475 MDXVIII, GIUGNO. 476 Damasco, se acompagnò con alenili Spacbi et janizari che scampava da Damasco dal Signor turco; et quando fono zonti a Gazara, quel subassi di Gazara li retene, et subito scrisse al Signor turco, el qual subito mandò comandamento che tulli fosseno impalali et apicati ; el cussi fo fato. Era in tulio cavalli 40 et janizari 60 ; a presso dize esser campato da Damasco janizari 500 con li suo capi et andati a la volta di le barete rosse. A dì 19 Zener. L’ò venuto uno turcho che vien dii paese de Aliduli. Dise come el capitano dii Signor turcho, ch’è a queli confini de le barete rosse, à mandato a domandar socorso a Bene Suar signor dii paese dì Aliduli ; et ancor el dito capitano à mandato dal bassa di la Caramania, che anche lui con tutto il suo campo andasse in suo socorso. Et che uno dì da poi questo el vene nova, come questo capitano del Signor turco era sta asallato da do bande in fra Caramit e Sadagialdran da le zenle di la ba-reta rossa, et avevaio roto e tagliato a pezi assae zente, et che ’1 capitano dii Turco era scampato. Da poi avendo visto la bareta rossa aver roto el suo nemico andò a la villa e terra, dove stava el dito capitano dii Turco, che era prima di la bareta rossa, et lì hanno brusato el minalo e taglialo a pezi tutti quelli di la dita villa e terra grandi e pizoli, che non li è restado niente, che adesso tulio quel paese è desinilo come loci salvadeci. Da poi che la bareta rossa ave auto questa vitoria, se reduse a li suo’ contini, et lì stano fermi. Per uno turco venuto da quelle bande, disse che da poi zonto la bareta rossa a li soi conlini, el zonze Bene Soar el el bassa di la Caramania con tulle sue zenle, et questi duo capitani stanno fermi a quelli confini, et hanno scrilo al Signor turco quello seguile, et etiam questi do capitani à scrito in Aleppo a quel bassa che ancor lui deba cavalcar con' più persone el puoi, perchè la bareta rossa è molto grossa. In questo dì moderno è venuto lelere da Damasco dal Signor turco, qual scrive a questo signor Cayrbech, che li sia mandato cuori 10 mila, zoè 6000 de bufalo et 4000 de bò; non se intende quello el voi far. A dì 20 Zener. Vene uno lurco di la Caramania, che confirma le sopradite nove esser vere, et che ’1 zonse el socorso quando la bareta rossa ave roto et ruinalo quel capitano che era a la guardia de li confini di la bareta rossa, et cussi stanno fermi. Et che questi do capitani, zoè Bene Suar et el bassa di la Caramania aspetano el bassi de Alepo con el suo campo. Questo turco dize la bareta rossa esser benissimo in ordene de cavalli et omcni da persone •200 mila et più, et in questo ne son da zerca cavali 20 mila armati con arme discoverte bianche come 289 vanno li liomeni d’arme in Italia, et cavali lizieri assa’, pedoni da zerca 30 in 40 mila, schiopetieri da 15 in 20 mila, tulli benissimo in ordene; artellarie grosse con carete, el tutto ben disposto. Questo che à dito queste nove vien dii paese dii Caramania, et à portato letere al Signor turco, et poi è sta mandato di qui, et è in casa di questo mio amico, essendo sta confidalo a dito le sopradite nove. A dì 24 Zener. Vene da Damasco dai capi de janizari de la Porta dii Signor turco, venuti come am-basadori con lelere dii Signor turco a Cayrbech, qual è sta confirmalo ne la sua signoria del Cayro, dove è sta fato feste grande. Questi do capitani, uno ha nome Caragiafor, e l’altro è nominalo Chroya. I quali hanno portà comandamento dal Signor turco, che comanda al dito signor Cayrbech che li mandi 400 janizari grezi, zoè zilebi, che subito si parlino per Damasco a la Porta con i suoi 4 capi di squadra. Et el ditto signor Cayrbech li daga danari per le spese per strada a 10 a 10 che li fazano (ino a Damasco, et che siano conienti. Ancora comanda, che da Damasco è scampalo janizari 500, quali disse esser venuto de qui al Cayro, che si veda de trovarli et mandarli a la Porta a Damasco. Et quelli che vo-leno vegnir de volontà, che lì mandano con li suoi capi che li conducano a la Porta, che sarano ben venuti; et quelli che non vorano vegnir di bona volontà, apicateli et fagliateli a pezi, aziò non slagano de li, et simclinenle fate de tulli li altri, come spachi el ogni altra sorte che non vorano vegnir, maxime quelli che mangiano el suo soldo. Et far zercar con ogni diligeutia questi che sono scampati da Damasco per el Cayro et per lo paexe, et quelli trovarano, li deba mandar a Damasco a la Porta, et quelli che non vorano vegnir, fateli quello meritano. Apresso, dito Signor lurco scrisse che sia mandato tulli li marnaluchi che se trovano nel Cayro, et a lutti per lo signor Cayrbech li sia dato ducati 100 per cadauno, aziò se possano comprar arme e cavalli; et etiam li sia dato per sue spexe ogni zorno aspri 25, et che vegliano de bon animo che li farà bona compagnia. Etiam, che non sia fato forza ad alguno, ma lutti quelli che voleno vegnir per bontà, vegni; quelli che non voleno vegnir, lassateli star. Apresso, questi do ambasadori dizeno el Signor turco voler far uno grandissimo campo per andar a la volta di la bareta rossa, perchè se dize esser molto grosso, et aver grandissimo campo a li soi contini, et benissimo in ordene, da persone 200 mila et più, et ha arlelaria