245 UDXVIII, FEBBRAIO. 24G rispose sier Francesco Donado el cavalier savio a Terra ferma. Poi parlò sier Andrea Grilli procurator qual laudava far gaiarde provision, perché questo sarà causa di gran disturbi col Signor lurelio, e non bastava la provision di Savii ni quella dii Pexaro eie. Li rispose sier Antonio Grimani procuralor savio dii Consejo, dicendo non voi incitarsi dilli corsari conira, i qual è subditi dii Calholico re, e bastava la provision posla. Andò la parte: G8 dii Pexaro, 120 di savi e fu presa. Nola. In le lettere dii Console di Napoli, è uno aviso come de lì si ritrovava uno fradello di Piero Morgana, il qual si oferiva, facendo armada la Signoria contra infedelli, vegnir con alcuni navili che lui ha, a servirne eie. Fu posto in questo Consejo, per li Consieri, una laia di uno caxo seguilo a Sa/.il, che scrive sier Zuan Memo podestà e capitano. Come era stà roto le pre-xon c Irato uno Menegeto Lupo fuora: vidclicet chi accuserà li delinquenti, habi L. 200, e data autorità al dito relor poter ponerli in exilio ai confini di furanti : 131,4, 2. A dì 9. La malina, sier Zuan Dollìn l’avogador di comun fè far una crida in Palazo, in execution di la parte, alcun Avocalo exlraordinario dovesse parlar solo pena di la leze, per il che li Zudcxi di palazo andono a la Signoria dolendosi non aver chi parli davanti di loro, per quesla grida, el non poter expedir le cause principiale con ditti Avocali extraordinari eie. Fo mandalo per diio Avogador, qual parlò longamente, dicendo voleva exeguir la leze qua! havea zurato di obscrvar, e lui non poteva su-spenderla. Il Principe lo persuase a indusiar, e lui durissimo voi observar le leze, unde la Signoria mandò a dir a li Oficii, non ostante il comandamento di l’Avogador, dovesse aldir li Avochali exlraordi-nari. El fo nota simpliciter senza sotoscrilion di Consieri ; poi la Signoria non dia né poi far conira le leze : quello seguirà ne farò noia. Di Corphù, di sier Alvixe di Garzoni bay lo c capitano e consieri, fo letere di 7 fin 26 di Ze-ner, più lettere. Zercha quelle ocorcntie de lì, et fabriche e cosse bisogna in quella terra; poi scrive aver una relatione di uno vicn di Constanlinopoli come............... Di sier Sébastian Moro provedador di Varmada fo etiam lettere da Corfù, di i Zener, il sumario è questo: come, havendo inteso per più vie il Signor lureho fa compir e preparar la sua armata e voler ussir a tempo novo, unde da bon servitor et per il cargo 1’ ha aricorda il pensier suo, el dice che, volendo esso Signor lureho venir con grossa armada ai danni nostri, saria di parer fortificar e meler in ordene Famagosta, Corphù el Candia. Et tien Famagosta sia reducta a perielio termine; Cor-phù, facendosse el contra fosso con compir il castel- lo con provision di liomeni, munition e vieluarie, tien sarà ben forte; Candia è molto aperta et non li è fallo le fosse atorno, nè cossa si puoi dir sia in forleza, che è cosa pietosa a tanti nobeli et valenti 144 liomeni sono de lì, et quando se ritrovò lì, da alcuni primarii li fo parlato di queslo, dicendo non erano amali di la Signoria ; el clic si aveano aperto a far parte di la spesa in fortificarli, e quel loco con poca spesa si farà fortissimo per esser le Ire parte di la terra in mar, e a una porla sola bisogneria la forti-ficazion, c per domino Antonio Ferro capitano de li e altri fu fato bona parte de muralia, sichè con poca spesa, con aiuto di nobeli c di quelli di l’isola, si poria meler quella terra in scgurlà. Napoli di Romania è fortissimo c mal in ordene de’soldati, quasi tulli dii loco et maridati. Quanto ad armada, non polendosi far armada di poter star a l’incontro di quella dii Turcho, sarìa di opinion si avesse da 40 in 50 galie benissimo in ordene di poter visitar li lochi dove fusse bisogno, e seguitar l’armada de l’inimico con farli deli danni, e cussi essendo fortifica li lochi, si poiria sperar di bene. Scrive poi zcr-clia biscoli, ut in litteris. Et ha trovalo sopra do galie candiote in manco di mexi Ire per li scrivani di quelle è stà roba et venduti da miera circa 14 di biava ; eli’ è cosa tropo grande c bisogna punirli grandemente. L’uno di qual scrivani, che robò da miera 4, si absentò e per lui fu bandito non poter esser più scrivali di galie. L’altro robò da miera 10; lo fece retenir, e volendo recuperar il danaro, trasse da zercha ducali 20, poi è scapado da novo. Per uno merchadante pujese venuto di Andcrnopoli, dice mancar zercha zorni 30, si ha lì era venuto nova el Signor turcho, per el moverse de alcuni arabi verso el Cayro, liaver deliberalo de restar in quelle parte. El hessendo venuto uno cristiano di quelli signori governano li apresso Corphù, mandò uno suo amico corphuato de lì per saper qualche cosa. Riporlo esser da zorni 40 maneha da Conslantinopoli, dove era venula nova el Signor turco restava per questo inverno ne le parte de la Soria, e con sì avea tenuto lutti li primari, licentialo alcuni timarati con obli-gation lornasseno queslo Marzo; e che l’oralor Mo-cenigo era stà expedito, et che l’armata si faceva lavorar con diligentia, e clic el Signor avea strilo