529 UDXVIII, I.UCLIO. 530 de qui in Italia. Sguizari, ne la ultima dieta fata a Zuricli, non haveano fato reverentia al Chrislianis-simo re, perchè li oratori cesarei haveano usato molle parole contrariando a la volontà dii dito He. Expetavano de li oratori dii re Catolico e dii re di Anglia; tegnirano chi li farà miglior partito. Avendo scripto dii cardenal Adriano, è da saper dito cardenal è stalo in questa terra poi segui il caso suo in caxa di domino Jacomo da ca’ da Pe-xaro episcopo di Baffo; ma essendo intimalo a venir a Homa, non li parse, per dubito dii Papa, et è fama partisse e non voler dir dove l’andasse; tamen si tien sia scoso in casa. Di Pranza, fo etiam letcre di V Orator nostro, di 28, di Angers. Come aspectavano lo agente cesareo, et aveano inteso era in camino, partito da la Cesarea Majestà con la sua resolution. In questo zorno, poi disnar, in Quarantia criminal, compite di parlar sier Zuan Antonio Venier avocato di sier Piero Antonio Morexini retento, et vien menato per li Avogadori exlraordinarii, e fo posto la parte di proceder per li 3 Avogadori et sier Marco Foscari olirti Avogador in dila materia. Et fo il primo Consejo: ave 4 di no, 7 di la parte et 25 non sincere, et nulla fu preso. Doman parlerà sier Marco Foscari predilo: e cussi parloe la matina e compite. Fo scrito ozi, per li Cai di X, in (ulte terre di Dalmalia, come, havendo inleso che perqueli monasteri sono molli guardiani di I’ ordene di San Francesco di nation bossinese et corvati, et atento dii 1473 et 1474 fusse posto parte nel Consejo di X, che niun non fusse venilian o subdito nostro potesse aver alcun officio in diti monasteri, pertanto doves-seno li reclori obedir le parte, e trovando esserne, li debbi mandar via, e sia capi di nostri subdili. 320 A dì .9 Lujo. La malina,.in Quarantia criminal, per il caxo di sier Piero Antonio Morexini fo podestà e capitano a Bassan, retento, parloe sier Marco Foscari censor olim Avogador exlraordinario in questo caxo, e compite, e poi disnar la Quarantia non se reduse. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta. E Ira le altre cose, elexeno li 3 jusla la parte presa di andar a meter i confini dii venitian zerca Corezuola per le possession tien i frati di San Zorzi Mazor: i quali fono sier Francesco Donado el cavalier fo savio a Terra ferma, qu. sier Alvise, sier \etor Mi-chiel fo capitano a Bergamo, qu. sier Michiel, sier Francesco da ca’ da Pexaro fo savio a lerra ferma, qu. sier Marco. / Viarii di M. Sanuto. — Tom. XXV. Fu posto far monede in Zeca da soldi 16 l’una et da soldi 8 l’una, et balotà 3 volle, a la fin fu presa. A dì 10. La malina, nulla fu di novo. Io mi partì di questa terra per andar a Sanguanedo in veronese con sier Marco Antonio Venier mio nepote, el steli fuora zorni 21. Da poi disnar, fo Pregadi, el leto tra le altre queste letere. Di Pranza, di Angers, di V Orator nostro, di 2 Lujo. Di le noze di monsignor di Lulrech in la fia di monsignor di Rovai; el zerca il nontio cesareo, come l’era zonto lì con amplia comission de la Cesarea Majeslà eie. Da Milan, di Zuan Jacomo Caroldo secretar io nostro, da Pavia, di 7. Avisa di le presente noze di monsignor di Lulrech, el qual dia andar in Pranza. Di Verona, di sier Alvise Contarmi podestà et sier Daniel Renier capitano, di 7 et 8. Con relation dii Colatemi zerca le cosse di l’impe-rador e di Trento, sicome in le dite relation apar, notade di soto. Di Spagna, di sier Francesco Corner orator, di 12, 25 et 28 Zugno, date a Saragosa. Come erano sta eleeti 6 reclori a veder se li populi poi jurar fedeltà al Catolico re vivente maire. Item, che ’1 Re ha di la decima di l’oro si traze di la mina ducali 52 mila a l’anno, e per le ... 200. Item, il Cattolico re era parlilo con li soi intimi, e andato per questi caldi a cerio loco. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savii dii Consejo e di Terraferma : aleuto le letcre di reclori di Verona scrivono il danno fa il merehà alias concesso per il Colegio, per autorità dii Consejo di Pregadi a dì 12 Zugno dii 1517 a quelli de Ixola de la Scala di poter far mercado lì : sia dila concessimi revocada in omnilms come si mai non fusse stata, ut in parte. Et a l’incontro, sier Piero Capello el consier, messe indusiar fin sia fato intender a quelli de Ixola di la Scala, aziò possino venir a usar de le sue raxon. Andò le parte: dii Capello consier 53, di altri Consieri, Cai e Savi 94, di no 1, non sinceri 5 et fu presa la revòcation. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savi predili, certa provision a una Juliana e sua fia Tadia di Foresti ducati cinque per paga in vita loro a la camera di Verona, a raxon di page 8 a l’anno, aleuto 350• sono stà private di l’ostaria di Caldiero a le qual fu concessa per anni 12: fu presa. Fu posto, per li Consieri: atento sier Piero Ba- 34