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MDXVIIt, AGOSTO.
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 Signor nostro, ritornò in Gazara per reposar lo esercito, facendo cercar tutte le teste de li zercassi, et quelle de li principali fece irapir di paglia et man-doli a lo illustrissimo Signor, le altre atacoe con chiodi a li albori de le palme per memoria de tanta viloria.
    Lo illustrissimo Gran Signor mandò per anti-guarda 200 boni et valenti salitarj li quali se incon-trorono con Synan bassa, et ivi ordinò che doves-seno scavalcar et aspetarlo in uno certo loco. Eseguendo l’ordine, et non trovando el bassa nè alcuno de lo exercito, hanno deliberalo di ritornar a lo illustrissimo Gran Signor, el per camino furono morti una gran parte de quelli fugivano cavalcando per ritornar al Gran Signor, come ho dito; furono un’altra volta assaltali da arabi et solamente ne scampo-rono sei, li quali venuti a la presentia dii Gran Signor, domandandoli novelle de Synan bassà el del suo exercito, loro risposeno che lo avevano zercato per ogni strada et che non hanno possulo intender novella de lui nè de lo exercilo, unde lo illustsissì-mo Gran Signor, sospirando et molto attillo, con le lacrime a li ochi disse:
Parole dii Gran Signor a la levata fece di Damasco.
     0	exercito mio de Grecia, o voi mei consiglieri, presto falime levar de qui et che si possi trovar li nemici. Et come uno dragone cridava et coinè uno leonpardo stridava, et come uno leone rugiva non trovando mai reposo. Stando in questa angustia, sono capitati certi messi con bone novelle, dicendo come lamberdi Gazeli è rimasto roto et fracassato dal suo valoroso exercilo de Grecia, el qual ritornato salvo dimora a Gazara con gran triumphi. Udita lai novela, la tristizia et dolor de lo illustrissimo Signor è ritornala in gaudio; el qual a essi mori fece gran presenti, sichè in vita sua sono restali richissimi. Et da poi ditto illustrissimo Signor parli di Damasco, et vene a uno loco domandato Peneli, in lo qual li so-praditi salitarj furono morti et sua illustrissima Signoria fece nteler a suo dito loco et tagliar tutti a pezi.
       Come lo illustrissimo Signor andò in Hierusalem.
     Poi gionse in Hierusalem, et nel camino fu pioza et mal tempo, per il quale travagliarono olirà modo et ne morite zente assai. Et in Hierusalem dispensò
 gran quantità de danari a li poveri de la cilà, per modo che non è rimasto alcuno che non sia stato ben contento de santa elemosina de Sua Signoria, 30 et fece etiam sacrifizio de bovi et castroni; sichè li ucolli de lo acre et li animali de la terra sono rimasti saciali, et ringratiando con la mente, non abiando lingua, la bontà de Dio.
     Lo illustrissimo Signor con el suo esercito cavalcando a la volta de Gazara gionse in una vale teri-bele, et nel passar ebbe grande dificultà non posendo passar più di dui cavali a la volta. Li arabi haveano preso li passi, et a uno loco pieno di pietre acumularono gran quantità de sassi per lasarli cascar quando passava lo illustrissimo Gran Signor per farli danno, el etiam aveano preparalo assai arzieri. Il che sentendo il Signor prefalo, comandò che le bombarde et schiopeti stiano a l’ordine; ma perniala fortuna, quando fu il bisogno, per il vento et pioza non si potè discargar le artelarie, nè se poteva dar
 il	foco; ma li janizari ricomandandose al Creatore artifiziosamente et con astuzia adoperono li schiopeti et hanno fato fugir questi cani mori, con la morte de molti de loro.
    Lo illustrissimo Gran Signor, cavalcando con lo felice exercito et acostandose a Gazara, li valorosi soldati di Grecia, come rose bianche vestite de le riche veste de li inimici, con le coraze et arme come se andaseno a la bataglia, ussileno di Gazara per uno tiro di arco el incontrò sua illustrissima Signoria, et
 li	mori vedendo tanta pompa sono rimasti stupefali, ed adunati con lo exercilo di lo illustrissimo Signor et li sanzachi di le provincie di Grecia descavalcoro-no basando la mano di lo illustrissimo Gran Signor, et tulio lo suo exercilo diviso in due parte da banda destra el zanca salutarono sua illustrissima Signoria che andava de mezo loro, et la laudavano. La qual a l’incontro ringratiava Synan bassà et luto lo esercito, et a li sanzachi donò richissime veste et danari, et a lo resto de li spachi, che voi dir zenlilhomeni, con la sua grande presentia riguardando, fece donatone de grado in grado. Et ivi a Gazara riposò quatro zorni, et il quinto con luto lo exercito se parti et andò a la volta di Caxali, dove prima non vi potè andar per la gran penuria d’aqua ; ma per le gran pioze essendo le arene tulle piene de aqua, sichè cavando 4 over 5 palmi se trovava aqua bona, lo esercito non pali de aqua. Et zonti a li Caxali, li hanno posti a saco per esser sta saltali da li arabi de diti luogi in quella valle, quando l’andò da Hierusalem a Gazara. Poi se messe su la strada drita a la volta del Cayro, el gran soldan Tumombei, novamenle