(¡09 MDXVUI, AGOSTO. 610 favor, dal predito sier Andrea fuora, et le letere ob-tenute fo confírmate etc. Vene lo episcopo di Cita Nuova domino Marco Antonio Foscarini, al qual fo comesso cerla causa intervenendo uno frate di san Stefano fato ritenir per il Legato, et referí quanto li pareva fusse di jure.. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fu posto dar licentia a sier Nicolò Dolfin conte di Puola venir a Veniexia per zorni 15, ut in parte. Fu presa: 610, 4, 12. Fu posto una gralia di uno, qual qui non nominerò, che si voi apresentar, incolpado per omicidio su quel di Montagnana. Et fo balotà do volte et non fu presa. Fu fato al luogo di Procuratori sier Sebastian Foscarini dotor, che leze in philosophia, qual è stato un’ altra volta. Et Patron a l’Arsenal, da poi la volta che fu fato, e rimase sier Jacomo Bragadin fo a le Baxon vechie, qu. sier Daniel. Et fato elelion di Pro-vedador a le biave in luogo di sier Domenego Lo-redan qual ozi morite, et nicin passoe. Et 6 di Pre-gadi vechii. A dì 23. La matina nulla fu di conto. È da saper, per Colegio, con i Cai di X, in questi giorni terminono mandar secretario a Verona over a Bo-verè, justa la forma di capitoli, per esser con uno agente cesareo e veder con quello i beni di rebelli, Andrea di Franceschi secrelario, el qual partirà immediate. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, et fono in la materia di le strige di Valcamonica, et fu ledo le lettere e processi mandali per sier Zuan Badoer dottor el cavalier podestà di Brexa, stato in Valcamonica a formar processo, maxime contra uno pre’ Bernardin Grosso era vicario per il Vescovo sopra questa inquisition a Pisogne, perchè li processi non è fatti con ordine. È da saper: zerca 62 è sta brusà vivi, zoè 40 femene, il resto omeni, e si andava facendo la inquisition, ma per li Cai di X fu sospesa ; el qual pre’ Bernardin è in questa terra e fo in questo mese in Colegio e giustificò la cossa. E per notar tutto, sono in questa terra cinque come ambassadori di Valcamonica, supplicando la Signoria vi vadi drio la inquisition, i quali fono in Colegio e ai Cai di X, i qual sono il reverendo domino Valerio di Boni preposto, domino Bernardino Grosso dotor prete bresciano, frate Gregorio di l’ordine di san Domenego inquisitor, e do layei, Bernardin di Benoli et Damian de Federicis de Edolo. Questi fono li vicari mandali per il reverendissimo episcopo / Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXV. domino Paulo Zane in Valcamonica, con salario ducati 25 al mexe et le spexe. Dai comuni ebbe le spese e il salario per palo con loro di la Valle facto. Or fo domino Pietro Durante archidiacono et questi altri cinque, pre’ Batista Capurion a Edolo, pre’ Donado de Savale a Ceno, pre’ Jacomo de Gablani a Darsi, pre’ Valerio di Boni a Breno el pre’ Bernardin Grossi a Pisogne. El fo terminalo ozi nel Consejo di X con la Zonla di remeter questa materia al reverendissimo Legalo dii Papa, è in questa terra, episcopo di Puola, domino Altobello di Averoldi brixiense, qual insieme eoi Patriarca nostro e altri prelati vedino li processi et melino in questa materia quel ordine li parerà, come di jure a loro ecclesiastici aspeta. Fu preso expedir sier Antonio Surian dotor e 366 cavalier, va orator in Anglia, el sier Lorenzo Orio el dotor, va orator in Uongaria, zoè darli li danari di 4 mexi per uno, et di mexe in mexe da la cassa del Consejo di X, sichè ogni mexe i abino avanti Irato. Item, a li secrelari vanno con loro ducati 30 per uno, justa il solito. Fu preso, che Andrea di Franceschi va secretano a Roverè, o dove acaderà, per esser con li agenti cesarei per la materia di le intrade di beni di rebelli e altro, vadi con 6 cavali et ducati 90 al mexe per spexe ; qual partirà subito. Di Franca, fo letere di V Orator nostro, da Nantes, di 13 Avosto. Come il Be era partilo per Renes, et avia espedito uno orator a l’Imperador, eh’è monsignor di... et datoli instrulion, zerca le ville del Friul è bon le sia di le terre di la jurisdi-tion le erano, et poi zercha il 4.“ di beni di rebelli. Et scrive che ’1 Re ha parlalo a esso Orator nostro, e diloli, si ben li capitoli di la Irieva non è come voria la Signoria, bisogna far come se puoi, una» volta si ha questo beneficio di anni 5, et conforta si mandi li danari et la retificalion presto. E si vuol far ogni cosa con l’Imperador, ìicet ahi mal animo conira la Signoria nostra, per inlerlenirto ben edificato. Item scrive, che il legato del Papa, Bibieua, è li, ha parlato al Be voria esser nominato il Papa, come capo, di lo acordo con Anglia eie. Scrive l’O-ralor va driedo il Be, el qual vera a Bles. Item, la peste è in la corte, morti alcuni di la corte dii Be. De Ingaltera, dii Justinian orator nostro, di 3 Avosto, da Londra. Scrive come il legato Cardinal Campezo zonse lì, et li onori fatoli, qual, poi la prima audienlia, suo fratello fece una oratìorie at Be, exorlandolo in materia cristiana. Item, scrive si tratava liga e paxe e parentà con il re di Franza 39