fu a conflitto con soldati Tomon bey per tre zorni el tre notte; alla fine, con molli tradimenti, fata grandissima stragie de l’una et altra parte, fu vinto il Tomon bey e rimase victorioso soltan Selim, che rompe Tomon bei, che fu costrelo fuger verso Sailo con buona banda di mamaluchi et gran moltitudine d’arabi. Nella moschea appresso il castello del Cairo, se retrovava zercha mamaluchi ... asediali, quali si rendeno al Signor turcho e con salvocondulo della persona ussino fuora, e dillo Signor turco li mandò captivi in Alesandria per melerli sopra l’ar-mada, e di poi tre zorni mandò comandamento al bassà di Alessandria che tulli li fesse morir. LI dillo bassà li t'eze menar ne le stalle del armirajo Choda bei, e lutti 1200 da duo boia crudelissimamente li feze tagliar la Testa. El zorno sequente, zonse un altro comandamento che soprassedesse di farli morir; si pensa sapendo certo lusse morii. El signor Tomon bei, avendo relazion el Turcho esser rimasto debile di forze, tornò assaltar el Caiaro con le zente avea, e fato alcune scaramuze, li arabi eh’ erano ne Texerzito di Tomon bei 1° tradinc», che lo deteno prexon al soltan Selim, e fu bona parte di schiavi morti, e ’1 reslo fuzino pur verso il Sailo e sono passali il fiume. Tomon bei, olirti sullan, el dì sequente passò di questa vita......di poi che fu menado per tutta la terra nudo sopra un gambelo, e fu fato chrida per il Chajero, che chi leniva robe di schiavi le apresentassero, e chi leniva schiavi in caxa li manifeslassino, sollo pena di corpi e beni; per modo che tulli li schiavi eh’ erano scosi furono discoperti e tutti passati per fil de spada, che si Ridica non ne sia rimasti da mamaluchi 3000, senza cavalli, la più parte nel Saitlo. El signor di Alexandria è di nazion schiava, e mollo amico nostro e di Janus bassà governador dii Chajero qual era bassà nella Bossina, che era ancora lui amicho della nazion nostra. E presto si dee partir il Signor e non posso dir altro di queslo. El qual, avanti ieri si partì de qua per esser in Alessandria inanzi al Signor, qual prima che ’1 si parti dii paese, voi andar a veder la sua armada. Dia andar con duo bassà e 5000 persone. Bendo lo ho-nOrarà meglio che polrà ; che io, per non spender come si richiedeva e come ha fallo cl Consolo nostro da Damasco, che per andarli a basar la man li ha portalo presente per ducati 3000, sono restato di qua, che non ho voluto compir di ruinar el colimo. Non si alende ad altro di qua ch’a disfar palazzi e cavar piere, e dove si ritrova palmo di roehame più preslo che lasarlo ruinano ogni cossa. Hanno ruinà el castello, che si ha speso pozzi di ducali, e dize voler portar tutto a Conslantinopoli, e far menar tulli li maislri che sano lavorar de sii lavori. Oltre di queslo, el dillo Selim fa scriver tulle le persone faeultose di questo paexe che voi mandar a Conslantinopoli, che non resti di qua se non canaglia etc. Queslo vuol mandar Simplerio Rizio e Zuan Andrea e l-utli gli ebrei eh'hanno danari, e voi mandar ancora a Conslantinopoli zercha 400 ma- maluchi che el Gazeli.......Quando troverò altro sarai del lutto avixato. A dì 15. La malina, nulla fu da conio, letere di 741) reclori di terra. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla, in materia di le monede. Et fu preso bandizar lì caran-tani nuovi e li bezi nuovi, e (ulte altre monede alias bandite ut in parte; la qual si dia publicar da ma-tina. Fo grandissima disputazion sopra questa cossa eli’ è di gran importanza ; et sier Luclia Trun, cao di X, parlò 7 volle et olene. Di Roma, fo letere di V Orator nostro, di 1, lete in dito Consejo di X. Come il Papa era an- (1) La carta 73“ è bianca.