533 MDXVIH, LUGLIO. 534 come le caravele andate al viazo di l’India erano sta rote, et à abuto sinistro da l’armala dii soldan Cauri, per il che veneno in questa lera a comprar spezie, et comprono per ducali 50 milia, adeo le noxe valeano g. 14 saltono a g. 22 et zio che valeva ducali 14 saltono a ducali 21, e cussi altre specie, zoè canele e garofoli che prima non eran richieste, saltono in precio. A dì 11. Domenega. Fo Gran Consejo. Fato capilano a Bergamo, che prima fu fato . . . volle eletion et niun passoe, ozi rimase sier Nicolò Dol-fin fo savio a terra ferma, qu. sier Marco, da sier Zuan Capelo fo avogador di Comun, sier Piero Badoer fo Cao dii Consejo di X, et sier Valerio Marzelo fo podestà e capitano a Buigo. Fu fato pro-vedador sora i Olici sier Sigismondo di Cavali, qu. sier Nicolò, con titolo fo Provedador in campo e pre-xon in Alemagna mexi 42. Et nota: zà più di 138 (anni) che Cavalli è zentilhomeni, niun rimase a Gran Consejo se non sier Federico di Cavalli a la Ju-slicia nova, e questo ozi Provedador sora i Oficii. ltem, fu fato dii Consejo di Pregadi sier Jacomo d’ Anseimo, eh’è ai X Savii, qu. sier Bortolo, che mai niun Anseimo fo di Pregadi. ltem, di la Zonla rimase sier Piero da Canal, è provedador sora la Camera d’imprestedi, qu. sier Nicolò el dotor. Noto. Eri introe Avogador di Comun, in luogo di sier Lorenzo Orio el dolor à compido, sier Gabriel Venier, e intrò in loco suo extraordinario Avogador sier Francesco Morexini. 321* A dì 12. La malina, fo letere di Franza, di l’Orator nostro, da Angers, di 3. Come era stalo 10 agente cesareo insieme con domino Philiberlo con 11 deputati dii Christianissimo re per la tratazion di le trieve tra la Cesarea Majeslà el la Signoria nostra, et come l’aveva ampio mandalo di concluderle, ta-men con il capitolo che li foraussiti avesseno il quarto di le loro intrade aziò potesseno viver; et scrive coloqui auli in questa materia con monsignor il Gran maistro, col Gran canzelier e con Rubertet. Da poi disnar, fo Pregadi per risponder in Franza; et leto le letere di Franza di l’Orator nostro. Nola: queste do parte, fu poste a di 13. Fu posto, per li Provedadori sora la Mercadanlia sier Nicolò Trivixan, sier Donà Marzelo, sier Nicolò Venier e sier Matio di Prioli, che certa parte di quelli condurano robe di ponente eie., sia perlongà ancora fin tutto il mese di Avoslo 1519 ut in ea. Ave 162 di si, et 6 di no, et fu presa. Queste do parte fu poste a di 13 dito, e qui messe per eror. Fu poslo, per li diti, alento si soleva navegar una galia al viazo di pelegrini, qual è andà a la maza (sic), però si lazi in l’Arsenal una galia grossa deputà al dito viazo, qual sia incanlada, e chi la torà in termine di uno mese, debi dar contadi li danari di l’incanto per poterla compir, soto pena eie., e non si possi meter altra galia o nave al dito viazo fin anni 12 se non questa, soto pena eie. ltem, li pelegrini vadino con le jurisdizion loro come è nolo in l’olicio di Calaveri, e sia publicà su le scale di Rialto e di San Marco; e li Patroni a l’Arsenal vadino su l’incanto in Rialto a incantarla, debino menar chi la torà do nobeli ; cadami la possi luor, cussi nobeli come popular, qual poi tolta in termenc de zorni 8 debbi dar le sue piezarie e si provi in questo Consejo, come suol provarsi li altri Patroni di le galie grosse. El nota: li altri tre Provedadori si tolse zoso di me-terla, aleuto fo leta un altro Consejo, et poi sier Malio di Prioli solo fe’ lezerla per lui, el parlò per la parte, adeo li tre compagni etiam loro introno in opinion. E cussi per tulli 4 andoe, et primo parlò il prefato sier Matio di Prioli dicendo le raxon perchè causa l’avea posto la dita parte, e fe’ bona renga; et sier Luca Trun el consier andò in renga, et parlò 3 dicendo non era da far queste novità, ma la terra fusse libera e lì pelegrini andasse su quel navilìo li paresse, et altre volle fu voluto rneler questa parte, fu presa e subito revocala, et però era di opinion di indusiar a uno altro Consejo e il Colegio fusse ubligà venir con le sue opinion. Et li rispose sier Nicolò Trivisan, uno di Provedadori sora la Mercadanlia. Andò la parte, quella di Trun consier ave 64, di Provedadori 162 et 6 di no, et nulla non sincere, et questa fu presa. Et nota. Iusla la parie, li .... andono a Rialto poi la matina a incantar la dila galia, e non Irovoe Patron. Fu poslo, per li Savi dii Consejo e di Teraferma, una lelera a l’Orator noslroiu Franza in risposta di sue, in materia di le prolongation di le Irieve con la Cesarea Majeslà el la Signoria nostra per anni 5, maxime zerca il capitolo di dar il quarto de l’intrade di beni di rebelli foraussiti, quali in tutto sono fuora in esser numero 34 ... El messeno d’acordo, che si remetevamo a la Cristianissima Maestà, et quello el faria era ben fallo, dando però el confili a li dilli foraussiti extra Dominium, per esser di sorta che non si poiria star securi dove ì fosseno; con altre parole. Parloe sier Zorzi Emo procuralor, qual voleva che si facesse il conlin in queste parte che divente-