25 UDXVU, OTTOBRE. 26 Copia di letere dii reverendissimo domino Magno Magistro di Rhodi, directive al magnifico regimento et magnifico domino capitanio de Crete, ozi recepute, del tenor infrascriio. Excellens ac magnifice ac nobiles domini amici nostri honorandissimi, salutem. È cossa conveniente a la uoslra bona amicilia et vicinità, donare nolitia l’uno a l’altro de le cose ocorenle. Et per tanto, li facemo saper, come lo dì 19 dii presente, di Mercore, una nostra fusta mandala a la guardia, lassò a la Finicha l’armata lurehesca, qual vene de Egypto et vene costizando, et fecenio conto a lo presente è al Castel Ronze cento milia de qua. Et perchè noi aspetanio nostri navili di ponente, di grande importanza, havemo donato coinissioni a quelli lochino a Capo Spacha et venia costizando quella vostra ixola, per haver lengua de li progressi di la dita armata. Et per lanto pregamo stretamenle vostre magniiicentie, sia loro bon piacere advisare el magnifico reclore de la Cania, che dia notilia a li habi-tadori di quella costa, che capitando alguno di diti nostri navili, li voglia informare de la venuta de dita armata, quale non sapemo si se fermerà qua a li damni nostri o non, aziò passino drezare loro navigazione a bon salvamento; che cussi a Dio piaccia. Per la qual cossa ne reslaremo in perpetua obliga-H lione. A le dite V. M. qua valeant felices. Datum Rhodi, die 22 Augusti 1517. Fabricius de Careto. Magister Rhodi. Ricevuta die 8 Septembris 1517. 121' A dì 9, la malina. Nulla fu da conto. Letere di Verona zercha le fabriihe fanno ; el fo parlalo di fortificar la Chiusa e far certe difese su l’Adexe, non possi vegnir zalre di Trento zoso, e incadenar l'Ade-xe con più cadene, e scriver al Governador e capitano di Verona vadi a veder il loco a la Chiusa etc. Da poi disnar, fo Colegio di Savi ad consu-lendum. A dì 10, Sabato. Fo gran romor in Colegio, di molti zenlilhomeni parenti di le monache di Santa Catarina, perchè, havendo il vicario dii Patriarca vo-iiilo mirar in monasler per far certa execution e sacrar una dona da cha’ Michiel, per uno breve auto (1) La caria 11 * è bianca. dii Papa, qual è anni... è lì, et le monache non voi si sagri, dicendo il marito è vivo. Hor il Patriarca voi esser ubedilo, et tolse l’ajuto dii brazo sccular di capitani, e questa noie fe’ romper le porlo dii monaster e inlrar dentro. Le monache si serono in campaniel sonando campana martello; sichc in la contea’ fu gran remor. El questa malina diti parenti veneno in Colegio a dolersi. Fo mandalo a dir al Patriarca venisse domali in Colegio; el qual voi omnino la Badessa e le altre, qual l’ha scomunicale, li domandi venia, poi farà di raxon quello li parerà. Vene in questa terra lo Episcopo di Puola legato dii Papa, conira il qual andò 12 zenlilhomeni comandali, e vene a disnar eie. Limi malina anderà a la Signoria. Da poi disnar, fo Colegio di Savi per aldir alcuni brexani. A dì 11, Domenega. La malina non fo lettera alcuna, ni nulla di novo. Da poi disnar fo Gran Consejo, fato podestà a Brexa sier Zuan Badoer dotor cavalier è ambasador in Pranza qu. sier Renier; fato elelion di uno Provc-dador sora la sanità, mun passoe. Item, fu fato do di la Zonla, oltra altri ofici. Fu posto poi risalvar a risponder de acelar a sier Zuan Badoer dolor cavalier oralor nostro in Pranza, di andar podestà a Brexa. Posta la parie per li Consieri, ave 948 de si, 111 de no, 5 non sincere. Fu posto, per li Consieri, la gralia di Sebastian di Prà contestabele nostro, aquislò Monfalcon. Domanda di gralia la cavalaria di Conejan, per 4 rezi-menti. Et questo è il lerzo Consejo. Fo leta la gralia predila per Zuan Balista di Adriani secretano dii Consejo di X-Ave la prima volta 13 non sinceri, 188 de no, 879 di si, e perché la voi i cinque sesti, iterum balotala, ave 3 non salifere, 214 di no, 964 de si. Non è presa alcuna cosa, et per le leze vien strazata. Il qual Sebastian era a Consejo, e andava atorno. E questo è il merito dii suo ben servir li é slà fato, per le sue bone operalion verso el Slado nostro. A dì 12, Luni. La malina. Vene in Colegio il 12• reverendo episcopo di Puola domino Altobello di Averoldi, di nation brixiense, nontio et oralor dii Papa cum potestatc Cardinalis a latere, acom-pagnato da alcuni cavalieri, dolori e altri, i quali eri fono chiamali a dover questa matina dito Legato acompagnar a la presenlia di la Signoria nostra. E cussi, mirato in Colegio, et sentalo apresso il Principe, presentato il breve dii Papa et ledo, comenzò prima a dir, la Beatitudine Pontificia l’havia man-