273 MDXVIII, MARZO. 274 navigazion, c come con quelle Ire fusle lurchesche fo a Schiali, dove trovò Ire di quelli feuo danni a turchi et li messe in galia. Et perchè erano molte fusle lurchesche in quel Arzipielago, (fu) cussi conse-glìalo da dito capitano di le l'uste di venir a Negro-ponle, e le fusle, zonte che fu lì, volseno tornar in Strelo per far far provision conira dilli corsari, e lui Orator andasse per lerra a Napoli di Romania, e de lì amleria con la galia in Candia, et la soa gali a, soracomito siei* Alvise da Riva, andasse a terra vìa a levarlo. Et cussi li parse il meglio, e andò in terra lì a Negroponte. Scrive, de lì si mandava zelile per l’armada di Constanlinopolì. Di Napoli di Romania, di. . Cao Pena, di 18 Zener. Scrive a sier Bernardo Soranzo qu. sier Marco, come era zonto li domino Alvise da Riva con Thodaro Paleologo, et ha lassalo l’orator Moce-nigo a Negroponle. E venuto per trovar ducali 500 per certo garhuio fato al dito Oralor; cl qual Ora-lor vera de lì per terra, poi passerà in Candia et a Corfù. 1G1 Sumario di ìetere di sier Alvine. Moccnigo el ca-valier, stato orator al Signor turco. Data a dì 10 Novembrio, in Constantino-poli. Scrive doni dati, el prima a Peri bassa e soi prologieri, »1 Capitano di l’armala, al Deftcrdar dì la Grecia, al Subassi di Constanlinopolì,...... ..... a lo Facibassi che acompagnava esso Oralor a corte, a quello conducea li cavali per andar a corte, a quelli steteno a la custodia di la casa, al dragoman dii Baylo secondo il consuclo: però ha tralo ducali 289 in la Signoria; prega siano pagali. Dii dito, a dì 19 dito. Come, parendo il tempo fosse a proposito, acompagnato dal Subassi con una bella compagnia, a dì 9, montò in galia con grandissimo honor, e contra Popinìon di fiorentini, anconitani e zenoesì quali lenivano la parlila non dovesse esser come fu l’intrala. Ma la note dele principio a una fortuna di ostro e sirocho, in modo che ha fatto in mar Mazor et a GaHpoli, etiam a Ferro perir molli legni, e andò poi tanto augumenlando, che ha fato rumar lì in Conslanlìnopoli, da i fondamenti, con occisìone dì molli, la colona sopra la quale soleva già esser dì bronzo a cavalo Theodosio impe-rador, opera antiqua et memorabile. Scrive, ozi eh'è decimo giorno, il tempo è falò bono, e spera levarsi dimane di lì per seguir il viazo. Scrìve, uno nostro citadin, zà cristiano, venuto di olacho in diligenlìa dì I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXV. Damasco, aferma il Signor esser rimasto de lì per riposar e dìlelarsì di quel loco, e parie per liberar quella provintìa de le infestatone di alcuni capì di arabi e populi montani eircumvicini diti Drusi, con i quali se diceva esser le reliquie di schiavi che sono da 300 in 400; e in pochi giorni con ingegno e con forze li liberaria. E che con modo licenlioso jani- 1G1 * zarì, essendoli slà dato una paga di maidini, li ha-veano bufati via, dicendo sue moglie farsi meretrice, per non poterli mandar monede che si spenda a Constanlinopolì e in la Grecia. E aferma, esser parlili la Romania et Natòlia con li brgliarbei, e gran parte dei gambelli e muli designali a lì cariazì dii Signor erano slà licentiali, e che lmbracor cerio . nel paese di Solfi esser non solimi in securlà, ma con gran favor, per le poche provinone lino ora facle.per il Soffi a quelli confini. Conclude, dii suo star lì o venir qui a Constanlinopolì non sì poi far certo juditio, sicome etiam aferma il bassa e altri grandi; tamen che per li alozamenlì designati leniva venisse di longo. Scrive, tutti quelli giorni esso Orator è stato in galia, non obstante il tempo pluvioso e forluuevole, et ha visto il capitano di Galìpoli andar con il suo breganlin a solicilar et l’armata et il fonder di le arlelarie, fra le quali ne sono mortarì 8 grandi. Scrive, il suo colega averà auto tempo di Ira-zer tanti formenti, orzi et zuchari dì Cypro, per satisfar il secondo dii tributo, perchè è fama dite robe è montate mollo di precio in la Soria. Si dice, che 5 fusle di quelle partirono con Curlogoji da Roseto e lui Orator, hanno preso uno nostro grifo in le aque di Metelin el anegati li homcni, e baver l'alo danno in l’isola di Nixia. Unde, vedendo dite fusto essere restate a Tenedo, mandò a dolersi- al bassà per il suo secretano et domino Thodaro Paleologo, unde il bassà e capitano di Galipoli spazono do olachi per la Natòlia, comandando a lutti li diadi e presidenti, solo pena de la vita, tutti i schiavi novamcnte con-duli per fuste lurchesche o altri legni a quelle bande fusseno retenuli, e dato nolitia, aziò si fusseno di Nixia o altri lochi nostri, sì potesse restituirli al Baylo 1G2 senza spcxa alcuna. Scrisseno a Galipoli, che olirà lo do fusle ne l'usse armala una altra, aziò l’andasse esso Orator con più sccurtà. Quello fece perchè lui Oralor cigno non se fidar di queste fusle che rimase da drìelo de le altre. Dii dito, di 27, date in galia a Galipoli. Coinè a di 20 partì di Constanlinopolì con Talismano rais el altri 12 turchi sopra la sua galia, e ari-valì il giorno vegnente a Galipoli, subito quel subasci Binili et il diio Talaismano feno revedere pai- 18