575 MDXVIII, AGOSTO. 576 molli de questi eretici ad confessionem suatn et a la sua infelize morte, quali perlinaze se lassono brusar vivi. Et inter catera, è sialo brasato uno missier Pasino qual era caozelier de dicto locho, dove ha confessalo che li concoreva a quel loco do milia e cinquecento persone; el è stato brasato uno altro qual era el corier suo, qual andava in Pranza, in Spagna et altri lochi onzendo dicto bastone. De priapo autem bifurchato, qual è il diavolo che usa carnalmente con dicle femene per anteriorem et posticum, et altre cosse non lo poleria scriver, perchè vostra magnìficenlia non lo crederia, si non lo vedesse. Ita che, quella voglia metter tulio el suo studio ad venir a questa sancta impresa. El vien de lì uno missier pre’ Bernardino de Grossis per ambasadore de dieta valle, qual è vicario in dieta valle, el qual ne ha facto morir 15. Sua Signoria 345* ve darà piena informalione zerca zio. El Signor Dio vi prosperi come desiderate. Bene valete. Datce Brixice 28 Julii 1518. 346 Dii mese di Avosto 1518. far compreda di fermenti; ma non parse ancora, ma ben far grandissimi editti li fermenti non siano traili di territorii, maxime dii veronese. Itemi, preseno, chi condurrà Tormenti in questa (erra da 0- Iranto in là, el da parie di......, darli trala per la parte di fuora, jusla quello è sta altre lìate in dito Colegio preso. Si lien questo anno sarà carestia granile per andar li tempi suti, eh’ è cosa contraria a li menudi, el etiarn non è bona alle uve. A dì 3. La matina fo le ter e di Zuan Jaco-mo Caroldo secretano nostro a Milan, date in Alexandria di la Paia, dove si ritrova con 10 illustrissimo Lutrech a far la monstra di le zente d’arme, et scrive..... Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consu-lendum. Di Roma, dì sier Marco Minio orator nostro, di 30. Come de lì li avisi dii tornar dii Turco a Constantinopoli si dubita non sia causa di qualche gran travaglio a la cristianità, e si sta in aspe-ctatione de intender di quelli successi, e si fanno varie imaginatione. La Signoria nostra à mandà alcuni advisi mollo jeiuni, adeo le persone credeno che non vogliano advisar quanto si à, e cussi si perde il credilo, perchè prima era de lì che non si prestava fede ad allre nove di le cose di Levante salvo a quelle avisava la Signoria. Dubita si perderà questo credito, e tanlo più è di advertir, che non manca chi scriva ogni cosa di novo particolarmente etc. Si ha il reverendissimo Legato esser zonlo in Augusta. È stato molto honorato da la Cesarea Maestà, qual li andò conira per mia do fuora di la terra con li Electori de l’imperio era lì el mólti altri signori. L’uno e l’altro dismontorono a piedi quando furono vicini per far le accolgentie con majore dimostratione; poi lo accompagnarono a la chiesa cathedral. 11 cardenal Curcense non lo andò ad incontrar, perchè li Electori de l’imperio non li vol-seno dar loco, dicendo che lui era Legato come intruso. La dieta si farà in Augusta, et sono zonti de lì molli principi et do electori, videlicet lo episcopo magontino el il duca di Sacsonia, et aspecta-vano li altri. 11 favor dii cardenal Sedunense ogni zorno manca apresso sguizari, e volendo lui contrariar a le cose dii signor Zuan Jacomo, li fu dito che se lui avesse tanto operato per loro quanto ha fato 11 signor Zuan Jacomo, non sariano morti tanti di loro sguizari quanti sono stati ; et con queste parole lo lassono etc. Scrive dito Orator etiam letere drizale al Con-sejo di X. A dì primo, Domenega. Introno Cai di XL a la banca sier Zuan Morexini qu. sier Marco, sier Vicenzo Belegno qu. sier Beneto, sier Hironimo Zane di sier Bernardo. Cai dii Consejo di X, sier Andrea Foscarini, sier Zuan Venier et sier Donado Marzelo, stati tutti e tre il mexe di Zugno. Da poi disnar, fu Gran Consejo. Fu posta la gratin di sier Marco Antonio Morexini qu. sier Alvise da San Polo debitor a le Baxon nuove di pagar di prò’ de imprestedi e cavedali come fu preso in Pregadi, et balolada do volle, ave il numero de le balote et fu presa. Fu fato eletion di tre dii Consejo di X ordinari: sier Domenego Contarmi, fo capilano a Padoa, qu. sier Mafio, sier Nicolò Venier, fo governador de l’intrade, qu. sier Hironimo, et sier Francesco Falier, fo Cao dii Consejo di X. Solo, ma non passò, sier Zorzi Pixani dotor e cavalier, fo consier. Et 6 dii Consejo di Pregadi tutti vechii: passò di 24 solo 7. A dì 2. La malina non fo nulla da conto. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria e Savii in materia di biave, atento le biave cresceno et li arcolli monstra trista saxon, e li formenti valeano il padoan .... e in Fontego la farina era poca, e tulli trazeva e comprava. Per il che sier Domenego Loredan, sier Antonio Bon e sier Vicenzo Valier provedadori a le biave forno in Colegio, volendo