181 MDXVin, GENNAIO. 185 Fu fato eletion di Camerlengo a Treviso ; niun non passò. Provedador a le biave, sier Domenego I.oredan è di Pregadi, qu. sier Domenego, vechio di anni.. Et de la Zonta, in luogo di sier Batista Mo-rexitii, a chi Dio perdoni, sier Sebaslian Zanlani, fo di Pregadi, qu. sier Marco, qual rimase per denari l’anno passalo ; sichè è roto il piron a romagnir de quelli rimasti per danari. Tamen è vechio di anni GO, stalo prima Raxon vecchie, Raxon nuove, et ai X savii. Fo stridalo esser stà manda debitori a Palazo per li Cai de li creditori de l’impresiedo, di quelli hanno promesso prestar et non hanno prestato nè portato li danari : che in lermene de zorni 8 vadino a portar li danari, aliter non sarano lassati provar ad alcuna cossa. E nota : sono debitori di tal raxon, per ducati . .. tamen questi debitori sono de inta-chi, più de quello hanno preslado a la Signoria nostra. Questa è la copia de la parie posta ozi per i Con-sieri a Gran Consejo : Cum cccideril, oh incuriam illius cui incumbit oiius tenendi computa et anotandi voces in libro pro-positarum, quod vox Comitis Pagi, qua; vigore legis fieri solet per duas manus, eleclionis annotata fue-rit per qualuor manus, et ita elecli fuerint quatuor ad dicium regimen, cui inconvenienti cum remedium aliquod afferi non possit in ilerum proiciendis texeris in tertiam et quartam cleclionem, quoniam omnes electores jam discescerunl, ideo vadit pars quod qualuor electi ad supradiclum regimem Pagi ballotenlur et probentur, 630, 628, 9, iterum 448, 835, 13. Et ila caplum fuit de non. Et cum captum fueril quod non aprobarelur quatuor, determinatum fuit per dominos Consiliarios ut ballotarentur tantum duo primi, et ila mandatum fuitexecutioni. Consiliari fuerunt sier Christofal Mauro, sier Laurenlius Corario, sier Hironimus Barba-rigo, sier Nicolaus Bernardo et sier Ilironiinus de cha’ de Pexaro, absenle sier Paulo Trivisano qui non poluit se impedire ob parentelam electorum. •04* Di sier Sebastian Moro provedador di l’ar-mada, fo più letere, le ultime date a Corfù, portale per questa galia sotil Trivixana, le qual ozi fono lede in Colejo di Savi, il suinario è questo: Et prima, le letere fono date in galia appresso l'ixola di Schiros, a dì 3 Novembrio 1517. Come, a di 17 dii passato, scrisse da Legena, per via di Napoli, il suo levarsi per l’Arzipclago, et il caso in itinere ocorso di la fusla turchesea rebaltata per lui trovala in mancamento, et manda le replicale. Ora avisa esser zonto a Schiro e Schiati, dove è le principal exclamazion di Costantinopoli, e facto le inquisizion con summa diligentia, non ha trova man-ebamento alcuno; et diete insule non aveano fusle alcuna da armarle, dicendo li corsari .. . depredano turchi e cadauno altro che trovano, e le isolo proprie, e si ascondono a le ponte et scogli de Scita circostanti de li. Etium aferma non li è sta dà vi-luarie, salvo qualche Irislo in ascoso; ma alcuni ribaldi forestieri sono reduti in dite insule e si compagnavano con diti corsari a danni de’ turchi, e li guidavano, et erano conosciuti. Et per esser in l’ixola di Schiro alcuni banditi per danni facti a turchi, trovò modo de haverne do di loro, et havendo no-titia in canal di Negroponte si atrovava dui brigantini rodioti andati a corzisar, e sopra quelli erano do di Schiali per pedoli, tra i qual uno nominato Zoncha acusalo ne le letere di Baylo di Conslanti-nopoli, deliberò averli. E posto le insidie, li preseno, et con uno altro navilio di formenli loro haveano preso dii flambular di Negroponte. Fece brusar diti brigantini, et esaminali li capi de li brigantini et dito Zoncha e l’altro compagno di Schiali, quali, per li mancamenti loro con li anledicli do presi in l’ixola, li feceno apichar fuora de la porta del castelo per mazor teror de li altri, e fece far proclama tulli si abslenisse a compagnarsi con corsari, solo gravissime pene, nè darli vituarìe per niun modo. Questo fece per ben vicinar con el paese lurchesco. Fece etiam inquisition zcrca li 9000 aspri si lamentavano turchi esser sii tolti per quelli di Schiro, come in le lettere dii Baylo di Constanlinopoli apar. Et scrive, aver posto a la corda el capo dii borgo qual se ingerì in questo caxo di ordene di sier Se-gondo da Pexaro olim suo reclor, et ha trovato dido Paracadi fo preso da uno bregantin rodioto e non da quelli de Schiro, et fo condulo qui da l’altra banda dii castello, e quel Turco scrisse al ditto rector a volerlo rescatar, atento la pace, e non tosarlo menar a Rodi, e dicto rector non se ne volse impazar, e a caso trovandose lì do do la Morea, come subdili dii Signor suo li richiese licentia e resca-lono ditto Turcho per aspri 9000 computa le spese, 105 e tracio di fusla in camisa e senza scarpe, et si l’ha voluto uscir di Schiro, à convenuto portar li 9000 aspri, de li qual esso rector ebbe aspri 4000 in sali-sfazion di tanti havea acomodado li merchadanti senza alcun guadagno, e ’1 resto con certe robe per-vene in essi merchadanti, e di questo ha forma prò-