165 MDXVII, DICEMBRE. 1GG fu fato cavalier, per il Dose nostro, domino Antonio di Castello contestabele, homo valentissimo, fidalo et da farne conto, qual in questa guerra si à ben portato, et al presente sta in Brexa con fanli a custodia di quella cita. Da Milan, fo Intere dii secretarlo Caroldo. Zercha li ducati 8000 zonti, che li è sta mandi da Brexa; et nulla da conto. In questa malina, fo (rato il palio a Lio. Ave sier Francesco Coniarmi qu. sier Alvise qu. sier Berluzi el procurator il damaschili, il cremesin, et sier Zuan Emo di sier Lunardo consier da basso, il scarlato. Fe’ trar a uno per lui ; per il che dito patricio donò a chi Irete per lui il scarlato. Non vi andò se non un Cao di X, che suol andar do. È da saper: in questo mexe, è sta preso nel Consejo di X con la Zonla, che, atento al presente bisogna più presto, homeni sapi trar schiopelo et archibusi : die de cce-tero, per adeslrarsi si fazi ogni selimana a la Tana e in Canurejo trar un palio di ducati 4 per locho al schiopelo e arcobuso; et chi è deputato sopra l’artelarie, che è al presente sier Alvise Gradenigo qu. sier Domenego, el cavalier, dii Consejo di X, hahbi questo cargo ; et che da questo Nadal indrio più non si trazi a Lio, ma quella spexa di palii di balestra si meli a questi schiopetieri et archibu-sieri. Et questo si ha impari dal Signor turcho, che cussi fa a Conslantinopoli exercitar li soi a questo. Da poi disnar, fo Pregadi. Et leto molte letere, fo chiamato, per sier Antonio Grimani procurator savio dii Consejo, qual voi far provision di danari et meter una decima; e di questa opinion è parte dii Colegio, altri non è di opinion, perchè lutti scon-lerano con l’impresiedo di Gran Consejo come voi la parte dii Consejo di X, e non si baveri contadi sicome è il bisogno, però bisogna danari e presti. Et cussi il Colegio consulta di trovar danari, et nulla fanno. Fu poslo, per li savii ai ordeni Michiel Bon et Morexini, el Grioni è amalalo, et sier Jacomo Si-milecolo è andato in Studio a Padoa, sichè si fari in so’ luogo, le galie di Barbaria do nuove con don ducati 3500 per galia, zoè ducati 1500 di Prove-dadori sora i olici, 1000 de le Cazude et 1000 di le Revision di conti, sicome fu messe le altre, a partir a dì 25 Aprii, il . . . . con altre balola-zion et capitoli ut incantu, et fu presa. Ave tutto el Consejo. Fu poslo, per li savii, suspender tutte le provision di questa citi el di terra ferma siano su- spese per una paga, zoè una paga over bolela, e il tracio siano mandi a li Camerleugi di Comun, soto pena a li reclori et Camerlengi di pagar dii suo, e la pena de furanti. E li ditti danari si spende in salnitri, stagni, rami, sovenzion et interzar de le galie: 179, 4. Fu poslo, per sier Ilìrouimo Barbarigo el consier solo, una parte zercha far poi chi ha auto gra-tia di capitano de l’isola de la Zefalonia non far più capitano, ni darlo per gralia, ma far uno Camerlengo, e sia a meter a Gran Consejo. Fu presa : 149,21. 3. Fu posto, per li diti, suspender el fabrichar per tre mexi di Padoa e Treviso, sicome fu preso, e che li danari dovesseno mandar in questa terra. Mo’ se dichiara sia Padoa ducali 10 mila al mese e Trevixo ducati 300 al mexe, li quali siano tulli depuladi a l’Arsenal, nè si possi spender in altro ut in parte: 168, 4. Fu posto, per li Consieri, Cai di X e Savii : che al reverendo episcopo di Puola legato dii Papa, li sia concesso il dacio di anfore 12 de vii), qual sia posto a conto de la Signoria nostra. Fu preso: ave 149 de si, 43 di no. Fu preso, che a certi frati francesi vano in Je-rusalem possano portar in Cypro certe robe, nominate, senza pagar dazio, zoè al guardian di frali di Jerusalem ; le qual cose è per »presentar a quelli signori; li qual frati si mutano ogni 3 anni. E fu posta per li Consieri, Cai di XL e Savii. Ave 174, 10, 1, fu presa. Fu posto, per li Savii, una parie di alcuni quali se oferseno dar biave a Corfù et non l’hanno date: che li Provedadori a le biave aldano le sue raxon, havendo auctoriti far seutentia sopra questa materia, alento ditte biave veneno de longo a Veniexia, et non observono le ubligation haveano con la Signoria nostra: 179, 4. Fu posto, per li Savii dii Consejo e Terra ferma, atento li tempi presenti, di revocar quanto fu preso di dar licenlia a cinque galie sotil venisseno a disarmar, zoè sier Zuan Coniarmi, sier Vetor di Garzoni, sier Nicolò Trivixan armate in questa terra, et sier Antonio Marzelo et una candiota, che è di sier Daniel Grego, qual è de qui, e dia andar a disarmar le vele, et che debano restar fuora ancora fin el mese di. . . 95 e li sia mandi sovenzion ducati 500 in 600 per galia ut in parte. A l’incontro, li savii ai Ordeni messeno star sul preso, alenlo sono galie vechie e mal in or-dene e non sarano al bisogno nostro. Et andò in renga sier Alexandro Michiel, savio ai Ordeni ; li ri-