1 f>3 MDXVIi, DICEMBRE. 164 farà Domenega a dì 27. Erano 9 procuratori, el fo bella zornada, ma fredo. A dì 25. Venere. Fo el zorno de Nadal. La Signoria fo a messa, jusla el solito, e da poi disnar fono a la predicha in chiesia di San Marco. Predicò maestro Damian, predicha a San Zane Polo, poi andono con*le trombe et stendardi, perchè, non vi hesscndo il Doxe, non usano portar le cerimonie, el con li 6 canonici di San Marco aparali, andono a ve-sporo a San Zorzi Mazor,justa l’anliqua consuetudine. Erano 4 procuratori solamente: sier Zacharia Gabriel, sier Domenego Trivixan cavalier, sier Andrea Grili, et sier Lorenzo Loredan dii Serenissimo; nè altri andono, nè i savii se reduseno. Di Roma, fo letere di VOrator nostro, di 19 et 20. Come il Papa era tornalo,- stato a la caza, et etiam el duca Lorenzo stato a Fiorenza era tornalo; sichè di tuor altra impresa non si dice altro. 11 Papa ha dato ducali 4000 a Pielro Navaro, el qual fa 400 fanti, si dice per Barbaria, in li qual spenderà parie del danaro, et el resto ge li ha dati per altra causa. Item, el Papa ha poslo el monitorio in valvis ec-clesice contra el Cardinal Adriano, qual è in questa terra, che in termene de zorni 40, per compidi termini, debi comparer a Roma da Soa Santità, aliter procederassi contra di lui eie. Item, è seguito de lì certo rumor tra Carlo Orsini et uno Uironimo da la Valle et si hanno feriti tra loro. Item, per letere che vidi mi di sier Uironimo Lipomano pur di li): come Troylo Savello, fo condulier nostro, era morto da la gota, et come el Cardinal di Medici havia auto dal Cardinal San Zorzi, per renontia, uno beneficio in Roma chiamalo le Tre Fontane, dà intrada ducali 3000, per conto di ducati 25 mila de la paga dia aver il Papa da dito Cardinal, e tanto mancho li darà di contadi. El qual Cardinal San Zorzi non ha auto ancora voce in concistorio, ni adiva, ni passiva. Item, come fo ditto, certissimo il Papa non farà Cardinal queste 4 tempore. Di Napoli, dii Consolo nostro, di... Di fintata de la Raina di Polona de lì, qual va a Manfredonia a imbarcarsi per passar a Segna, et con lei vi va el signor Prospero Colona ; nè altro di Napoli fo di novo. È da saper: in questo zorno fu il perdon di colpa e di pena a Santa Maria di Servi. Item, a Santa Maria Mazor et a San Zuan Laterali, dove sono monache poverissime. A dì 26, Sabato. La malina, la Signoria con li oratori e li patrici invidali al pranzo andono a messa a San Zorzi Mazor, jusla el consueto, el tornati lutti andono a caxa sua, et doman verano a disnar col Doxe. Etiam ozi si dovea trar il palio a Lio, et per esser Sabato, fo rimesso a Limi a trazerlo. Et li savii si reduseno in Colegio, per lezer cerle letere di Cy-pro, vechie di Octubrio, e di sier Bortolo Coniarmi oralor nostro al Signor lurcho, di chi manchava a zonzer, portate per la nave patron sier Uironimo Contarmi qu. sier Andrea, vien di Soria, qual è zonla in Hislria, et è stata assa’ a venir, et se dubitava di lei. Per dite letere se intese cose vechie, nulla più di novo. Di Corphù, di sier Alvise di Garzoni baylo. Fo lelere, con uno reporto di certo calafado vien di Conslantinopoli, partì questo Odubrio, qual ha lavorato in le galie dii Turco, et scrive el numero et molte particularità ; ma ancora l’armala non era in-trata, stata in Alexandria, et per esser cosse vechie et aver nui letere dii Mocenigo orator nostro da Conslantinopoli di 5 Novembrio, copiose di tutto, non fu fato molto caso di questo aviso ; pur fo bon aziò si .atendi a i’Arsenal e far compir le galie. Di Sibinieo, di sier Francesco da dia’ Ta-japiera conte et capitano di.. . fo letere. Come cerio vayvoda (ureo lì vicino, havendo corso su quel di l’Ongaro, e fato preda di anime etc. et etiam preso alcune anime di nostre subdile solo Sibinieo, et inteso erano di nostri subditi, lassò 22; qual ve-neno a Sibinieo a dir al retor erano slà lassate, perchè hanno ordene dii Signor di non far dano a nostri, e se mandi uno da lui, perchè se in la preda sarà qualche altro nostro subdilo, tutti li lasserà, et cussi avisa. El per Colegio li fo risposto et scripto al prefalo voyvoda, per la Signoria nostra, una bona letera, ringratiandoli di quello l’ha fato, et ordenalo da Si-bmico se li mandi un presente. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consti-lendum. A dì 27, Domenega. Da matina, la Signoria 94 con li oratori, vice doxe sier Christofal Moro e allri deputati et invitali al pranso dii Doxe, andono a messa in chiexia di San Marco. Era olirà li 4 oratori Papa, Franza, Ilongaria et Ferara, etiam il cavalier de la Volpe eondutier nostro, qual slà in questa terra in dia’ Grili a San Salvador, et sempre è stalo poi si partì di Friul, zoè che ’1 fu per contracambio dato reseatato, ch’era preson in Gradisca. Et al pranso si fe’ portar il Doxe, qual fu jusla el solilo. Da poi disnar, li Savii se reduseno a dar au-dienlia. A dì 28. Fo el zorno de Innocenti. In Colegio