MDXVI1I, MAHZO. 304 Sier Candian Dolimi, fo podestà a Cancri, di sicr Francesco qu. sier Candian . . Sier Fantin Zorzi, fo savio ai ordeni, qu. sier Nicolò.........98 Sier Marin Pixani, fo podestà a Dignan, di sier Alexandro . ....... Sicr Almorò Barbaro, fo a la Doana di mar, di sier Alvixe qu. sicr Zactiaria cavalier procuralor ......... Sier Francesco Landò, fo savio ai ordeni, di sier Piero......... Da poi disnar, fo Gran Consejo, fu preso la gra-tia elio l’altra fiata non fu presa, videlieet . . . Fu fato Luogotenente in Cypri, in luogo di sier Lunardo Emo ha refudà, sier Alvise d’Armer, fo cao dii Consejo di X, qu. sier Simon, qual vene per scur-tinio. Solo sier Zuan Viluri fo provedador in la Patria di Frinì, qu. sier Daniel: tolti numero . . . el di questi niun non voleva andar per paura dii Turco. Fo falò elelion di capitano a Brexa. Tolti sier Tomà Lion, sier Antonio da Canal, sier Alvise Malipiero, tulli Ire con titolo di luogo di Procuralor, e sier Alvixe Zen fo capitano a Ravena, qu. sier Francesco, e niun passoe. E dii Consejo di X tandem fu fallo sier Donà Marzelo, fo consier, qu. sicr Antonio, et sicr Luca Trun, mo eli’ è fato in suo loco, ussirà. Et altre voxe fu fallo, qual tulle passoe; et di la Zonla sicr Piero Balbi, fo di Pregadi, qu. sier Bendo; solo sier Jacomo Corner, fo luogotenente in la Patria di Fi'iul, di sicr Zorzi el cavalier procura-tor, il qual non passoe, e questo per esser nel numero di quelli di danari. 177 Di Roma, di V Orator nostro, di 12. Come era partilo il ducila Lorenzo per Fiorenza, e poi si parie e va per slafela in Franza da la moglie, e quel monsignor di . . . con li do franzesì venuti per condurlo si partono ozi e anderano a Fiorenza a levarlo, et con lui anderano in Franza. Replica quanto scrisse per le altre, che il signor Alberto da Carpi, con uno agente cesareo noviter venuto, era stalo dal Papa a dirli che, volendo Domenega far certa proclama di Irieve, il suo Imperador non intendeva per questo fusse fato Irieve con veneziani, protestando etc. ; al che il Papa disse, per questo non se loleva le raxon ad alcun; et che ’l re d’ingalterra haveva diferenlia col re di Franza per caxon di la cita di Tornai, ta-mai per questo etiam loro sariano; et che Soa Beatitudine si risalvava in pedore poi adatar si fosse alcuna diferenlia tra li Principi ; et che in que-sli cinque anni si atendesse a le cose turchesche eie. Scrive poi come lui Orator era stalo dal Papa, et coloquii auli insieme. Item, come per 1’ anniversario dii Papa a di 11 era sta fato festa e fochi la sera, et deio messa solenne in capola. Item, come quel zorno era stà principialo a far le processione, et Domenicha si faria la solenne e si publicheria la cruciala, el lui Orator non vi anderà jusla i mandali di la Signoria nostra. Altre particularilà scrive, come in le letere si contici). Di Londra, fo letere particular di Alberto Bavarin, di primo Marno. Come il mar a via fato pago (sic) zercha 10 Fevrer, et era stà gran fortuna, roto più di 140 nave in mar, dicendo, ini piace le galie nostre non erano in mar. l'amen, par si liabi aviso di Cales, in sicr Mafìo Bornnrdo, come a di G Fevrer uno li scrive che le galie erano levate e ile a bon viazo; che si cussi fusse, a tempo di la fortuna si harìano trovato in mar el potriano esser scorse in Galicia o altrove; di che la terra steva in qualche dubbio non havesseno palilo. È da saper: l’altro dì sier Alvise Loredan qu. sier Luca, soracomito, expedito, etiam parlile. Si arma bora il Marcello e Tajapiera. A dì 18. La matina non fo lctera alcuna. Sier Alvise d’Armer luogotenente in Cypro, fo in Colegio e aceplò, e anderà con la nave, et prega sia expedito di fanti; su la qual nave, patron Francesco da Corfù, participi sier Luca Loredan, sier Vicenzo Griti e sier Tomà Duodo di bolo .... nolizata per la Signoria nostra, vi va li do conleslabeli Toso da Bagnacavallo et Mariano Corso, con fanti 150 per uno. Item, esso Locotencnte e sicr Andrea da dia’ da Pexaro qu. sicr Bortolo consier, et sier Antonio Loredan qu. sicr Zuane caslelan a Famagosta. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta. El tra le altre cosse, per ricompenso di credili dia liaver sicr Filippo e Francesco Bernardo qu. sier Dandolo, aleuto una suplicazion t'ala per loro, preseno che una sua nave di bote ... sia posta al viazo di pele- j grilli al ZaIFo per non vi esser galie, et che altre nave che questa si possi nieter a tal viazo: et fu presa di una balda. Cossa di gran importanlia, che in una terra libera sia depulà una nave a tal efeclo, maxime pagando li pelegrini il suo nolo dii suo ; cossa non più fata in questo Stado. A dì 19. Nevegò et fo pioza e vento, nulla fu di conto. Da poi disnar, etiam pochi di Colegio di saviisi reduseno. A dì 20. La matina etiam nulla di conto. Solimi la morte di sier Pangrati Capello, è di Pregadi, qu.