59 MDXVir, OTTOBRE. 60 mar lutti li capitoli haveano per el passalo con suo padre. Questi sacri signori, ved'/ndo tale sue richieste, come largamente apareva per sue letere, et con un’altra simile del capitano de l’annada, ■subito a di 28 del presente spazono diio amba-sador con grande onor suo et con risposta de dite lelere, con ordene de mandarle al suo Signory firmando tulio quello che lui ne ha richiesto, con questo che in Rliodi non la debano cridar perfino adviso del Sumnio Pontefice et di altri principi cripstiani. Lori, subito zonlo dito arnhasador, co-menzorono gridar la pace, et e ti am hanno dato ordene et comandato per tutta Turchia, subassi et cadi, et per jornata la vano «¡ridando por tulio. A dì 8 dillo salirne, del Phisco passando per canal, andando seguendo lor viazo per Constanlinopoli. Venere passato, che fu a dì 18 del presente, passa dal canale de longo, mostrorono a quella isola grandissimo amor, salutandoli con forzo de artelarie. Quelli de li li hanno falò bou presente, et cl cape-tanio de l’armata havea fato presente a Monsignor reverendissimo uno gripo candido, qual haveano preso; subito li feze liberar tulio. Etiam li feze presente uno gripo candido cargo de formenli de missier Francesco Morsi. Tamen imi con tulio questo non se (¡damo dii fato loro, ma sterno benissi-sirno in ordene de ogni cossa, el con bone vardio più che mai. Di le cose di Soria, per uno galion mio mancha di Cypri giorni 1(5 hogi, dicono la galia et tulli li vaselli cripstiani non hanno haulo licenlia. Ju-dicasi sarà fino la expedizion de li durissimi arnba-satori, quali ancora non hanno haulo audienlia. Dii resto, diceano el Signor turcho se a trova mollo pacifico; lo qua! dovea andar a Damasco a far la invernala. Di sor Andrea Bondmier refor di lihethi-mo, di 7 Octubrio, drizate al Provedador di V armada. Come la galia di Alexandria è gionta in quella isola a Iodio nominala Silino, cl due nave sue conserve, partite insieme con quella di Alexandria, voltisano sopra li Gozi, et eri passò di qui Cicho 31 Gora venuto di Alexandria in zorni 17, andava in Candia, qual dismonlò a la Cania et avea lettere di Oratori nostri a la Signoria nostra et di altri. Et di novo, interccetera li disse el Signor turcho preparava lo exercilo suo per transi'erirse per terra in Costantinopoli, et che ’1 Sophi era disteso con bon numero di exercilo a certi confini verso Trabeson-da, et molle altre parlicularità ina non de sostanzia. Etiam dili oratori riscrive. Di sier Vkenzo Salamon rctor di Setta, di 20 Septembrio, drizate al rezimento di Candia. fieri sera a hora larda, zonse de lì do galie, vien di Cypri, zoè la Garzona e la Trivisana, quali dicono el Sophi esser stalo a le man con el Signor de le barde rosse et haver haulo vitoria, et indicase esser per venir a truovar el Signor lurcho con grande exer-cito. Che Dio el faza. Et dili sopracorniti li ha apresentato lettere vanno a la Signoria, quale dicono esser de imporlantia, però le manda per messo a posta subito. Copia de una lettera di sier Hironimo da Canal capelanio di le galie di Alexandria, dri-zata al Provedador di l’armada. Laus Onnipotenti Deo. Di do dii presente lo le ultime mie, per le qual avisai quanto sina quella hora ocorea. Hora, essendo parlilo di Alexandria a di 13 del presente et qui per tempo a Bichieri habiamo posato, dico in questa hora ho facto velia io con due nave mie conserve con spezie, et a conlento di vostra magnificenlia Dio mi ha liberato di questa servitù, che per mia fé, per quanto ho aulo da homeni clic intende le cosse de questi lor governi, mi afermò che siamo stati in manifestissimo pericolo, non solimi imi, ma etiam la nostra insula de Cypro, che questa prosonluosa zente, qual sono senza niuna raxon nè fede, hanno tanto alzalo la lesta che li par toehar il cielo, et dicono mollo brave parole, et credo certissimo si ’1 tempo li havesse serviti, haveriano facto experientia de lor forze, et manazavano mollo le cosse de Cypro. Et benché questi clarissimi Oratori liabino Imbuto bona acoglientia, magnifico mio patron, sapiate che io l’ho da via autenticha, che non son persone da fidarse. Il Signor turco è partito de qui da zorni 10. Va verso la Soria per quello si dize. ila lassalo per governo de questo regno el deflerdar, del qual mollo se ne fi la. Se dice etiam lassar al governo de Alexandria Chairbech, che fu signor di Aleppo. De qui, vien dito 31 * non restarà molta zelile; ma tulli questi paesani sono malissimo contenti, el sono stufi de questo governo, et credo se vegnisse qual nazion sì voglia, a loro se dariano. De qui è zonlo uno galion de tur-chomani, i marinari del qual sono alcuni cripstiani. Hanno parlalo con li homeni de la nave de Zuan malvasiolo, et li hanno dito esser zorni otto parlino de Salalia, dove hanno inteso l’armata se parli. Di qui hanno haulo uno tempo che se hanno separati, et dice, la nave turcha qual era sua conserva havea