401 MDXVI», in la caxa eli lo episcopo di Buffo da cha’ da Pexaro, havendo aulo da Roma la perlongalion di la cilazion dii Papa eh’ el vadi lì con salvocondulo sotoscrito da cardenali et oratori, il qual zonse a di.....di questo; unde, fece pensicr di partirsi e andar a Roma, tamen poi non andoe. A dì 16, Domencga. Si parti sier Francesco Donado el cavalier savio a Tcrraferma, va ad Abano per nome di la Signoria a visitar il ducila di Ferara. A Treviso, queste feste di Pasqua di Mazo si fa una bellissima giostra a feri moladi, priexio braza.. .... d’arzento. È podestà sier Polo Nani. Hor eri, per Colegio, fo scrito a Treviso non si dovesse far dila zoslra a feri moladi, perchè li jostradori non se amazaseno. In questa malina, il conte Mercurio fo in Colegio, dicendo era lata la spexa e 1’ ordine, suplichando fusse revochà la lettera, e cussi fo re-vochala. Da poi disnar fo Gran Consejo. Falò eletion dii Consejo di X : tolti sier Lunardo Emo fo consier, sier Zuan Francesco Morexini fo consier et do altri, zoè sier Zacaria Loredan fo a Crema et sier Nicolò Pa-squaligo fo di la Zonta, e niun passoe: di largo il Pasqua!igo ave 13G di sì. Falò elelion di Podestà a Vizenza et Patron a PArsenal; etiam niun passoe. E di la Zonta, in luogo di sier Andrea Pasqualigo ha renonliatoperinvalitudine di la persona, che poi rimase, mai fu in Pregadi, è graso e non poi andar su scale, tolto sier Alvise Bon fo di Pregadi qu. sier Olavian, sier Antonio Bembo fo Cao di X, sier Nicolò Gradenigo fo di Pregadi, titoli aquistali per danari, el sier Andrea Bragadin fo provedilor di Cornun qu. sier Alvise el procuralor, el niun non passoe. Fo meglio il Bon, al qual inanellò IG balole a passar. El altre 8 voxe fo fato. Fu posto, per li Consieri, una gralia di uno. . . . capitano dii sai, fo bandito absenle per homicidio, si voi apresenlar : balolà do volle non ave il numero di balole. Fu poslo, dar le do Quaranlie in cerla causa intervenendo li Procuratori c la eomessaria qu. domino Cecho di Agij, per esser causa de imporlanlia, et balolà do volle non fu preso. Ave..... In questo Consejo achadele, che do compagni molto intrinsechi sentavano sul bancho segondo, un l'or mezo l’allro, el uno di qual era sier Augustin Bondomier qu. sier Francesco, trele ballote nel volto a sier Alvise Cara vello qu. sier Domenego, l’altro compagno, el qual li disse dovesse star in paxe, e lui pur Iragando, li dete un roverso nel viso, el li fe’ ussir sangue di naso assai. Il qual sier Agustin si I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXV. MAGGIO. 402 corozò, ma fo quelado, e andavasi drio balolando, a la fin li parse non soporlar questa ingiuria et andò da li Censori a dolersi; i qual lo mandoe da li Cai ili X. Erano sier Alvise Malipiero e sier Alvise Gradenigo, il terzo non era a Consejo, sier llironimo Contarmi, li quali aldìlo questo et diloli testimoni, li ehia -mono, i qual fono sier Vicenzo Contarmi qu. sier Francesco qu. sier...... sier Domenego Malipiero qu. sier Domenego, sier Alvise di Renier di sier Ferigo, et venuti a li piedi di Cai di X, poi al compir dii balolar di XL dilli Cai di X andono a la Signoria, non vi era sier Lucha Trun per esser a la elelion, et diloli la cossa, ordinono andasseno in cao dii Consejo dove era la Quaranlia novissima di solo et lì examinar quesli tali. El cussi ussiteno fuora li Cai di X, poi examinali, el era compito quasi di balolar (ulti, il Consejo si levò suso, fo adiuonili sen-lascno e subilo sentono, che fo grande ubedientia. Imo sier Bortolo Valier qu. sier Vetor, volendo andar al loco, fo a dimandar licenlia a li Censori. Ilor li Cai di X andono a la Signoria, e diloli la cossa, ter-minono chiamar dito sier Alvise Caravelo, qual vene et si liuto in zenochioni. Fu mandato zoso a le pre-xon, et eravi Zuan Agnolo capitano a la porla che lo acompagnò, et lo messeno in l’Armamento; diman nel Consejo di X sarà expedito. Ma a lutti fe’ gran compassion per esser quieto, et fo un caso fortuito, et li parenti soi andono a caxa di tutti quelli dii Con-sejo di X a pregar per lui : atento sono questi do compagni e fo per un Irepo. Et per non restar di scriver il ludo, io mi ricordo clic del 149G a di 3 Marzo, hcssendo missier Aguslin Barbarigo doxe a Consejo, acliade che sier Domehego Calbo qu. sier Marin; avanti serar di la porla, dele uno schiaffo a sier Bernardin Minolo qu. sier Piero ; il qual Minoto si lamentò a li Cai di X. Erano sier Zuan Marzelo, sier Antonio Boldù el cavalier e sier Alvise da Molili. Li qual Cai di X andono a la Signoria, el diloli la cossa, introno nel deio loco dove si va in Quaranlia novissima, el exami-nono sier Andrea Arimondo di sier Simon, sier Michiel Lion qu. sier Nicolò, sier Vetor Foscari qu. sier Urban e sier Marco Zacaria et sier Marco Coniarmi qu. sier Lorenzo, et poi ussiteno et feno chiamar dito sier Domenego Calbo a la Signoria e lo mandono zoso a le prexon, e il zorno seguente fo nel Consejo di X in perpetuo confinà in l’isola di Cypro; la qual condanason a di 13 Marzo fo publicà 239 * in Gran Consejo, exon questo si ’1 romperà il confili slagi in vita in la prexon forle. Il qual sier Dome-nego poi in questa guera si fe’ tuor di la Zonta, pre- 26