MCCCCCVI, MARZO. reparo. Tulli se bulono in zenochione, et feceno tanti voli, che ’l nostro signor Dio li ajutono et re-liebeno le velie, el la nave suspirò, e per miracolo se conduseno per San Piero per San Pollo, in quel porto de Falamua, che è in capo la insula de lngal-terra ; sì che ponno dir tutti che per misericordia divina erano renasuli; el invero, manchando quella, erano impossibile campar; et ancora non crede esser ivi salvo, considerando il gran pericolo dove sono stali. La majestà dii re di Chastiglia tolse la volta de mar, e siete do zorni sempre con fortuna, prima che ’l podesse prender porlo, tandem el scorse per perso senza velie a Pourtulane a presso Antona X lige. Le altre nave andorono, chi in qua, chi in là, per la insula, et tre se rie rupeno sopra Artemua ; ma el forzo di le gente scampò; de 5, o 6 altre, ancora non si sa nova. Un’ altra nave scorse di là di Antona; et trovorono infine di la fortuna alcune 144' barchele de pescatori, e molti de la nave se getorono dentro, per andar in terra, et tutti seanegorono; et la nave andò salva in un porto, con el resto, che erano le dono de la regina ; sì che ogni uno ha havuta la sua parte. Et conclude, tutti hanno fatio grandissimi voli, chi di andar frate, chi andar a San Jacomo etc. Item, eri ebeno de li uno messo dii re, che narrò mirabilia di la toribel fortuna ha ’uto sua majestà, e smontala ili nave, voi venir fin lì per • terra, perchè è a la exlremità di quella insula più propinqua a la Spagna ; et lì aspecterano tempo di fornir il Ihoro viazo, et non partirano senza tempo facto, se dovesscno star lì 0 mexi, ben ohe habino passato il mal passo, eh’ è il canal de Ingalterra. Data eie. 145 Fu posto, per il colegio, cum sit, che, per parte prosa in pregadi, fosse provisto per il maridar di le (iole di sier Piero Bembo, qual, hessendo soracomito, fu morto combatendo Galipoli, ducati 2000 por una, di li danari di la Signoria nostra, et una fo maridà in sior Daniel Barbaro, quondam sier Zacaria, et l’altra in sier Zuan Francesco Venier, quondam sior Antonio, la qual 2.a mancha esser satisfata, perhò sia preso, come fu fato in l’altra, 1’ habi ducati 50 per mità al mexe, in do camere, Verona e Vicenza, etiam poter scontar in anga-rie etc., ut in parte; fu presa. Fu posto, por il savij ai ordeni, 3 galie al viazo di Fiandra con don ducati 6000 per una, ut in parte; fu presa. A dì 17. La matina, in Rialto, li consieri veneno ad incantar le galie di Fiandra, e non trovono patroni. Da poi disnar fo pregadi. Fo molte letero, di sier Donado da Leze, provedador al Zante. Cosse vechie dii turco, 0 da conto. Vene letere di Roma. Come a di 13 il nontio dii papa era partito por venir in questa terra, et alia secretiora ; et dii partir di domino Agustim Sepienza, orator cesareo, por Elemania ; rosta a Roma domino Philiberto, orator dii re di Chastiglia. Fu posto, per lutto il colegio, incambiar sier Piero Zorzi, quondam sier Nicolò, patron di una galia di Aqua Morto, in loco di sier Zuam Alvise Navajer, non poi andar; balotà do volte, non fu presa. Fu provà li patroni di Barbaria ; et di quelli dii trafego, cazete a la prova sior Julio Lombardo, quondam sier Lunardo. Fu intrato in cerla materia secrelissima, jttdico di risponder a Constantinopoli in materia di Alexio, perchè il turco è più disposto cha mai in volerlo. E leto le opinion dii colegio, che non è d’acordo, parlò sier Alvise da Moliti, savio dii consejo ; è rimessa al primo pregadi. A dì 18. La matina fo incantà la galia dii trafego, in luogo di sier Julio Lombardo, cazudo a la pruova, et la tolse sier Marin Bembo, di sier Hironimo, da San Zulian, per uno ducato. El qual non provò la età ; iterum si ricanterà. Da poi disnar fo consejo di X, con zonta di colegio e altri. In questo zorno, in do quarantie ci vii, fo expedito il caso di la confiscation, fata per li proveda-rori sopra le camere dii 149.., di Fiumicello, contra il Cardinal Grimani, patriarcha di Aquileja, la qual per cai di X fo suspesa etc. Or fo parlato per la parte; et ave: 40 bona, 9 di no, et 13 non sincier. A dì 19. Da poi disnar fo pregadi. Leto letere dii Chajaro, di Alvise Sagudino, secretario, di . .. dezembrio. Come era stà davanti il soldan; conclusive 0 havia fato. 11 soldan voi li sia paga il piper suo, e toy quello è in li magazeni a requisilion di nostri ; el che ’l soldan parlò gajardamente ; e cussi rispose il secretario etc. 0 di conclusion. Di Cataro, di sier Alvixe Zen, retor e prò- 145* vedador. Zercha quelle occorentie. Di Spalato, di sier Alvixe Capello. Di certa incursion fata per turchi sora Clissa ; e altre occorenze de lì. Da Constantinopoli, dii baylo, letere vechie di dezembrio. In la materia si traclava etc, Poi fo inlrato in la materia, secondo le opinion, l Parlò questi : sier Lunardo Mozenigo, sier Andrea