3-21 MDXVIII, MARZO. 322 elio fra do o (re zorni se farà una altra giostra davanti el lozamenlo dii Catolico, dove eli am sono le damigelle, et giostrassi per amor, nè altri corre-rano che spagnoli. Data in Vagliadolit, a dì 25 Fcvrer 1517. 187" A, dì 25. Fo il zorno di la Madona, nel qual dì del 421 fo prima principialo Venexia. Fo il perdon di colpa e di pena in la chiesa di Santa Maria Ma-ter Domini, per il fahrichar di la chiexia, che tuta via si fabricha : et comenzò eri poi vespero, dura per tuto ozi, et fu trovato zereha ducali . . . Fo in chiexia, a messa, la Signoria, vice doxe sier Stefano Coniarmi vestilo de veludo. cremesin, con li oratori Pranza e Ferara, perchè il Legalo non si sente. Et fo avisi, per navilii venuti di Corfù, come a dì 14 le galie di Barulo erano zonle de lì, et che zà era zonlo il Mocenigo, vien oralor dal Signor lurcho. Da poi disnar, predichi) a San Marco monsignor Joachino da Pavia predichador a San Zane Polo, homo doclissimo e bon legista, à oplima len-gua, ave gran concorso di zonle. A dì 26. Fo lelere di Zara, di reofori, di 14. Come quel Ban di Corvalia, che voleva andar con zente conira turchi in Bossinn, si era relralo, et questo per causa di le vituarie. Di Spaiato, di sier Francesco Celsi conte e capitano. Di quelle occorenlie e bisogni de la terra, e dii ritrarsi ctiam di ditti hongari. Di Moina, di l’ Orator nostro, di 22. Come il Papa era ito a la Magnana con 8 cardinali per slar 3 zorni a piacer. Havia falò instanzia di expe-dir li Legati, et maxime il Farnese va a l’Impe-rator, aziò se ritrovi a questa dieta imperiai si fa in Augusta adì 18 Aprii, dove sarà l’Imperatore in persona, et li ha dato ducati 2000, el cussi ha dato a lì altri 3 Legali ducati 2000 per uno. Voleva si partiseno avanti le fesle, ma il Cardinal Bi-biena, over Santa Maria in Portico, va in Franz;), era indisposto; parlirano questi 3 poi Pasqua. El duca Lorenzo ilo a Fiorenza, ozi dovea partir per Franza, et desiderava dito Legato vi andasse presto. Item,J’Imperador à rechieslo al Papa voy farlo arziepiscopo Magunlino eleclor de l’imperio carde-nal, e il Papa dice, facendo questo, li altri potentati vorano ctiam loro esstr servili; pur si tic» lo farà, e farà di altri per tochar danaro, perchè ne sono pur di quelli spendono. Item, il Papa voi armar (1) La carta 186* è bianca. / Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXV. G galie per corsari sono in Barbaria armali. La ora-lion fece il Sadoielo, si stampa. L’Oralor à instalo non si meta certe parole fo dite in laude di la Signoria nostra, qual saria contra il Tu rei io; à parlalo di questo al Papa, lieti sarà correla. El per teiere dii Lippomano vidi, il Papa havia auto ducati 8000 di banco, quali era di don Piero d’Urea oralor yspano morto, per danari dovea dar al Papa per Pannala di l’arziepiscopalo di Toledo eie. e di questi ha dato a li Legali, aliter non liavea danari. Item, era letere di 2 da Ragusi, come el Signor lurco havia da far contra il Sophì, et era roli do capitani dii Turcho; tamen non credevasi, aspelando l’aviso de qui. Il Cardinal Sauli era pur ammalato ancora e non ussiva. Da Napoli, di Limar do Anseimi consolo. 187* Come si aspelava de lì el conte di Chariali, qual havia con danaro assa’ compralo dal Calholico re in Spagna, dove el se ritrova, cerio ofìcio nel regno, chiamalo .... nel qual trarà gran suma di danaro. Item, clic le cose di Sicilia è in garbuio, el che quel governador regio era andato in Catania, zoè don Hugo di Monchada, el fato apichar alcuni eie. Da poi disnar, fo Pregadi. El Icto le soprascrile lelere, et una di sier Tomaxo Moro capitano di le galie di Barulo, data a Santo Archangelo in Dal-malia a dì ... . di questo, nara il suo viazo. Da Milan, dii Carolilo secretarlo, di 22. Coloqui auti col signor Zuan Jacomo, qual li ha dito quelli dii conia dii Tirimi ha mandalo a la Liga grisa el 4 cantoni di sguizari per voler esser in la liga con loro. Pareva dubilasseno di la Signoria ; el che uno nominato in le letere era in pratica.con l’Jmperador di comprar Riva; ma dubitava, facendo le Irieve, seguirla pace, e la Signoria la voria. Di Franza, di Vorator nostro Justinian, di 11 et 13, di Ambosa. Come il Re havia depulado il governo per do anni, e guarda a lo illustrissimo infante chiamalo el Dolfìn, nominali in le letere. Et zà par il re d’Ingaltera li voy mandar a oferir una fìola per moglie. Il Christianissimo re havia mandalo a invidar madama Margarita fiola de l’Imperador, qual è resta al governo di la Borgogna, volesse venir a balizar il Dolfin; si ha scusalo. 11 Re manda oralor in Anglia monsignor di Paris per veder di acordar le diferentie di Tornay; ma non voria el passase su l’isola. Erano venuti oratori dii re di Dacia a dir al Re, volendo far guera conira Anglia, li oferiva nave e ajulo, et il Cristianissimo re li ha ringratiati el faloli gran chareze. Di Spagna, dii Corner orator nostro, da 21